Appena atterrato per una trasferta di poche ore a Londra da Ginevra (domani pomeriggio torno a Mosca e poi sono finalmente in vacanza) scopro non senza qualche sorpresa e qualche lievissima inquiteudine che la conoscenza dell’inglese di Antonio Di Pietro costituisce motivo di grande preoccupazione sui media e tra le masse popolari.
Ringrazio vivamente il Corriere per l’attenzione e tuttavia mi pare che dalla vicenda si dimostri definitivamente che:
– noi italiani abbiamo molte virtù, ma il sense of humour non è certamente di casa dalle nostre parti;
– puoi rivolgere critiche sostanziali a qualcuno o fare proposte politiche di un qualche sperabile spessore e nessuno ti si fila; dici una cosa un po’ leggera – certamente vera ma non propriamente di portata epocale – e giù uno zilione di contatti al sito e miliardi di commenti nel blog;
– la rete è bella e cara, strumento eccellente di democrazia, tutti le vogliamo incondizionatamente bene, ma quanto a versare bile sul prossimo è perfetta. La proporzione tra il mio rilievo (non mi si verrà oggi a sdoganare Di Pietro come un anglista di chiara fama) e la temperatura di certi commenti – inclusi i soliti riferimenti alla mia omosessualità, che certamente non è un mistero per nessuno e che non costituisce dato più significativo del colore dei miei occhi – è francamente del tutto sproporzionata. Spero vivamente per loro che i miei inveleniti commentatori abbiano cose più serie da fare nella vita;
– detto questo se la nostra classe politica fosse in grado di mettere in fila tre parole in inglese, come accade nel resto del mondo occidentale, non sarebbe veramente niente male.
53 risposte a “Ma guarda un po'…”
Si ivan, la cosa più triste è che per avere 172 commenti bisogna fare gossip-politica. Quando si parla di cose un pochino più serie non ti si fila nessuno (ti inteso in senso impersonale, preciso per evitare fraintendimenti).
Non ci prendere gusto, c’è già marione che fa così, uno basta 🙂
caro Scalfarotto,
mi scusi ma non abbiamo la stessa idea di cosa sia il “sense of humour”: io non trovo, ad esempio, che possa essere indice di “sense of humour” il denunciare pubblicamente che lei ha erroneamente scritto “e poi finalmente sono finalmente in vacanza” nel suo blog.
cordiali saluti
Ah Francé, che palle… ma tu lavori o ti fai solo le pippe sul blog? Vattene a nanna, su…
ps: neanche mi permetterei di denunciare scandalizzato sul mio blog il suo “e poi finalmente sono finalmente in vacanza” come esempio della poca attenzione e precisione dei politici italiani, che neanche rileggono quanto scrivono!
Chiamate un dottore, c’è uno che sta male….
Francesco, dubito che il calibro dei tuoi rilievi attirerebbe l’attenzione del Corriere della Sera. Un motivo ci deve pure essere. Fattene una ragione.
ok, la smetto, però adesso siete voi che non avete senso dell’umorismo… 🙂
parlando invece seriamente mi sembra indiscutibile che i giornali e i grandi media italiani siano sempre più interessati al gossip e alle piccole liti piuttosto che a discutere problemi reali e proposte innovative.
d’altro canto però Scalfarotto con la sua polemica con Di Pietro mi sembra si sia allineato con questa tendenza, facendo, ahilui, la figura dell’antipatico saputello.
Il problema, Scalfarotto, e’ che il tuo post su di pietro e’ scritto con uno stile arrogante e denigratorio, per niente umoristico. Forse e’ per quello che se ne sono interessati in tanti. Quante volte Di Pietro e’ stato preso in giro da Striscia o programmi simili per il modo in cui parla? Hai mai visto titoli sul giornale il giorno dopo? Io no, perche’ lo spirito comico era sempre evidente. Invece il tuo post sembra un attacco serio, voluto, quasi indignato. “Mamma mia, un ministro che non parla inglese!” Non ti rendi conto che per molta gente imparare l’inglese da adulti significa sacrificare tempo, soldi ed energie? C’e’ gente che non l’ha studiato a scuola e non ha avuto la fortuna di vivere a londra, cosa bisogna fare, escluderli dalla politica? Pare un discorso un po’ fascista.
Di fatti la prima reazione che ho avuto io, che visito il tuo blog per la prima volta, e’ pensare che sei un coglionaccio sbruffone senza argomenti, che poi e’ stata anche la mia seconda reazione, e la terza. Il tuo post non fa ridere, fa pena. Apprezzo l’impegno politico di facce nuove e giovani, ma non la tua. Spero di non vederti piu’ in giro e di non sentirti piu’ nominare, ti sei guadagnato la mia derisione e una sorta di noia nel pensarti. Questo e’ il prezzo della notorieta’.
saluti da milano,
emanuele
“finalmente sono finalmente”
“La proporzione… del tutto sproporzionata”
vacanze meritate 😉
Quindi, Emanuele, capiamoci, in Italia è accettabile criticare solo ciò che è stato preventivamente approvato da Striscia la Notizia?
Il centro è di Francesco.
La colpa è della disinformazione sistematica o di sitema.
io sono arrivato a questo Blog dal link del corriere. La lettura di quello che succede nella mia patria mi porta a sorvolare le 4 testate di rilievo ed alcune decine di blog ed oggi ho trovato il sig. Scalfarotto: il post era ironico e irriverente, mette in risalto un difetto della classe dirigenziale italiana cioè il provincialismo, perfetto per il sito di un comico come Luttazzi o Grillo ma il signor Scalfarotto è un personaggio politico e, con una risposta piccata, ho annotato subito la bassezza.
Il mio immaginario del personaggio, che sapevo intelettuale e impegnato, non corrispondeva con quanto avevo visto e parallelamente la giornata di lavoro era tranquilla: mi sono concesso di andare negli altri post: ho scoperto una persona che riesce a scrivere chiaramente su spunti interessanti, certe volte un pò banali ma si tratta di un Blog e quindi è inclusa anche l’aria fritta. Se mi fossi fermato alla prima lettura avrei definito Ivan semplicemente Atipatico e Saputello cosa che non è, o forse non solo.
Ritengo – ancora – che lui e iMille siano un pò come i carbonari che volevano fare l’unità d’Italia ma senza mai animare le folle perchè da esse erano lontani (superiori ?!). Tutta brava gente ma in un castello di cristallo, un passatemo degno della loro nobiltà d’animo la politica. Voglio evitare equivoci: ben vengano anche loro! Forse avranno un potere di attrazione che ho sottovalutato ma per muovere dall’apatia le genti italiche e spezzare il malcostume ci vuole qualcosa di più dirompente. Forse saranno un serbatoio dove pescare i componeti di una nuova classe dirigente quando riusciremo a scalzare quella attuale, sempre che non ne vengano corrotti anche loro, mangiati dai lupi della selva.
Io dal canto mio vorrei tornare un giorno in Italia e vederla come avevo lasciato la Germania: paese moderno e con la nostra medesima complessità, se non maggiore, fregato solo dal fatto che sono crucchi e che hanno un mare invivibile.
Due passi dentro all’europa e tre lontano dagli US.
Grazie
Federico
Federico, basta con questa storia de “iMille intellettuali distanti dalla gente”. Sara’ il 20esimo post con questo ritornello. Ma dove sta scritto che per essere vicino alla gente bisogna essere “ignoranti”? Solo in Italia esiste questa visione maccheronica della democrazia in cui piu’ si e’ incompetenti piu’ si fa il bene della gente. L’era dei capopopolo incompetenti e demagoghi ha da passa’ pure in Italia.
Grande Scalfarotto. Le parole giuste al momento giusto… come sempre.
e due.
dopo il “magnifico collage” del corriere che sparava il titolo sull’abbandono de iMille tuo e di Luca Sofri – assolutamente falso adesso questo bel “cappottino”.
Adesso sappiamo come la pensa il Corriere, Ivan.
Che peraltro appoggia Letta, nella corsa delle primarie PD.
C’entrerà niente?
Si francesco. Per farne parte de iMille basta aderire e contribuire come si può e si vuole. Quindi “scrivendo” oppure “organizzando” sul territorio (cosa molto più importante) ed entrando a far parte del PD, per “vincolarlo” da dentro e non solo protestare da fuori (proteste sacrosante che però diventano sterili quando restano tali o controproducenti quando finiscono per non fare altro che generare un nuovo, inutile, capopopolo).
Certo, iMille nascono sul web e non nelle fabbriche, e principalmente aggregano italiani che usano molto il web (e quindi non fanno gli idraulici, generalmente, purtroppo per loro e per le loro tasche), quindi il rischio “dell’elite” è chiaro. Ma ora è anche agosto, nessuno ti si fila e siamo tutti sparpagliati. Ci riuniremo alla fine dell’estate (che per inciso qui ha deciso di non arrivare mai) proprio per darci una spinta più territoriale e meno su di una torre.
cordialmente,
riccardo
Caro Ivan
E così ti sei ritagliato il tuo pezzetto sul corriere……..Ma guarda un po’ cosa non si fa per qualche riga di attenzione.
Ancora una volta, se questo è quello che intendi per “nuovo modo di fare politica”, grazie, ma non è un grande passo avanti.
E per lettura leggi “l’umorismo” di Pirandello, ti può venir bene per capire cosa è comico, cosa umorisico, e cosa un commento da servette.
PS: ora attendiamo con ansia un post sul look dei candidati alle primarie o sul taglio di capelli.
Ma parlare di politica vera no?????????
PPS: grazie in anticipo per la tua risposta che non arriverà
Ci vuole proprio una bella vacanza…
A Di Pietro va riconosciuta una qualità che latita nella maggior parte dei politici (e dei giornalisti): l’onestà.
Preferirei avere molti politici sgrammaticati ma onesti, piuttosto che dei ladri formalmente corretti.
La grammatica si può imparare, se ti manca; la coscienza no.
Vivo all’estero da anni con puntate italiane, e con pochi mezzi mi sono sforzata sin da giovincella di imparare l’inglese, veicolo verbale essenziale per far parte di questo mondo globale.
Perchè tutta questa polemica sul post di Scalfarotto dell’inglese maccheronico del DiPietro? Il nostro ha evidenziato una pecca comune al 98% dei nostri politici (e, purtroppo, manager). Non si puó decidere di tradurre in ‘lingua internazionale’ gli interventi del proprio blog se poi sono ridicolamente illeggibili. Provinciali che pensano di essere fighi e moderni. Invece io vedo ignoranza e presunzione.
Sono sicura che Scalfarotto, da expat, vive sulla propria pelle gli sguardi impietosi dei colleghi e amici stranieri. Ogni occasione è buona per deriderci, ieri la bandana del Berlusca oggi le eggs del DiP !
Sono stufa! e noi che stiamo all’estero facciamo ogni giorno più fatica per guadagnare quote di rispetto.
Scusate, ma io preferisco un politico italiano, giovane, che conosce l’alta finanza, il vero mondo del lavoro, le lingue, e cosa succede veramente al di là delle Alpi.
Sopravvalutarsi come si traduce in inglese?
Tutta questa questione ha evidenziato solo due aspetti:
1) Ivan non è un politico esperto (Ivan… la prossima volta… anche solo sul blog, attacca solo quando vuoi combattere e chi vuoi attaccare!);
2) il corriere “nel suo piccolo” fa tutto il possibile per distruggere iMille.
La cosa mi incuriosisce molto: Ivan, cosa avete combinato a quelli del Corriere?
Tutte le altre cose sono “non notizie”:
a) Di Pietro non sa l’inglese;
b) se metti un link sulla pagina del corriere, che tra l’altro apre la pagina dalla quale si possono aprire i commenti, il risultato sarà un miliardo di contatti ed un milione di commenti (fanno di meglio di solo le donnine nude);
c) la gente, ad sputare veleno ci gode… è così… fa parte dell’animo umano.
preso atto di queste cose, non sento un particolare avanzamento del mio livello intellettuale.
Un abbraccio
Guido
Il Corriere della Sera vuole molto bene a Ivan invece, così come ne vuole e Di Pietro, certo.
Di quanto saranno aumentati gli accessi al blog di Ivan?
Quanta gente ha scritto “sono arrivato a questo blog dal sito del Corriere”?
E questa non la chiamate visibilità?
Come dice Oscar Wilde “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli” .
E di Ivan Scalfarotto ora se ne parla di più.
“ma guarda un po’…”?
Ma che dici Ivan? Scagli il sasso e poi nascondi la mano? Dai dell’ignorante a DiPietro e poi ce la spacci per ironia? Ma chi prendi per i fondelli?
O sei terribilmente ingenuo (per essere cortesi) ….. oppure volevi veramente attirare l’attenzione come qualcuno sospetta.
Se vuoi proprio aumentare i contatti sul tuo blog prova a postare un bel commento sulle crociate demagogiche di Beppegrillo, magari lui ti cita e il colpo é fatto!
I totally agree with mr. Scalfarotto. 😉
Si scriverà così? Credo proprio di sì
🙂
“Appena atterrato per una trasferta di poche ore a Londra da Ginevra (domani pomeriggio torno a Mosca e poi finalmente sono finalmente in vacanza)”….
Severgnini ha fatto scuola, vedo.
Bene, ci siamo……..”Quanto clamore per una cosa innocente, colpa della rete che amplifica le cose inutili e rende inutili le cose concrete…… ” Ma da che mondo e mondo chi ha le idee, quelle vere dico, non quelle elettorali, è una voce che grida nel deserto. E questo sarebbe in sè una garanzia : se un’idea è buona è un seme che cresce e se ne frega del deserto….se è una cazzata, nel deserto non la sente nessuno e chi la dice si stanca……tranne in Italia dove viene eletto in parlamento….
Stavolta l’ha sparata a casaccio l’Ivan terribile e Tonino ci ha fatto la parte della cotica.
I servizi al corriere hanno un doppio effetto:
1. ridicolizzano Scalfarotto + iMille
2. aumentano i visitatori del blog di Ivan e gli altri.
1.Il servizio del corriere della Monica Guerzoni parlava tra l’altro della denigrazione del ex- garibaldino Marione Adinolfi: “Adinolfi è buono come un piatto con la cotica, non perché sia grasso per carità…altrimenti ariekkolo a fare la vittima. È un po’ come Platinette: le spara grosse e il più delle volte a casaccio.”
Guarda caso fù tagliato il “ariekkolo a fare la vittima”. Tagliare esattamente sto pezzettino non ha impedito il vittimismo del Adinolfi (mica cotica). Perché fare la vittima è un po’ lo sport nazionale: aumenta i consensi. Berlusconi insegna.
In realtà alla fine non si è capito chi ha fatto il gioco di chi!
2. Luca Gelmini (corriere della sera)poi si diverte a denigrare il povero Tonino nazionale (l’unico dei politici in carica che si possa salvare senza paura di smentita) e aumentano in ogni caso i contatti di questo blog – anche gli insulti – e forse anche l’interesse generale.
Io sono sempre più convinto che Ivan non vuole veramente avere aperto sto blog, ma lo faccia semplicemente perché qualcuno lo ha convinto in questo senso.
Potrebbe anche decidere di fare un blog senza commenti – come Luca Sofri. È/sarà la soluzione?
Io suggerei nel frattempo il blog di Tonino Nazionale è fatto bene – ci sono delle regole da rispettare per chi vuole lasciare commenti e in più il sense of humor lì è senso dell’umorismo italiano certo molto più divertente di quello inglese.
Scalpha per la prossima volta: facci ridere parlando di Fassino eddai…parlaci dell’Unipol.
Eppoi parla male di Berlusconi, potresti chiamarlo mafioso, come dicono molti. Solo allora a quel punto, mostrando di avere coraggio, verrò personalmente a raccogliere per te tutte le firme di questo mondo! Il giorno che ne richiederai qualcuna – qualora ce ne sarà bisogno!
giusto per aggiungere un po’ di carne al fuoco sulla questione inglese maccheronico / corriere, vi segnalo a volo:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/08_Agosto/08/compleanno_web.shtml
con questa perla:
“Erano i primi di Agosto del 1991 quando Berners-Lee, giovane fisico inglese del CERN di Ginevra, presentò il progetto del World Wide Web (selvaggio mondo della rete) facendo eco ai pionieri dell’Ovest americano.”
eh..si hai ragione…ma sei Tu che ti cacci in queste situazioni!
world wide web tradotto selvaggio mondo della rete…accidenti che ghignate che ti fai antolo!
comunque che palle,cioè state a fà tutti i fighi perchè ve n’annate de qua e dellà e sapete tre frasi in inglese,e vi lamentate perchè di Pietro,si fa tradurre in maniera imbarazzante (apparte che faceva ridere da vero,altro che wil wild web) il blog.ma sticazzi,ma i politici che lo parlano a fare l’inglese?…tanto in italia mica lo usiamo l’inglese dai,cioè il fatto per cui oggi nel mondo si usa l’iglese è pechè è la lingua della cutura che si è imposta come cultura predominante nel mondo non solo occidentale,ma in tutto il mondo industrializzato,no?..e allora che devono parlà inglese quando da noi quella cultura ci arriva di riflesso e già masticta e digerita…..dai qui da noi si traducano i titoli dei film,e male per giunta,da sempre.
che volemo da la copla a di Pietro?
…mortacci…
Non sarebbe male fare, sulla scia dei vari ……… is burning, Il Mondo is burning con protagonista l’uomo di mondo, ma censore Scalfarotto.
Per dirla alla Shakespeare (!):
too much ado about nothing.
Non capisco tutto ‘sto pò-pò di casino per aver fatto nottare una realtà evidente..boh ?
Ciao, Ivan !
E per aver scritto ‘nottare’ ho fatto contento pure Francesco..;o)..
invidia barbara, invidia!
Ale:
“Sono sicura che Scalfarotto, da expat, vive sulla propria pelle gli sguardi impietosi dei colleghi e amici stranieri. Ogni occasione è buona per deriderci, ieri la bandana del Berlusca oggi le eggs del DiP !
Sono stufa! e noi che stiamo all’estero facciamo ogni giorno più fatica per guadagnare quote di rispetto.”
Sottoscrivo…
Mentre noi che siamo tornti in Italia facciamo sempre più fatica a tenere in piedi il paese.
Fidati: per mia esperienza diretta, all’estero si sta meglio. Dopo un po che si vive in posti in cui (udite udite) se gli fai guadagnare denaro (anche se non sei amico di nessuno) te ne danno un po, non ci si dimentoca di come vanno le cose in Italia.
Solo che, se stiamo tutti a giudicare dall’eremo dorato, qua non cambia proprio un bel nulla.
Guido Mastrobuono
“Spero vivamente per loro che i miei inveleniti commentatori abbiano cose più serie da fare nella vita” I. Scalfarotto
Caro dott. Scalfarotto, mi guardo bene dal formulare sentenze (quelle spettano agli ex colleghi di Tonino), ma non crede che i suoi inveleniti commentatori abbiano il diritto di commentare quello che Lei ha scritto, per puro diletto, s’intende, tra uno dei Suoi viaggi di lavoro?
Oppure bisogna semplicemente prendere atto del suo infinito Sense of Humour?
Certo che non mi pubblicherà e comunque cordialmente,
Sergio Zadera
Oltre l’ironia sulle conoscenze linguistiche di Di Pietro non vedo poi molto, e mi spiace.
In fin dei conti Antonio Di Pietro, con quel post, ha sollevato una legittima critica sulla democraticità del processo costitutivo del PD, forse era sufficiente leggere la versione italiana.
Ciao,
Fabrizio
Ecco la risposta azzeccata:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/08_Agosto/09/di_pietro_inglese_maccheronico.shtml
… e gia’, cara Carla, la risposta azzeccata per l’Italia del nuovo millennio sarebbe essere nelle mani di una classe dirigente incolta e sedicente contadina. Povera Italia.
Tonino su corriere.it «A mio tempo ho imparato qualcosa, il necessario: per parlare, viaggiare e ammiccare alle ragazze». Questa fa il paio con “il mascalzone latino” quale simbolo dell’unita’ italia. sigh.
Anyway e’ palese come corriere.it stia incitando la caciara per far male ad ambo i contendenti: l’immagine di DiPietro e’ quella dell’uomo delle eggs in the basket, l’immagine di Ivan e’ quella del professorino col dito alzato. Chi ci perde? entrambi.
A mio parere il vero problema che si nasconde dietro questa vicenda sono le modalità con le quali in Italia vengono scelte le persone: di certo chi traduce il blog di Di Pietro non è professionale, e sicuramente non verrà esonerata da questo compito.
Ormai queste modalità non sono proprie solo degli enti pubblici e delle società partecipate, ma anche del privato, anche quando lo stesso datore di lavoro ci rimette la faccia.
E’ per questo che Di Pietro andrebbe criticato.
To break eggs in the basket
Sono d’accordo con Filippo, ora ci stanno perdendo entrambi.
Ragazzi, scusate ma io credo che l’attenzione dei media per questa – minima, direi – storia e relativa querelle è dovuta principalmente all’assenza di altre notizie causa deserto estivo.
Non credo che giovino o penalizzino nessuno, e tra un paio di giorni ce ne saremo scordati.
Barbara, verità sacrosanta!
Scalfarotto mi sei simpatico perchè sei un rompipalle (nel senso buono del termine) ed un azzecca garbugli della politica politicante italiota. Ma, com’e’ che ti diverte tanto sparare sulla croce rossa Di Pietro (persona che nelle sue ignoranze sappiamo essere comuque dotato di indubbie qualità: legalitarismo, onestà, forza ed energia politica) ed invece non ti si nota spenderti seriamente su quest’ultimo scandalo democratico, civile ed anti solidale rappresentanto dalle grandi evasioni fiscali praticate da certi vip nostrani? Non credi che siano queste le vere battaglie da condurre in questa povera Italia dove l’opportunismo furbo ed individualista ne erode da sempre un tessuto civile che dovrebbe rappresentare la base di qualsiasi convivenza civile.
x Barbara:
della storia DiPietro-Scalfarotto ce ne saremo scordati tra due giorni. Ma tra 10 giorni, forse meno, il corriere o chi per lui se ne uscira’ con un’altra piccola pungolatura ad hoc su Di Pietro (l’uomo delle eggs in the basket) o Scalfarotto (il professorino tutto inglisc). Si chiama immagine sociale ed e’ costruita tramite i rapporti con la stampa giorno dopo giorno (Scalfarotto e Sofri lasciano iMille, Adinolfi e le cotiche, ricordate?).
Non e’ un caso se personaggi pubblici quali vips e politici affidano la cura della loro immagine a professionisti del settore. Guarda un po’, tali professionisti intessono rapporti intensi proprio col mondo della carta stampata.
Ivan ha deciso di fare a meno di un professionista dell’immagine. Proprio per questo le sue parole sui temi piu’ importanti non se le fila nessuno e invece si rimesta in continuazione sulla figura del professorino col ditino alzato per questioni di poco conto.
Personalmente, Ivan, ti consiglierei di rimediare al piu’ presto se vuoi dar un seguito alle tue elevate ambizioni politiche.
Filippo: direi piuttosto che il suo professionista dell’immagine, che esiste e lo ha costruito dal nulla, non è all’altezza del compito.
marina
Effettivamente mettere in evidenza gli errori altrui non è mai bello, ma un’pò di “sense of humour” ci vuole……
Ivan, grazie sempre per le cose che dici. Resti sempre una ventata di freschezza: altro che professionisti dell’immagine. Di immagine ne abbiamo le tasche piene. Finalmente un po’ di sostanza.
x Barbara e Filippo:
Sono d’accordo con Barbara che dice che sta cosa non se la filerà poi più nessuno, almeno fra qualche giorno.
E in ogni caso FIlippo ha ragione. Io dico che un professionista dell’immagine potrebbe essere già Luca Sofri.
Il professionista dell’immagine – mio dio – che brutta espressione. Eppure se ci fosse stato qualcuno che avesse consigliato a Ivan di non pubblicare il post sull’inglese maccheronico di Tonino, forse non avremmo avuto il grande nostro Ivan identificato con l’immagine del professorino arrogante.
Io porgo la mia solidarietà a Ivan perché la reazione in alcuni casi è stata spropositata.
Ma te lo vedi uno di noi che sta lì a telefonare alla Guerzoni o a Guglielmini del corriere della sera per farseli buoni? Filippo tu che dici?
Di sicuro un giornale inglese non avrebbe mai scritto “Scalfarotto shoot to zero upon ex pm”