24 Agosto 2007

La vera sfida è governare

Diario

“…non solo per propria scelta dunque, ma anche per una precisa esigenza di sintonia con il Paese, qualunque sarà il sistema elettorale che avremo in futuro, il Pd non potrà presentarsi alle elezioni all’interno di coalizioni disomogenee sul piano programmatico. Piuttosto, dovrà accettare il rischio, o sperimentare l’opportunità, di correre da solo.”
La descrizione di Walter Veltroni di un partito di governo in un paese europeo.

25 risposte a “La vera sfida è governare”

  1. Anellidifumo ha detto:

    Ma certo, correte da soli. Se vi dice male prendete il 22% delle ultime elezioni amministrative, se vi dice bene anche il 35% che sperate di prendere da quando avete messo su la baracca del Pd. In ogni caso è senza dubbio il modo migliore per assicurare la vittoria alle destre. Tutto si tiene.

  2. Filippo ha detto:

    meno male che c’e’ la Brambilla che ci mettera’ d’accordo tutti. 🙂
    Concordo con Sciltian pero’, quella di andare alle elezioni correndo da soli e’ un suicidio politico per chiunque voglia fronteggiare la Destra Unita (o Partito della Liberta’).

  3. giovanni ha detto:

    Sig. Anelli di Fumo, il disfattismo a oltranza non è mai abbastanza. Gentilmente ci indica la Sua soluzione anzichè limitarsi a un atteggiamento deleterio? La persona che corre sola mi sembra Lei.

  4. ugo ha detto:

    Veltroni ha perfettamente ragione. Vincere le elezioni per poi cadere nella paralisi non serve a nulla. L’Italia ha disperato bisogno di essere governata e bisogna poter governarla. Questi 15 anni di interminabile casino dovrebbero averci insegnato la lezione.

  5. Anellidifumo ha detto:

    Sig. Giovanni, da quando si è disfattisti se si invoca l’unità della coalizione, scusi? Semmai è il contrario. L’unico modo per battere le destre unite è quello attuale: allearsi da Rifondazione alla Margherita, trovando un programma comune e poi, naturalmente, RISPETTANDOLO.
    Volete una coalizione più omogenea? Ci provò Occhetto e prese il 35% (da Rifondazione ad Alleanza Democratica, e io in Ad ero). Non fu sufficiente per battere Fi-An-Lega-Ccd. La realtà è che sui temi della difesa della laicità non si possono mettere d’accordo Binetti e una qualunque persona dotata di buon senso. Solo che ora col Pd Binetti detta – in parte – la linea del partito maggiore, per cui voglio proprio vedere cosa dirà il Pd sulla legge 40, sulle unioni civili, sui finanziamenti alla scuola privata, sulla difesa della legge sull’aborto, sul divorzio veloce, sulla possibilità di adottare figli per i single e così via. Intanto che decidete che politiche fare su questi temi, siete usciti dal PSE, non so se lei se n’è accorto.
    Alla fine la vostra coalizione più coesa sarà un Pd che corre da solo, o magari una bella alleanza con l’Udc se Casini ci sta. Perché voi, pur di vincere sarete pronti a cedere su tutto, ma proprio tutto.

  6. Anellidifumo ha detto:

    Ugo, ma quale paralisi? Questo governo con un seggio di maggioranza sta facendo moltissimo e i risultati si vedono in tutti i settori. L’unico che parla di paralisi è Berlusconi, evita di farti lavare il cervello dalla sua propaganda. Oltretutto una propaganda che arriva da un signore che si prepara un’alleanza che va dall’Udc – se ci sta – a Buontempo, Mussolini, Storace, Romagnoli, Rauti, Tilgher e Bossi, non so se mi spiego.

  7. ugo ha detto:

    “Questo governo sta facendo moltissimo”. Anellidifumo lascia finalmente l’esilio e stacca il biglietto di ritorno per l’Italia?
    (Scusami ma un governo che fa moltissimo per me significa tutta un’altra cosa.)

  8. Filippo ha detto:

    in effetti la frase che “Questo governo con un seggio di maggioranza sta facendo moltissimo e i risultati si vedono in tutti i settori” lascia assai perplesso pure me. Quali settori sono fortemente beneficiati dell’azione rinnovatrice di questo governo, Sciltian? E con quali visibili risultati? parli di pensioni, trasporti, energia, welfare, mercato del lavoro, o che altro?

  9. riccardo da parigi ha detto:

    Concordo con Sciltian su entrambe le cose “il governo ha fatto moltissimo” (magari molto, va) e che il PD deve allearsi da rifondazione alla margherita.
    1) il governo: parliamo di governo e non di parlamento. Compito del governo è appunto di governare non di fare le leggi, per quello nell’ordinamento italiano c’è il parlamento. E ripeto il governo in quanto tale ha fatto molto, soprattutto considerata l’esiguità della sua maggioranza parlamentare. Risultati? Il maggiore è più importante è quello sull’evasione fiscale. Tutti i governi dal dopoguerra ad oggi mettevano la lotta all’evasione (tranne berlusconi) in primo piano, e nessuno aveva mai fatto nulla (tranne forse degli analoghi progressi subito azzerati il Prodi 96-98). Anche su infrastrutture e ambiente i ministri si muovono molto, e l’accordo sulle pensioni è un risultato. Se poi non vi piace è un’altra cosa. E ora iniziano ad “attaccare” il welfare mi pare. Semmai quello che manca è la “visione politica d’insieme” (oltre ad un enorme problema di comunicazione) e questa è la Politica che nell’ordinamento costituzionale italiano è ruolo dei partiti.
    E vengo a:
    2)Quello che paradossalmente sono mancati sono i partiti in quanto luogo di elaborazione di strategie politiche. In questo il tentativo del PD potrebbe essere una risposta. Ma questo non può non avvenire in solitaria: un “crosta” ulivista larga esiste già in tutto l’elettorato, da chi poi nel proporzionale vota rifondazione a margherita. Gli anni di uninominale hanno cementato in poco tempo negli elettori una consapevolezza di unità che i vertici per motivi personalisti e di facciata non sono mai riusciti a cogliere. E rilancio, ribaltando veltroni e scilitan, che il PD avrà finito il suo processo politico (per me) solo quando unirà tutti, senza nulla di serio alla sua sinistra, quando i rivoli comunisti (nelle mille sfaccettature), socialisti, liberal-socialisti, ecologisti etc correranno tutti sotto una nuova insegna di “progressisti”. Resto dell’idea che l’alleanza dei Progressisti di Occhetto è stato quanto di più vicino ad una alleanza omogenea sia mai arriivato vicino al governo dell’italia. Purtroppo per un pelo non ce l’hanno fatta. Ma quanto di più fallimentare è un PD solitario o ancor peggio alleato di casini.

  10. masaccio ha detto:

    Allora, capiamoci: il Pd non è maggioritario, e non lo sarà, matematicamente, nel paese.
    L’unico modo perché lo diventi in parlamento è una legge elettorale che lo premi. Insomma, un piccolo, microscopico golpe che cancelli dalla politica italiana quel 15% di italiani che sta a sinistra di Ivan.
    Un’operazione che sarebbe bene cercare di non mascherare dietro la “governabilità”. È un’operazione politica. L’attuale maggioranza non è in difficoltà per “litigiosità”, o per non meglio precisati “diktat della sinistra”, che finora ha sempre rispettato il programma (e sfido chiunque a dimostrare il contrario) e anche i passi indietro rispetto al programma, pur di salvare il governo. L’attuale maggioranza è in difficoltà per la pressione dei settori più moderati, i quali sentono ormai sia il programma sia Prodi, che ne è garante, come una palla al piede per la realizzazione di obiettivi che con la sinistra nulla hanno a che fare. Per farlo, si lavora a un’alleanza con l’Udc e, prima sperimentandola localmente e poi estendola al piano nazionale, come già apertamente prospettato da Cacciari e Formigoni, con Forza Italia.
    Veltroni, e iMille che lo sostengono, dovrebbe dare una risposta su questo punto. Dove vuole collocare il Pd? Nel campo del centrosinistra, ovvero di un’alleanza decisamente caratterizzata in senso progressista, che intende rappresentare anche, se non esclusivamente, il mondo del lavoro dipendente, secondo i principi enunciati dal programma dell’Unione, oppure in campo centrista, aperto all’alleanza con le forze moderate e conservatrici, sotto la benedizione di Confindustria e del mondo finanziario?

  11. Filippo ha detto:

    Riccardo, giusto per capire di cosa stiamo parlando: tu per “governare” intendi “mantenere lo status quo” ma non “legiferare”? Su infrastrutture c’e’ Di Pietro, uomo vivaddio di buona volonta’ e operato, sull’ambiente a me pare abbiano invece fatto pochino. Sui risultati dell’evasione fiscale io rimango sempre un po’ perplesso e ti tratterei con le molle. I proclami baldanzosi ma balzani sono all’ordine del giorno. Sul mercato del lavoro, vedi alla voce legge 30 e controlli sui co.pro -di sommo interesse per i giovani-, a me pare che i risultati siano evanescenti a dir poco.
    In conclusione: su alcuni campi s’e’ fatto, su altri molto molto poco. Non mi sentirei di usare un superlativo assoluto come “moltissimo” per questo governo. A prescindere dalle scusanti.

  12. riccardo da parigi ha detto:

    @Filippo, per governare intendo anche far funzionare le cose, che in italia sarebbe un obiettivo enorme e anche di sinistra poiché, fortunatamente, l’impostazione globale della legislazione è molto progressista per molti aspetti anche se frutto di 50 anni di “dittatura democristiana” (per mutuare un termine antico che parlava di 25 anni di dittatura democristiana). Legiferare è cosa diversa da governare, e, ripeto, la costituzione italiana, appositamente per evitare una “dittatura del governo” mette questo in mano ai due rami del parlamento.
    @Masaccio: io ti dico per me, ovviamente, credo che il PD debba essere pienamente e solo nel centrosinistra e anzi che debba ulteriormente aprirsi a tutte quelle forze progressiste che ne sono fuori, e MAI con Forza Italia né con l’UDC. E provare a evitare che questo avvenga immettendo anticorpi democratici e di sinistra, come potrebbero essere i Mille (per venire al tuo quesito sui mille). Ci si prova.

  13. Anellidifumo ha detto:

    Vedo che Riccardo ha risposto già bene per conto mio.
    Ci tengo solo a puntualizzare che io ho scritto: “questo governo con un seggio di maggioranza sta facendo moltissimo”. Ossia: per avere un seggio di maggioranza, ha fatto un sacco di cose.
    Quali? Anzitutto la politica estera di D’Alema. Non si vedeva una simile politica estera da almeno Sigonella. E non solo l’esserci ritirati dall’Iraq, ma soprattutto l’essere andati in Libano e l’avere riallacciato i rapporti con l’UE.
    Poi le liberalizzazioni di Bersani. L’unico campo in cui l’Italia è messa meglio del Canada è quello della telefonia mobile, lo sapete?
    La Sanità italiana rimane la seconda migliore del mondo. Berlusconi voleva andare verso il modello Usa. Vedetevi Sicko, per capire.
    Poi stanno cercando in tutti i modi di risolvere il problema Alitalia. Forse riescono perfino a non farla fallire, cosa davvero incredibile.
    La situazione macro-economica è nettamente migliorata rispetto a come stavano le cose due anni fa. Chiedetelo a chi vi pare. Che poi si potesse fare di più con una maggioranza di 30 seggi, è vero, ma noi abbiamo quella di un seggio solo, da Caruso a Follini compresi.
    Così dicasi per l’evasione fiscale.
    Si è parlato di diritti civili come mai prima nella Storia d’Italia; verissimo che non si è concluso ancora nulla, ma mi pare che almeno la buona volontà di fare ci sia stata. Non mi basta, ovvio, ma meglio questo che gli insulti della destra e una legislazione ancora più discriminatoria.
    A me sta sulle balle come uomo politico Fioroni, ma come ministro della Pubblica istruzione (di nuovo Pubblica, si chiama) si è comportato STRABENE. E ci sono 60mila assunzioni in corso. Ha stoppato le parti peggiori della Moratti e forse mi reintroduce pure gli esami di settembre, abolendo la riforma D’Onofrio. Lo potrei pure baciare, un ministro così.
    La riforma delle pensioni Maroni era iniqua. L’hanno modificata in modo secondo me intelligente.
    Mussi è il miglior ministro dell’Università dai tempi di Gentile, temo. E forse è in assoluto il ministro migliore assieme a D’Alema.
    Potrei continuare, ma magari è meglio se lo faccio nel mio blog.
    Che poi si potesse fare di meglio e di più sono d’accordo, ma occorrevano altri numeri di maggioranza. Vedasi Vicenza, Pacs e molto altro.

  14. masaccio ha detto:

    Riccardo, non sono ne iMille proprio perché non li considero anticorpi democratici e di sinistra, mi dispiace. Capisco che tu ci creda molto, ma io seguo l’iniziativa dalle origini e veramente non ho avuto alcun elemento per farlo.
    Non è stata scritta neanche una riga su questo punto, la collocazione del Pd, come se fosse una volgare bega italiota, non certo uno dei grandi temi di cui iMille possono occuparsi. Anzi, autorevoli esponenti de iMille hanno dato forti indicazioni contrarie: Ivan con questo post, che si mantiene un po’ sull’equilibrismo veltroniano, Luca Sofri con questo http://www.wittgenstein.it/post/20070626_85506.html in cui definisce “normale” la proposta di Rocca.
    Riccardo, scusa che se te lo dico, ma a questo punto (anche se alla fine non voterò, non mi sembra corretto scegliere la leadership di un partito che non è il mio) mi sentirei più tutelato dall’integralista cattolica Bindi, che almeno ha presentato un programma serio e di sinistra, con un forte accento laico, e ha dato decise assicurazioni sulle alleanze, piuttosto che sull’equilibrista Veltroni, re del trasformismo (da “Non sono mai stato comunista” alla sciarpa della Roma), che sostiene il referendum (piano A per cancellare la sinistra) ed è sostenuto da Rutelli, Cacciari & co. (quelli che preparano il piano B, ovvero l’alleanza con Udc e Forza Italia).

  15. Filippo ha detto:

    Scitlian, perdonami se ho un punto di vista differente, ma Fioroni e Mussi hanno fatto ben poco a parte stoppare le mostruosita’ della moratti (il minimo). Per il resto le 60.000 assunzioni sono frutto del fuggi fuggi per andare in pensione, altrimenti restavamo con una fila di precari mostruosa.
    Su Mussi non commento oltre, avendo gia’ espresso la mia opinione sulla vacuita’ della sue mosse piu’ volte su questo blog. Perla massima di Mussi: citare una statistica ad hoc per dire che la ricerca italiana funziona bene nonostante le baronie, TUTTE BALLE! E non e’ bello che un ministro di sinistra si faccia bello con statische balorde (mi ricorda un certo Silvio…)

  16. Filippo ha detto:

    PS Sciltian: le liberalizzazione di Bersani. il buon Bersani ci ha provato ma la sua lenzuolata ha avuto effetti annacquati a dir poco. Si e’ pungolato qualche potere forte ma per il resto le liberalizzazioni di bersani sono andate perdosi mano a mano che procedeva l’iter procedurale per farle approvare. Un tentativo coraggioso all’origine che ha dato qualche sparuto risultato, ma che ha lasciato molto amaro in bocca in tutte le associazioni dei consumatori (che infatti ora gia’ premono per successive lenzuolate).

  17. Anellidifumo ha detto:

    Fil, che dire, non siamo d’accordo. Mussi ha scritto e fatto approvare un decreto che riforma il modo in cui si può vincere un dottorato di ricerca. Ha stoppato le lauree honoris causa. Ha limitato il programma morattiano di “laurare l’esperienza”. Ha fatto il possibile per dare soldi alla ricerca. Ha pure criticato la riforma Berlinguer, che pareva intoccabile a sinistra.
    Fioroni ha saputo smantellare le cose pericolose della riforma Moratti. E mettila come vuoi per quanto riguarda le assunzioni, ma intanto lui le ha fatte, i ministri precedenti no. E nessuno, prima di lui, ha parlato di reintrodurre gli esami di riparazione. Mi sono anche piaciute le sue ispezioni ministeriali in quelle scuole del sud e del nord che si sono distinte per atteggiamenti omofobici da parte di professori o presidi, ti dirò.

  18. Filippo ha detto:

    Sciltian, se confronti l’operato di qualsiasi ministro con il nulla dei governi Berlusconi, allora e’ ovvio che concludi che non e’ poi andata cosi’ male.
    Su Mussi io ti ricordo che la diaspora dei cervelli e’ ancora in pieno corso, che il programma “rientro dei cervelli” e’ stato sbeffeggiato perfino su Nature, che le baronie sono ancora la’ che dettano legge. Mussi ha toccato le briciole, ha abrogato le mostruose riforme moratti. Ma se permetti, quello per me era il minimo. Su quello che doveva fare propositivamente e di nuovo, ha fatto piu’ comparsate TV che altro. E continuo a dire che un ministro che mente come un cane sulla statistiche (perche’ citare statistiche ad hoc io lo considero mentire), dovrebbe andare a casa solo per senso civico.
    Fioroni: le assunzioni le ha fatte solo perche’ altrimenti restavamo senza professori, visto che sono scappati tutti in pensione per riforme e bullismi vari.
    Faccio infine notare che ne’ Mussi ne’ Fioroni hanno toccato il vero marciume della scuola italiana: l’autoreferenzialita’ e lo scollamento completo col mercato del lavoro. Oggi la laurea serve veramente a poco, paradossalmente sono proprio gli ordini professionali a garantirne la fruibilita’. Ne’ Mussi e Fioroni hanno provato o saputo cambiare tutto cio’. Il resto sono solo briciole e comparsate TV.

  19. riccardo da parigi ha detto:

    @Masaccio: ti ripeto, so bene i rischi di questo PD, ma è anche “l’ultima spiaggia” forse, a meno di non restare per sempre isolati e soprattutto lasciare tutto a confindustria e soci (di destra e di sinistra). Ti ripeto anche che, poiché lo faccio con spirito sportivo (ovvero non ho nulla da guadagnarci e sono abbastanza vaccianato per sapere come rischiano spesso di andare a finire certe cose), ma questo non vuol dire senza impegnarsi, se andrà male peggio per noi. Vorrà dire che passeremo il nostro tempo libero interrogandoci sul fallimento storico del pensiero socialista nella società capitalistica occidentale o forse troveremo dopo pochi minuti attività ludiche più interessanti (tipo cucina o musica sperimentale, pesca, ping pong, biliardino, tressette …). Quanto alla Bindi, anche io la trovo molto più ascoltabile su molti aspetti, ma tre argomenti mi fanno pendere per Uolter alla segreteria: 1) mi pare personalmente più laico, 2) come dicevo in un post di qualche tempo fa, può rappresentare una svolta (o almeno una diga) a sinistra 3) soprattutto mi pare l’unico un po’ di sinistra che possa battere berlusconi o chiunque nel centrodestra. Essere poi d’accordo su molte cose che dice la Bindi può solo rincuorare, poiché stiamo parlando di primarie interne, e dal 15 ottobre si entra tutti nello stesso partito, non si sta uno al governo e uno all’opposizione.
    @Filippo: pensi che un ministro possa smantellare il sistema delle baronie in un anno? Forse in una legislatura. Su questo punto posso darti ragione, e soprattutto criticare il fatto che ultimamente mussi si occupi più di aspetti di facciata. Una cosa importantissima l’ha però fatta, ed è quella che dice sciltian: lo sai che nelle “riforme” moratti, le università private vendevano titoli equiparati a chi semplicemente lavorava, tipo anche facendo i/le segretari/e nella pubblica amministrazione? Creando aberrazioni che non ti dico … Su questo discorso del famoso “scollamento tra scuola è lavoro” bisognerebbe essere più chiari, io diffido molto di questo linguaggio (che sento da 15 anni) liberal-liberista che ha portato l’italia ad una deriva destrorsa enorme. Nel caso della scuola riporta indietro di 50 anni, come si è tornati indietro di 100 anni sui diritti dei lavoratori con le riforme per la famosa “flessibilità”. E mi fermo, altrimenti mi fate stare ancor più simpatici i miei amici della LCR.

  20. Filippo ha detto:

    mio Dio, riccardo! Onestamente io non considero un operato degno di nota la pura e semplice cancellazione delle mostruosita’ moratti. Ripeto, per me quello era il minimo. Altro s’e’ visto poco.
    Sul discorso baronie non mi pronuncio ma ribadisco che un ministro che mente sul campo di sua competenza deve andare a casa immediatamente.
    Sullo scollamento del mercato del lavoro-universita’, bisognerebbe prima di tutto risvoltare meritocraticamente le universita’ e la scuola in generale (vedi ottalogo sul sito dei mille e centro ROD). Tu hai sentito proposte attive sull’argomento in questo anno e passa? io no. Ma per fortuna le baronie non si smantellano in un anno. Siamo tutti piu’ contenti e possiamo vivere felici.

  21. Anellidifumo ha detto:

    Filippo, non temere, presto grazie all’operazione suicida PD potrai rivedere la meravigliosa squadra di governo di Berlusconi al posto di Mussi e Fioroni. E se passa il referendum, avranno anche una bella maggioranza in seggi, attorno ai due terzi del Parlamento.

  22. Filippo ha detto:

    Sciltian, la meravigliosa squadra di BigB credo la vedremo in ogni caso, PD o non PD. (Brambilla primo presidente donna, brrr)
    RIbadisco infine che per me Mussi e Fioroni sono stati due ministri dell’istruzione e della ricerca dai risultati assolutamente anonimi. Ma magari mi stupiranno in futuro, sperabilmente non con altre balle.

  23. riccardo da parigi ha detto:

    Filippo, il sistema delle baronie è l’effetto e non la causa di come in Italia sono concepiti i rapporti di lavoro. Per sradicarle non bastano leggi, ma svegliare la coscienza e la dignità di chi lavora. Finché sento ricercatori lavorare senza essere pagati, dire che lo fanno “per passione” ed essere anche lodati, non cambierà nulla, all’università, con i co-co-co pro o de, ovunque. Per questo serve un indirizzo politico chiaro, repubblicano e non feudale. Ma questo non lo fanno le leggi, poiché fatta la legge si trova l’inganno, ma la ribellione al sistema. Noi (io, te e sciltian) l’abbiamo fatto andandocene, forse dopo una lunga fase di “fughe” (che in un mondo ideale dovrebbero portare il sistema a fare autocritica) dovrebbe arrivare la fase della rottura. Ma se uno propone di okkupare le università per esempio, viene preso per komunista radicale …
    p.s. ho appena messo sul mio blog un verbale di un recente concorso da ricercatore … notate bene il meccanismo italico …

  24. Lorenzo ha detto:

    Carissimi,
    Ma che dovrebbero fare gl aspiranti ricercatori? Rifiutarsi di lavorare gratis per anni prima di un possibile concorso truccato fatto apposta x loro??? Sì, molti lo fanno.
    E finiscono a pulire le scale, oppure emigrano e non torneranno più, xché ben pochi baroni possono garantire un concorso in tempi non biblici e soprattutto senza richiedere in cambio anni di lavoro da schiavi al loro servizio.
    E’ il motivo per cui interi dipartimenti possono funzionar con un solo segretario; i veri segretari dei baroni siamo noi. Tra l’altro, così si selezionano i peggiori, quelli che non hanno altre prospettive, oppure le donne (che possono permettersi di non guadagnare quando sono sposate con un uomo che ha un lavoro normale).
    Del resto, per gli stessi baroni nonè facile cambiare: quando tutti i baroni ci sfruttano, il singolo che non lo facesse si troverebbe in posizione di difficoltà con i colleghi e con il proprio lavoro di ricerca e didattica.
    Non è dai governi che nascerà il cambiamento, ma dalle persone…

  25. riccardo da parigi ha detto:

    Lorenzo: non capisco una cosa del tuo ragionamento (lo dico in senso letterale, dovuto alla neutralità della comunicazione via blog). Prima ti domandi cosa dovrebbero fare gli aspiranti ricercatori, e mi sembra che sei d’accordo con chi lavora gratis per anni. Poi però alla fine dici che il cambiamento non nascerà dai governi ma dalle persone. Ecco, quindi? Io concordo con la fine del tuo discorso che il cambiamento nasce dalle persone, però non nasce spontaneamente poiché spontaneamente il sistema tende a riprodursi. Quindi? Molti se ne vanno, ma finché ci saranno persone che restano e soprattutto finché non si minacciano le fonti del potere baronale …. anche attraverso blocchi seri e coraggiosi delle attività. Ma è solo un esempio …. altre azioni possibili?