Una cosa mai vista: l’appassionata posizione italiana contro la pena di morte porta per una volta Roma a dare lezioni addirittura a Londra in tema di diritti gay.
L’Italia è in queste ore in primissima fila per bloccare la deportazione a Teheran di Pegah Emambakhsh, una lesbica iraniana, la cui domanda di asilo è stata respinta dalle autorità britanniche e che rischia in patria la pena capitale per lapidazione. Il caso, come riporta il Guardian, è praticamente passato praticamente sotto silenzio sui giornali inglesi mentre le autorità italiane – Barbara Pollastrini in testa – hanno già proposto di concedere a Pegah diritto d’asilo da noi.
In questo momento è in corso a Roma un sit-in davanti all’ambasciata del Regno Unito organizzato da Arcigay e Arcilesbica al quale questo blog partecipa con tutto il cuore e – per una volta – con un pizzico di orgoglio.
4 risposte a “Pegah Emambakhsh”
sono rimasta stupita anche io quando ho letto la notizia sul manifesto, e anche se le ovvie contraddizioni sono tante, per una volta riesco a sentire anche io quel pizzico d’orgoglio. il paradosso si fa comunque sentire, se pensi a quante persone omosessuali italiane per vivere qualcosa che assomigli a una vita normale sono costrette ad andare chi in spagna per sposarsi chi in olanda per poter avere un figlio.. certo i rischi sono ben diversi, ma sarebbe auspicabile lo stesso slancio di civiltà anche verso i propri cittadini.
..staremo a vedere..
E naturalmente al sit in qualcuno de iMille c’era!
qui sotto trovare il link ad alcune foto (sono le prime sette) scattate davanti all’ambasciata britannica.
Visto che Ivan ha giustamente segnalato l’interessamento di Barbara Pollastrini, voglio aggiungere che ieri c’erano al sit in (tra gli altri) anche Gianni Cuperlo e Ivana Bartoletti.
foto:
http://www.flickr.com/photos/karltra/
Anche Pia Locatelli dello SDI e del PSE
Cuperlo da quando ha smesso di portare la borsa a D’Alema riesce pure ad interessarsi di diritti umani. Questa è la vera notizia!