Il segretario della sezione DS dove è iscritto Piero Fassino, la Centro Storico di Roma, Fabio Nicolucci, appoggerà – insieme ad una cinquantina di compagni – la candidatura di Enrico Letta alla segreteria del Partito Democratico. Ecco come ieri ha spiegato la sua decisione a Gabriele Isman di Repubblica:
Repubblica: Cosa non vi convince di Veltroni segretario del Pd?
Nicolucci: «Personalmente trovo debole la sua elaborazione delle tematiche internazionali. Nel discorso del Lingotto non ha citato l´11 settembre e il terrorismo globale, mostrando di essere fortemente radicato nel secolo precedente; del resto, il sindaco di Roma è da anni un affermato dirigente politico. Enrico Letta è invece un uomo che si è affacciato alla politica durante il crollo delle ideologie e del Muro di Berlino. Oggi quindi ha una bussola sicura e istintiva per muoversi nel nuovo mondo globale. Un argomento in più per sceglierlo come segretario del Pd».
Insomma, la prova provata che in Italia si può essere nuovi anche facendo politica da vent’anni (diciotto, se prendiamo come riferimento la caduta del muro di Berlino). Del resto, come sanno a memoria quelli della mia generazione, non tutto quello che sembra nuovo alla fine è proprio nuovo. Spesso è lavato con Perlana.
14 risposte a “Morbido! E' nuovo?”
Caro Ivan,
Ti ringrazio per i chiarimenti sulle primarie del Pd.
Ora, dopo aver letto le tue argomentazioni e quelle di Nando dalla Chiesa riportate sul sito della Bindi, ho deciso che se andrò a votare (cioè, se non deciderò invece di iscrivermi a Sd), voterò sicuramente Rosy Bindi. E se tu leggessi le sue argomentazioni sul sito, dovresti fare altrettanto, secondo me.
E’ chiaro che finora non l’hai fatto, perché pensi che Veltroni sicuramente vincerà. D’altra parte, quello è sostenuto da un apparato che fa paura (…in tutti i sensi), quello del partito ex comunista… Ma è un apparato marcio, ormai senza fiato, come sa bene chi, come me, ha vissuto in quel partito per anni.
Non è detto che Veltroni non sia tradito dai suoi, in un sussulto di moralità, visto che alla fin fine nessuno sa che cosa vuole quell’uomo, se non conquistare il potere promettendo tutto a tutti, fregandosene della coerenza.
Insomma, si tratterebbe di una specie di Berlusconi, solo più povero e più brutto. Veramente costui è il massimo della novità che il nostro paese può richiedere alle sinistre, o non è piuttosto l’ennesimo personaggio sinistro sulla scena politica? Fidandomi della tua onestà, ti mando un carissimo saluto e un cordiale “in bocca al lupo”.
Lorenzo
Insomma, mi par di capire che abbiamo a che fare con un segretario di sezione dei DS che parla come se fosse un segretario di sezione di Forza Italia o di AN, criticando Veltroni perché non parla del terrorismo globale (leggi: islamico) e lodando Letta perché è emerso quando affondava l’ideologia che stava alla base del partito da cui sono sorti i DS. Mah…
mio Dio… che razza di argomentazione, quella di Nicolucci!
Lungi da me appoggiare Enrico Letta (dio ce ne scampi e liberi), ma di certo Nicolucci è coerente quando dice: Veltroni è lì da più tempo di E. Letta e sostanzialmente non ha ritenuto di dare una visione di politica estera. Che c’è di male, Filì, in questa argomentazione?
La cosa più esilarante è la biografia di Veltroni pubblicata sul suo sito. Una bella paginata, lunga e approfondita, in cui per qualche miracolo riesce a non comparire mai la parola “comunista”. Viene eletto consigliere comunale e non sappiamo per chi, va in parlamento e sembra che ci arrivi per opera dello spirito santo, “è tra i protagonisti, insieme ad Achille Occhetto, della svolta che porterà alla nascita del Partito Democratico della Sinistra” e non si riesce proprio a che titolo, visto che non risulta iscritto a nessun partito, a diventare direttore de L’Unità lo porta “l’interesse per la comunicazione e l’informazione, ereditato da suo padre”, non un ruolo politico…
Scusate la digressione. E che considerare Veltroni nuovo, personalmente, mi fa un po’ ridere. Mentre mi viene poco da ridere quando vedo queste operazioni staliniane di riscrittura del passato. Mi ricorda una vecchia prima pagina del Manifesto, dopo qualche dichiarazione di Walterone nostre sul fatto che non sarebbe “mai stato comunista” (con tante grazie da parte di quei milioni di elettori comunisti che l’hanno mantenuto per anni): le foto di lui e D’Alema da giovani e la scritta “Facevamo schifo”…
Sciltian, dire “Veltroni non mi piace perche’ non ha parlato dell’ 11 settembre al lingotto” mi sembra oggettivamente una argomentazione pretestuosa. Analogamente potremmo dire che Letta, Bindi, Adinolfi non hanno toccato singoli punti giudicati salienti e/o fondamentali per tizio e caio. Di motivazioni similari per schierarti cosi’ piuttosto che cosa’ ne trovi a pacchi per qualunque candidato, ma il “segnale debole” che traspare chiaramente e’ che Nicolucci si schiera con Letta perche’ s’e’ fatto i conti in tasca e deve aver concluso che gli conviene farlo. Sulle giustificazioni (retroattive) attraverso motivazioni di siffatta mirabile levatura intellettuale ed ideologica, stendo un velo pietoso.
Personalmente condivido in pieno quello che dice Nicolucci,e noto che guarda caso le sue critiche coincidono con quelle di De Gregori.
E secondo me per essere nuovi non centra da quanto si fa politica,ma conta quello che si dice.
@ Lorenzo
è chiaro che la battaglia principale si “gioca” sul Segretario, però credo che non dobbiamo dimenticare le liste. Ancora non conosco come sarà composta quella che appoggerà la Bindi, ma di sicuro so che iMille saranno in una lista caratterizzata da elementi di novità e da quella “società civile” di cui si è tanto parlato e poco visto.
Ti invito quindi ad aspettare i “nomi” dei candidati, e cercare di capire con quali criterio verranno scelti. Probabilmente da questo passo fondamentale riusciremo anche a percepire cosa c’è di nuovo e di vecchio, tra gli stessi candidati a Segretario e tra le “facce” che entreranno nel Partito Democratico.
Filippo, Filippo… io fossi in uno de iMille, proprio non lo toccherei l’argomento del “farsi due conti in tasca per capire chi convenga appoggiare alle primarie”.
Demagogia spicciola, Sciltian.
Fare parte de iMille può modificare il contenuto delle proprie tasche solamente in passivo, essendo una cosa a totale base volontaria 🙂 Se per “convenienza” intendi giudicare in base al peso che si può avere, alla capacità di condizionare la discussione politica, allora sì. E’ stato un ragionamento di convenienza. Fare i duri e puri, andare in guerra con le spadine di carta e poi non contare niente sarebbe servito a qualcosa?
Fil, se definisci demagogia spicciola la tua frase contro Nicolucci, lo è di certo anche la mia.
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Michel, considera che scrivi nel blog di uno che ha partecipato addirittura alle primarie dell’intera coalizione di centrosinistra non essendo nessuno e non avendo alle spalle un partito, ma gente come te, ossia con le spadine di carta…
Il punto è che una volta data la partecipazione di testimonianza, occorre poi saperla spendere in modo che le proprie idee possano contare qualcosa. Vedrai quel che accadrà con Adinolfi: lui intanto a queste primarie prenderà attorno all’1 o 2% e sarà, in sè, un risultato tutt’altro che negativo per un mister nessuno. Da lì in poi sono certo che Marione saprà far camminare le sue idee e i suoi uomini all’interno del PD, non si farà tagliare fuori da tutto. Se poi non dovesse riuscirci, magari per un arrocco ulteriore delle gerarchie PD, potrà sempre uscirne con le mani libere e nette. Chi ha sostenuto Veltroni, nel caso che Veltroni poi non sia recettivo delle sue idee, potrà pure sempre uscirne, ma con le mani meno nette.
Michel, nel post di sopra è saltato alla seconda riga “gente come te e me, ossia con le spadine di carta…”
Mi davo della spadina di carta da solo, insomma 🙂
in parole povere: PD(Chiesa)=sporco, fuoriPD(fuoriChiesa)=pulito.
sei sicuro di non essere un filo troppo intransigente, Anelluccio? (posso chiamarti cosi’, vero?)