Il bello di certi post è che li puoi ricicciare di tanto in tanto. Basta metterli nel microonde, riscaldarli un attimino e, oplà, li puoi mettere di nuovo in tavola.
Il bello di certi post è che li puoi ricicciare di tanto in tanto. Basta metterli nel microonde, riscaldarli un attimino e, oplà, li puoi mettere di nuovo in tavola.
3 risposte a “Avanzi”
Vedi cosa vuol dire avere un buon frigo!
Ivan, aderisci alla campagna per l’abrogazione del termine “attimino”? 🙂
Ivan, questa é una dimostrazione che in Italia si starnazza tanto sulla scia dell’emozione ma poi raramente si fa qualcosa di concreto per risolvere tali problemi.
Rileggevo l’articolo di febbraio di Gianni Mura. Ottime proposte, tutte condivisibili e applicabili se ci fosse un minimo di buon senso. Avrebbero dovuto essere prese in considerazione, invece rieccoci a parlare della violenza attorno al circo del calcio. Cosa é cambiato attorni agli stadi in questi 9 mesi? Nulla o mi sono perso qualcosa?
Vi offro la mia testimonianza: Io sono un amante del rugby (sport piu’ brutale sul campo ma ben piu’ civile e rispettoso dell’avversario, arbitro e strutture) e il calcio non lo seguo quasi mai. Ho messo i piedi in uno stadio calcistico nel lontano 1994/95 quando il Padova visse la sua stagione in serie A. Abbonamento in curva con un amico per vedere le grandi venire all’Euganeo. Dalla prima partita, sotto gli ordini del capo ultras, tutti a spaccare i copri-seggioni in plastica per lanciarli contro i poliziotti. Poi fumogeni e razzi sparati sulla pista d’atletica “mirate bene perché é li che si fanno piu’ danni” (l’Euganeo ospitava e ospita un meeting internazionale di atletica leggera). Cori e lanci di oggetti continui contro forze dell’ordine, giocatori e tifosi avversari… durante la pausa Natalizia il comune fa riparare tutti i seggiolini della curva. Sono scemi penso io. Ed infatti alla prima decisione arbitrale contestata, tutti giu’ a distruggere i seggiolini nuovi di zecca. Neanche 90 minuti sono durati!!!
Per me che venivo dal mondo del rugby é stato uno shock! Non ci ho piu’ rimesso piede. Come potevano questi pazzi delinquenti aggirarsi liberi di fare questo vandalismo distruggendo beni pubblici in completa impunità? Mistero.
Dopo, durante l’Erasmus, ho lavorato come steward al Ibrox Stadium di Glasgow (dove giocano i Rangers). Si sa, la borsa Erasmus non era cosi’ generosa e la birra in Scozia costava cara… Non vi dico l’ambiente diverso nello stadio!!! Un’anedoto: all’Ibrox era vietato fumare (ovunque in UK?) e io ero dotato di pannello “no smoking” applicato all’estremità di una lunga asta per avvisare gli spettatori. Appena tra il pubblico compostamente seduto su seggiolini plastificati rigorosamente integri usciva la cicca ecco che mi precipitavo con la mia alabarda censorea che calavo implacabilimente sotto il naso del trasgressore. E ci credete? Oltre che lasciarmi uscire vivo dalla curva, quello spegneva istantaneamente la sigaretta con un cenno di scuse, a volte un po’ infastidito, ma sempre garbato. Lo racconto ad un amico che lavora per la sicurezza al Menti (stadio di Vicenza) e lui non mi crede, preso com’é ad evitare qualsiasi “provocazione” che possa innescare disastrosi scontri!
Vi saluto, sperando di non doverci ritrovare qui fra qualche settimana a riscaldare di nuovo questo vecchio post e constatare che nulla nel frattempo é cambiato.
Ciao
Claudio