Domani alle 10,30 c’è la prima riunione della Commissione Statuto, a Roma. Ci hanno avvisati mercoledì, non proprio il tempo necessario. Mi sono sentito con Irene Tinagli, anche lei componente la Commissione, che sta a Parigi e non ce l’ha fatta in così poco tempo ad organizzarsi. Io stesso arriverò domattina a Roma alle 9,10 ma dovrò scappare col volo delle tre per essere in tempo alle prove di Crozza Italia per la puntata di domenica sera.
Comunque ci andrò. Non abbiamo un ordine del giorno, a parte l’elezione del presidente e del relatore per cui non si sa esattamente di cosa si finirà col parlare domani: ho anche pensato di alzarmi domani e candidarmi alla presidenza e, come avrebbe cantato Jannacci, vedere di nascosto l’effetto che fa.
In ogni caso mi sono convinto che la cosa che farò nelle varie riunioni che si susseguiranno fino al 31 gennaio, quando la commissione dovrà partorire la proposta di statuto da sottoporre all’Assemblea Costituente Nazionale, sarà quella di sostenere sempre l’ipotesi di forma partito più “aperturista”, quella cioè spalmata sul testo della relazione di Veltroni alla riunione inaugurale dell’Assemblea Costituente: creare un partito in cui il protagonista assoluto sia il cittadino-elettore.
Lo farò principalmente per due motivi. Uno strategico dato dal fatto che è quella la forma partito che più mi piace, mi convince e mi intriga, perché è orizzontale e sa di sperimentazione e di futuro, e poi anche per un motivo più banalmente tattico: gli apparati faranno certamente di tutto per riprodurre lo schema tessere-e-signori-delle-tessere, così sostenendo la tesi radicalmente opposta proverò a stemperare al massimo la posizione degli apparati per arrivare magari alla fine ad un ragionevole compromesso.
Vi faccio sapere.
14 risposte a “Commissione Statuto”
ti abbiamo eletto per lavorare nel PD.
Crozza potresti anche accantonarlo per un po’.
A fare troppe cose ci si incasina.
Concordo con Aleandro:-(
E concordo con te: alzati e proponiti come Presidente:-)
(e comunque, se ti servono razionali scritti un po’ pippologici ma piuttosto aderenti all’idea del partito aperto veltroniano, la nuova versione del wiki de iMille può esserti di aiuto….)
non sarà facile…
Bè io mi discosto da Aleandro, hai tutto il diritto di andare da Crozza.
Vorrei sofermarmi su un altro punto, davvero ti potresti candidare a Presidente della commissione?
se così fosse, che aspetti??? 🙂
un saluto Andrea, Sirmione – BS
Certo, candidati.
Poi magari ti eleggono ma rinvii i lavori al 2009 perchè devi andare da Crozza.
D’altronde se non vai da Crozza il Paese ne risente.
Ho l’impressione che Ivan riesca a dire più cose (politiche) da Crozza che in seno alla commissione.
Sottoscrivo quanto dice kkarl.
Ho l’impressione che se andiamo avanti così i signori sopra dal loro comodo divano chiederanno a Ivan di lasciare il lavoro per dedicarsi – gratuitamente, ma certo, a lor signori il danaro fa schifo – alla politica. Ivan perchè non ti fai organizzare la vita da questi signori che sembrano intendersene molto e appaiono capaci di vivere e decidere al meglio della vita degli altri?
Anche secondo me la partecipazione a Crozza ha un valore “politico”.
Domanda: si potranno leggere le varie bozze dello statuto o ci arriverà solo il documento finale?
a me pare che se Ivan vuole andare da Crozza sono solo affari suoi. A me basta che faccia bene il suo lavoro politico, ma non v’e’ certo necessita’ che glielo si ricordi.
Anche per me la presenza di Ivan da Crozza è importante e serve da megafono, non è certo una comparsata sterile. Ivan è uno strumento ben inserito ed originale in una trasmissione che è molto migliorata.
Complimenti agli autori e ad Ivan.
Per esempio: la ‘scomparsa’ dei Dico, menzionata da Ivan in una delle trasmissioni, è stata poi ripresa dallo stesso Crozza a ‘Ballarò’ la settimana successiva. L’importante è martellare, quando/come si può.
Per quanto riguarda i primi vagiti (di Vendittesca memoria) del neonato PD, beh..beh…beh..beh…decisamente meglio le ‘Crozzate&Ivanate’…:o)
Marco Follini ha invece rifiutato la nomina imperiale di Veltroni. Gli ha detto: “grazie, ma in questa fase occorre più democrazia e meno decisioni dall’alto”.
E bravo Marco Follini.
Ivan, se ti candidi alla presidenza capace pure che ti eleggono, se Valter non ha nulla in contrario. Se ce l’ha, mi sa che non ti eleggono. Dopo il “veltronismo democratico” siete al “non si muove foglia che Valter non voglia”. 🙂
Meglio da Crozza, credimi, almeno lì ti diverti e ci fai divertire!
La battaglia si terrà all’interno della Commissione Carta dei Valori: prevarrà la Binetti od Odifreddi?
Anche da ciò dipende il mio voto al PD.
Anellidifumo, documentarsi bene prima di scrivere, no? Follini è nel coordinamento nazionale del PD.
Certo giovanni, la stessa cosa vale per te:
http://www.corriere.it/politica/07_novembre_17/follini_pd_coordinamento.shtml