16 Gennaio 2008

Merito del cuoco?

Diario

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ROMA – Con una camera di consiglio brevissima – dalle 11 e 30 alle 16 e 30 con pausa pranzo in mezzo – i quattordici giudici della Corte costituzionale hanno detto sì ai quesiti referendari che modificano la legge elettorale.”
Saranno stati i rigatoni con la pajata? La coda alla vaccinara? Il carciofo alla giudia? Del pranzo non sappiamo, ma la decisione mi pare ottima e abbondante. Bravo a Giovanni Guzzetta che ci ha creduto dall’inizio e vediamo se almeno adesso la politica decide di decidere.

20 risposte a “Merito del cuoco?”

  1. Fabio ha detto:

    Diciamo pure che questi due giorni saranno ricordati come un momento luminoso per l’Italia: a parte le note vicende papaline, le dimissioni di Mastella, l’arresto di mezzo Udeur e il via libera della commissione giustizia della Camera al DDL sulle molestie e lo stalking, c’è l’ammissione dei referendum per la modifica della legge elettorale. Che la politica decida o no è, a questo punto, irrilevante. Saranno eventualmente i cittadini a decidere.
    Può darsi pure che domani si torni nelle tenebre; ma queste due giornate sono una boccata d’ossigeno puro.

  2. Marco Campione ha detto:

    Ciao Ivan, questa volta dissentiamo. E ti invito ad un supplemento di riflessione.
    Su http://www.marcocampione.it ho provato a dire perchè la legge elttorale che esce dal referendum sarebbe peggiore di quella attuale.
    Un caro saluto,
    Marco

  3. piergiorgio ha detto:

    Il problema è: posto che, certamente, ora il governo prodi cadrà, riusciremo ad evitare momentaneamente le elezioni per poter votare i referendum (od approvare in parlamento una legge elettorale nuova)?
    O l’avranno vinta i cespugli mastelliani e compagnia cantante che riusciranno ad andare alle elezioni (in nuove formazioni ovviamente per es. con Casini nel caso dell’UDeur) scippando ai cittadini il diritto di esprimersi sui referendum?

  4. Claudio ha detto:

    giusto in merito di decisioni odierne..
    dal sito di “la nazione” unico per ora ad aver dato un minimo rilievo alla notizia:
    IN COMMISSIONE GIUSTIZIA
    Sì al ddl su stalking e omofobia
    Per i ‘persecutori’ scatta la galera
    Chi molesta con insistenza una persona e chi incita alla violenza contro transgender o gay finira’ in manette rischiando il carcere fino a 4 anni. In aula ai primi di febbraio

  5. Ale ha detto:

    Corte Costituzionale?
    Nell’incontro a Garbatella con Gomez ci sarà anche Francesco Di Stefano proprietario di EUROPA7, ci ha dato conferma 5 minuti fa… se ne vedranno delle belle.
    Ivan,
    mi farebbe davvero piacere se venissi anche tu.
    E’ un’occasionissima per far sentire le voci under40.
    Ale
    http://www.lbunder40.ilcannocchiale.it

  6. Gianni ha detto:

    Ivan Scalfarotto e’ una voce under40? Sorprendente, non lo sapevo. Ricordarsi di chiedergli che versione di Supradyn prende.

  7. Gianni ha detto:

    Ivan Scalfarotto e’ una voce under40? Sorprendente, non lo sapevo. Ricordarsi di chiedergli che versione di Supradyn prende.

  8. Giuseppe Romeo ha detto:

    Lo sapevo già.L’Italia ha virtu’ nascoste che al momento buono saltano fuori e ci tirano su ul morale.Due giorni che ci fanno assaporare l’aria fresca e pulita della montagna.Avanti cosi’.

  9. ciriolina ha detto:

    La legge che uscirebbe dai referendum darebbe un premio di maggioranza al partito che prende più voti. Esempio pratico: il PDL di Berlusconi riunirebbe sotto il proprio ombrello l’attuale Forzaitalia, An, Udc e altri gruppuscoli di destra (Storace, Mussolini) arrivando ad incassare, per me, fra il 45 eil 48%. La lega al 6-7%. A sinistra il PD lo vedo al 35-38%, la cosa rossa al 9-10%. Con questi numeri la destra governerà l’Italia per i prossimi 50 anni, a meno che la gauche italienne si risvegli dal sogno che sta vivendo, ovvero l’occupazione sistematica di tutti i centri politici (comuni, provincie, regioni, asl, municipalizzate, ecc)

  10. Marco Campione ha detto:

    ciriolina non è come dici. veltroni farà un discorso alla nazione e dirà che si è vero, vi avevo detto che ci saremmo presentati da soli alle elezioni, ma in questo modo il centrodestra che si presenta unito vincerebbe le elezioni e noi possiamo consegnare il paese alle destre? nooooo. Quindi ci presenteremo con una lista unica dell’unione.
    Finito questo bel discorso si chiuderà in una stanza con i segretari dei partiti dell’unione e deciderà non solo QUALI sono gli eletti ma anche QUANTI ne avrà il pd e quanti ne avranno i piccoli. con una sostanziale contrazione del potere dei cittadini. infatti ora sono sempre i segretari a decidere QUALI sono gli eletti, ma almeno il cittadino elettore decide QUANTi ne vengono eletti per ogni singolo partito.
    VI PREGO FERMATEVI

  11. ciriolina ha detto:

    Non vedo tante differenze con la mia analisi e la cosa mi conforta. Quello che mi preoccupa è che la sinistra comunista o ex-tale avrà sempre un peso sproporzionato rispetto al corpo elettorale. Il PD deve avere il coraggio come la SPD tedesca, di andare da solo a costo di perdere malamente.

  12. ciriolina ha detto:

    Basta coi verdi, basta col pcdi, basta coi rifondaroli, basta coi mussian-salviani, basta con l’udeur. Basta coi ricatti. Se ci saranno i numeri si governerà, altrimenti che torni la destra! Peggio per quelli che perderanno lo scranno! A me cosa cambia? Con questo governo, finora, poco è cambiato della mia vita.

  13. ciriolina ha detto:

    Basta coi verdi, basta col pcdi, basta coi rifondaroli, basta coi mussian-salviani, basta con l’udeur. Basta coi ricatti. Se ci saranno i numeri si governerà, altrimenti che torni la destra! Peggio per quelli che perderanno lo scranno! A me cosa cambia? Con questo governo, finora, poco è cambiato della mia vita.

  14. carcamanno ha detto:

    onestamente capisco che le elezioni, le riforme elettorali e gli scenari futuri siano eccitanti (o deprimenti). Pero’ mi pare che il comportamento omogeneo della classe politica al caso mastella ponga domande ben piu’ inquietanti. Come puo’ una riforma elettorale trasformare il transatlantico carico di munnezz e di questi “perpetui” (per usare un termine caro al padrone di casa) in love boat?

  15. Riccardo Russo ha detto:

    Se viene approvato il referendum il partito che vince le prossime elezioni governa 5 anni. Se governa bene (e a questo punto ne ha la possibilità), viene rivotato, altrimenti no.
    Il partito che perde le prossime elezioni, foss’anche il PD e tutto il centro sinistra, sarà costretto, pena riperdere per altri 5 anni, a inventarsi qualcosa di nuovo.
    Mi pare una buona cosa.
    Concordo!

  16. piergiorgio ha detto:

    Non concordo con l’analisi di ciriolina e marco. Punto 1) se ai referendum vincessero i si cambiarebbero radicalmente i rapporti di forza fra froze grandi e piccole. Ammesso pure che, per le sole elezioni, si facessero dei grandi rassemblements in liste uniche, salvo poi dividersi subito dopo, resta il fatto che i poteri contrattuali nella trattiva per la formazione dei supposti listoni sarebbero ben diversi da quelli attuali per la formazione delle coalizioni.
    Infatti coi referendum la soglia di sbarramento MINIMA alla camera arriverà al 4% e al senato all’8% se ben ricordo. Ciò significa che il partito più grosso ha da perdere il governo, diciamo così, ma i partiti piccoli si giocano davvero la sopravvivenza e non possono facilmente salvarsi nemmeno con aggregazioni fra di loro (quella è la soglia minima, ma bisogna vedere poi effettivamente quanti voti ci vogliono per ottenere seggi nei vari collegi).
    Dunque cmq il ruolo dei piccoli partiti, specie quelli uni-personali, ne uscirebbe ridimensionato, e la forza contrattuale dei due partiti maggiori rafforzata notevolmente.
    Punto 2) fare una lista unica non è poi una cosa così automaticamente facile e indolore per i partiti, come fare la coalizione. Infatti nella lista unica, unico è anche obbligatoriamente il simbolo, così come il nome del leader indicato. Ciò significa che i piccoli partiti cmq perderebbero la loro identità e “faccia” davanti agli elettori se volessero aderire alla lista del partito maggiore. Non è una cosa da poco.
    Punto 3) la logica spartitoria presuppone la possibilità di contare i voti, dunque il peso elettorale, di ciascuno. Questo, mentre è possibile coll’attuale “collegamento” fra liste distinte che si presentano ciascuna agli elettori, è reso impossibile dalla lista unica. Io posso si accordarmi a livello di segreterie per piazzare in un collegio sicuro tizio dei verdi, caio di Mastella ecc. Ma dopo le elezioni nessuno può sapere quanti voti avrebbe preso il partito dei Verdi o quello di Mastella: si è presentata una sola lista in ogni collegio e i voti sono tutti dell’unica lista. La prima volta posso fare trattative basate sulle ultime elezioni, ma poi? senza il riscontro effettivo delle urne, il “peso” dei piccoli rimarrà…sospeso, scomparirà. La spinta verso l’unificazione effettiva è innegabile.
    Punto 4) la riforma avverrebbe in un quadro politico già di per sè profondamente mutato. Non è affatto detto che anche a FI non converrebbe correre da sola se vincessero i referendum, nè che Le forze centriste si fonderebbero tanto facilmente nel partito unico di centro-destra. Dipende, dipende.

  17. ciriolina ha detto:

    Nel 1972 si prsentarono talmente tante liste a sinistra del pci, che rimasero senza rappresentanza quasi 2 milioni di voti. A sinistra c’è sempre stata la malattia del capetto di turno, salvo poi rivelarsi cap’ecazz. Oggi si continua: un incapace e imbroglione come Pecoraro che dobbiamo ancora sopportare come ministro, dicasi ministro della repubblica, dopo i danni provocati in Campania dalla ottusità di questo personaggio, del fratello ora senatore e di qualche altro utile idiota (per la Impregilo). I vari Diliberto, Mussi, Mastella, Fabris, Bordon, Fiscihella, Di Pietro tutti malati di protagonismo, ma con un seguito con percentuali da prefisso telefonico!
    Quando un presidente del consiglio assume gli interim, significa che è arrivato al capolinea il governo intero, si deve scendere dal tram.
    E’ successo a Berlusconi, coi vari interim nel suo governo (a cominciare da Ruggiero agli Esteri, do you remember?), ora succede al bolognese Prodi.
    Il Governo è FINITO. Il referendum farà il resto.
    Ma non credessero di andare alle elezioni presentando le liste di due anni fa. Non le voterebbe più nessuno. Gente nuova, facce nuove. Tutti nuovi, alternando uomini e donne, nelle liste. Confermati solo quelli che hanno una sola legislatura alle spalle, pertanto a casa la Turco, la Melandri, Rutelli, Milana, Lusetti, Castagnetti, Soro, Finocchiaro, Parisi, Giachetti, Agostini, Angioni, Bianchi, Buffo, Chiaromonte, Crucianelli, De Luca, De Mita, Duilio, Giulietti, Grillini, Maccanico e tanti tanti tanti tanti altri e altre…
    Basta, occorre cambiare.

  18. claudio ha detto:

    io piu’ che per i discorsi allucinanti che sento sulla legge elettorale sono sbigottito dalla faccenda Mastella, dagli argomenti insensati e vergognosi del suo discorso di dimissioni, dagli scroscianti applausi che ha ricevuto dai suoi “pari” e dalla solidarietà manifestatagli dai vari leader del centrosinistra. Nonché dai giornali tra cui la Repubblica che criticano l’andazzo della magistratura.
    Tangentopoli non é servita a nulla, anzi! Magistrati, PM e GIP vari non possono indagare sui malaffari senza essere messi sulla gogna mediatica. Ma sei in tintinnio delle manette non ci ha liberato da questa gentaglia cosa resta per uscirne? Votare per delle liste bloccate? Attivismo nel PD? V-days? Mah… non sono tanto ottimista.
    Saluti

  19. Paolo ha detto:

    Io non ho memoria, ma quanti anni sono passati dall’ultimo referendum che ha raggiunto il quorum? E credo che siano ancora piu’ anni da quando il risultato di un referendum ha effettivamente cambiato le cose
    C’e’ qualcuno di voi che crede veramente che questo servira’ a qualcosa? E se anche fosse e Berlusconi vincesse le prossime elezioni che differenza fa?
    Io tra il centrodestra e il centrosinistra non vedo piu’ nessuna differenza. Tutto si riduce a lotta per il potere e le poltrone fine a se stessa

  20. Negroski ha detto:

    Farei anche delle primarie prima del referendum per cosa votare al referendum… mi gira la testa!