29 Gennaio 2008

Pizzeria politics

Diario

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Non sono gli inglesi ad avercela su con noi, credetemi. Questo è proprio ciò che il mondo sta pensando di noi.
P.S. Cliccando su “Continua…” trovate la traduzione di Paola Merlo e Paolo Tieri


La grande domanda: Silvio Berlusconi è pronto a ritornare al potere in Italia, e può essere fermato?
Di Peter Popham, The Independent
Martedi’, 29 Gennaio 2008
Perché ci chiediamo questo adesso?
Perché, dopo la caduta del Governo Italiano di centro sinistra, avvenuta la settimana scorsa, il miliardario leader dei media, primo ministro fino al 2006, sembra sulla via del terzo mandato.
E’ una cosa così terribile?
Dipende da chi interrogate. Berlusconi è stato l’unico Primo Ministro Italiano dopo Mussolini ad essere al governo per i cinque anni del mandato. Evasori fiscali e palazzinari hanno goduto di amnistie, contabili disonesti hanno
assistito alla depenalizzazione dei loro crimini, imprese di costruzione legate alla mafia siciliana pregustavano la più grande di tutte le fortune quando
promise di costruire sullo Stretto di Messina il ponte a singola campata più lungo del mondo. Ma gli italiani che speravano che cinque anni di governo stabile avrebbero
portato le tanto attese riforme della Giustizia, dell’Istruzione, della Salute,
per non parlare della scandalosamente inefficiente burocrazia governativa, sono rimasti tristemente delusi; così come quelli che speravano che Berlusconi avrebbe combattuto gli interessi tenacemente consolidati degli ordini professionali e il fatto che i politici italiani guadagnino molto di più dei loro colleghi europei. L’uomo d’affari che aveva promesso di portare efficienza e rimettere a posto i conti delle finanze del governo ha lasciato alla fine del suo mandato un debito pubblico al livello catastrofico del 4.3% del PIL.
Quindi se Berlusconi non è riuscito a portare avanti le riforme, come ha passato il suo tempo?
Durante gli anni precedenti al suo secondo mandato, molti Pubblici Ministeri credettero di avere buone ragioni per accusare il signor Berlusconi e alcuni dei suoi più vicini collaboratori di numerosi reati, come tangenti e corruzione, evasione fiscale, falso in bilancio, ecc. Siccome sarebbe stato ovviamente fastidioso per il Primo Ministro in carica essere convocato in tribunale a difendersi contro le accuse che gli si muovevano -a parte l’eventualità stessa di essere davvero condannato- Berlusconi ha speso gran parte del suo mandato parlamentare a far passare leggi che rendessero tutto questo impossibile o quantomeno molto più difficile – leggi che rendono non perseguibili i pubblici ufficiali che abbiano più di una certa età, che permettono
di spostare i processi da una sede all’altra, che accorciano i termini di prescrizione di alcuni reati e così via. E dal momento che Berlusconi non ha speso un singolo giorno in prigione e molte delle sue preoccupazioni legali si sono dileguate, tutto questo ha funzionato.
Berlusconi è quindi legalmente a posto o no?
Non proprio. Un nuovo processo minaccia di portarlo ancora in tribunale con l’accusa di aver cercato di convincere un alto dirigente della televisione di Stato ad assumere sei giovani attrici nei programmi RAI, in cambio di favori. Berlusconi la chiama “giustizia a tempo” – sincronizzata per il massimo imbarazzo politico. E lui è innocente.
E il suo conflitto di interessi?
Berlusconi non ha mai ammesso che ci sia un conflitto fra essere Primo Ministro e avere interesse nel controllo del 95% delle telecomunicazioni terrestri in Italia. E mentre Prodi ha disegnato una bozza di legge sull’argomento, lui non ha avuto molta voglia di farla passare. E’ rimasta bloccata. Se ha combinato un tale casino durante il suo precedente mandato, come mai è lì lì per vincere ancora? Prodi ha alzato le tasse per diminuire il deficit e ha combattuto l’evasione fiscale, entrambe misure non proprio popolari. È stato testimone di una leggera ripresa economica e di un
risultato storico nella riduzione della disoccupazione; ha ripulito la politica estera italiana dalla macchia della caricatura berlusconiana – per esempio l’idea di Silvio di far entrare Israele nell’UE, le affermazioni a favore del suo amico Putin a discolpa di qualsiasi errore nella questione cecena, il suo accomunare un socialista tedesco membro del Parlamento Europeo a un kapo dei campi di concentramento nazisti, ecc.
Prodi ha riportato serietà nella politica estera, ordinando il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq, guidando la forza di pace in Libano e facendo sì che l’ONU votasse una mozione per la moratoria sulla pena di morte. Ma nessuno di questi argomenti ha avuto molta presa sul popolo.
Ma Silvio non è un po’ troppo vecchio per governare altri cinque anni?
Sì: compirà 72 anni a settembre. Ma anche il senatore John McCain in corsa per la Casa Bianca ne ha 71 e Berlusconi, come McCain, vanta una madre ancora in vita (anche se non così in salute come quella di McCain). In ogni modo Berlusconi ha cercato di svicolare dicendo che sarà come Tony Blair per tre anni per poi diventare come Gordon Brown per gli ultimi due.
Si lascera’ navigare Silvio verso il tramonto su uno dei suoi yacht?
Magari. Nessuno ha dubbi che il suo obiettivo finale è un mandato di sette anni come Presidente della Repubblica, il Capo dello Stato responsabile del rispetto della Costituzione. Quest’idea fa ridere -o piangere, a seconda- molti italiani. Una delle ragioni di quest’ambizione sembra sia nel fatto che la residenza ufficiale del Presidente è il Quirinale, una delle più favolose dimore storiche di Roma, ed ex residenza papale. E Berlusconi ha sempre avuto un debole per le lussuose proprietà immobiliari…
Quindi le elezioni quando ci saranno? Fermi tutti. Il centro-sinistra è ancora al lavoro per cercare di evitarle! Ma non è antidemocratico?
Loro dicono di no. Alcuni mesi prima che finisse il suo mandato Berlusconi ha fatto approvare una legge elettorale, mandando a monte il precedente sistema maggioritario, introdotto nel 1993 con l’idea di dare all’Italia un sistema bipolare che funzionasse, e sostituendolo con una forma estrema di sistema proporzionale, che ha permesso a piccoli partiti con solo il 2% dei voti di sedere in Parlamento. Ora il centrosinistra insiste sul fatto che il sistema elettorale vada riformato da un governo di tecnici prima delle nuove elezioni. Questa proposta sta perdendo consensi. Berlusconi spera di andare alle elezioni in aprile.
Anche Berlusconi ha una coalizione sparpagliata?
Si: unisce i secessionisti della Lega Nord e post-fascisti dal centro e dal sud con una manciata di democratici cristiani: altamente indigesto. Berlusconi stesso poco tempo fa l’ha definita un “ectoplasma”. È lui la colla che li unisce. Ma al profumo della vittoria hanno tutti dimenticato le loro differenze.
E il centrosinistra?
In disordine: il nuovo Partito Democratico centrista, guidato dal sindaco di Roma Walter Veltroni, e’ appena agli inizi – di qui la gioia di Berlusconi di fronte alla prospettiva di elezioni immediate.
Berlusconi tornerà al potere?
Si, se:
* il Presidente Napolitano decide che c’è il consenso dei partiti verso nuove elezioni immediate
* il centrosinstra non riesce a convincere l’elettorato che saprà far meglio la prossima volta
* Berlusconi tiene insieme la sua coalizione frammentata e i sondaggi rimangono
costantemente a suo favore
No, se:
* Napolitano insedia un governo tecnico per cambiare la legge elettorale
* gli italiani decidono che un ritorno allo stile politico berlusconiano sarebbe una pessima mossa per il paese
* le continue azioni legali contro l’ex primo ministro lo trascinassero giù
Trad. di Paola Merlo e Paolo Tieri

17 risposte a “Pizzeria politics”

  1. giodi ha detto:

    interessante anche che il Guardian definisca il PD “centrist” 😉
    io spero che un Berlusconi III non arrivi mai, l’Italia non se lo merita proprio. e spero anche che Veltroni ci ripensi sul “correre da soli”, perché sarebbe come andare con le fionde contro i carroarmati. Oltretutto inspiegabile dato che il governo è caduto dal centro, non dalla sinistra. O no?

  2. giodi ha detto:

    interessante anche che il Guardian definisca il PD “centrist” 😉
    io spero che un Berlusconi III non arrivi mai, l’Italia non se lo merita proprio. e spero anche che Veltroni ci ripensi sul “correre da soli”, perché sarebbe come andare con le fionde contro i carroarmati. Oltretutto inspiegabile dato che il governo è caduto dal centro, non dalla sinistra. O no?

  3. Atlantics ha detto:

    Nulla è più italiano della fissazione per la stampa estera. Se la “figuraccia” guadagna il centro della nostra retorica, significa che non siamo in grado di argomentare altrimenti le nostre buone ragioni. Questo è veramente preoccupante.

  4. Atlantics ha detto:

    Nulla è più italiano della fissazione per la stampa estera. Se la “figuraccia” guadagna il centro della nostra retorica, significa che non siamo in grado di argomentare altrimenti le nostre buone ragioni. Questo è veramente preoccupante.

  5. Alessandro ha detto:

    L’Italia mi sembra ora il Portogallo descritto da Saramago nei libri Cecità e Saggio sulla lucidità. Nel secondo romanzo, i cittadini decidono di votare in massa scheda bianca. Please read, aloud.

  6. rilka ha detto:

    Tutti hanno ben chiaro di che pasta è fatto Berlusconi. Tutti, tranne coloro che hanno responsabilitià politiche e sono chiamati a gestirlo.
    Per riportare il nostro sistema ai livelli minini di democrazia, occorre innanzi tutto fare una cosa: neutralizzarlo. E’ per questo che trovo l’idea di Veltroni di un reciproco riconoscimetro tra PD e FI un’idea senza senso. Berlusconi non un è democratico, tutta la sua azione politica ci dimostra la sua indole populista non molto dissimile da quanto già visto nei regimi dell’ America Latina.
    Il fatto che Veltroni non abbia ben chiara la natura del suo avversario e continui a credere che possa non essere così è un fatto molto grave per un leader politico. Dimostra ingenuità, non acutezza e rischia di fare precipitare il nostro paese in un regime autoritario pressochè irreversibile.
    Se si va alle elezioni con questa legge elettorale ci troveremo Berlusconi a Capo del governo e questi userà senza scrupoli la sua posizione di potere per mantenersi al governo. Ce lo ha dimostrato nei cinque anni in cui ha governato e lo farà ancora più scientificamente in futuro, sollevato anche dal fatto che il centro- sinistra, pur occupando tutti i posti istiuzinalmente importanti, non ha fatto praticamente nulla per neutralizzarlo, anzi, per tanti versi gli è stato complementare.
    Ciò che si sarebbe dovuto fare subito era la legge sul conflitto di interesse. Poi, a seguire, la riforma della legge elettorale. E questa avrebbe dovuto prendere, non la forma maggioritaria alla francese, ma la forma proporzionale alla tedesca, per dare modo al centro di smarcarsi da Berlusconi e perciò indebolirlo. Che piaccia o non piaccia (e sia chiaro che a me non piace), il contenimento berlusconiano passa per Casini, tante valeva capirlo subito e fare la riforma elettorale che chiedeva anche Montezemolo. Oltretutto questo fatto avrebbe dovuto mettere in allarme più di un democratico: possibile che nessuno abbia ritenuto inquietante che il Presidente di Confindustria prendesse così evidenti distanze dal leader del centro-destra? Guardate che è ben strano.
    Il bravo politico pensa all’utile possibile, non all’impossibile anche se idealmente migliore. Capisco anch’io che così facendo si ridà centralità alla “cosa bianca”, ma pensiamoci bene, quale è l’alternativa che si prospetta?
    Inutile guardare a FI come ad un partito conservatore di stampo Europeo, le cose non stanno così. In nessun paese democratico chi fa politica controlla i mezzi di comunicazione o è concessionario di servizi dell stato, o peggio, ritiene il controllo della magistratura un ingombro al proprio potere. I suoi alleati di destra, più che contenerlo, si sono dimostrati dei cagnolini al guinzaglio, per non parlare di quanti, ancora oggi, appaiano fastisti convinti. Perciò, parlare di normalizzazione pensando all’ alternanza tra PD e FI con queste premesse mi pare francamente uno scenario spaventoso.
    Veltroni dovrebbe capire quale sia la reale priorità del nostro Paese e dovrebbe farlo anche la sinistra “massimalista”. Prima della politica economica, prima di tutto, c’è la salvaguardia del sistema democratico e dello stato di diritto. Tutto il resto è sottostruttura.

  7. rilka ha detto:

    Tutti hanno ben chiaro di che pasta è fatto Berlusconi. Tutti, tranne coloro che hanno responsabilitià politiche e sono chiamati a gestirlo.
    Per riportare il nostro sistema ai livelli minini di democrazia, occorre innanzi tutto fare una cosa: neutralizzarlo. E’ per questo che trovo l’idea di Veltroni di un reciproco riconoscimetro tra PD e FI un’idea senza senso. Berlusconi non un è democratico, tutta la sua azione politica ci dimostra la sua indole populista non molto dissimile da quanto già visto nei regimi dell’ America Latina.
    Il fatto che Veltroni non abbia ben chiara la natura del suo avversario e continui a credere che possa non essere così è un fatto molto grave per un leader politico. Dimostra ingenuità, non acutezza e rischia di fare precipitare il nostro paese in un regime autoritario pressochè irreversibile.
    Se si va alle elezioni con questa legge elettorale ci troveremo Berlusconi a Capo del governo e questi userà senza scrupoli la sua posizione di potere per mantenersi al governo. Ce lo ha dimostrato nei cinque anni in cui ha governato e lo farà ancora più scientificamente in futuro, sollevato anche dal fatto che il centro- sinistra, pur occupando tutti i posti istiuzinalmente importanti, non ha fatto praticamente nulla per neutralizzarlo, anzi, per tanti versi gli è stato complementare.
    Ciò che si sarebbe dovuto fare subito era la legge sul conflitto di interesse. Poi, a seguire, la riforma della legge elettorale. E questa avrebbe dovuto prendere, non la forma maggioritaria alla francese, ma la forma proporzionale alla tedesca, per dare modo al centro di smarcarsi da Berlusconi e perciò indebolirlo. Che piaccia o non piaccia (e sia chiaro che a me non piace), il contenimento berlusconiano passa per Casini, tante valeva capirlo subito e fare la riforma elettorale che chiedeva anche Montezemolo. Oltretutto questo fatto avrebbe dovuto mettere in allarme più di un democratico: possibile che nessuno abbia ritenuto inquietante che il Presidente di Confindustria prendesse così evidenti distanze dal leader del centro-destra? Guardate che è ben strano.
    Il bravo politico pensa all’utile possibile, non all’impossibile anche se idealmente migliore. Capisco anch’io che così facendo si ridà centralità alla “cosa bianca”, ma pensiamoci bene, quale è l’alternativa che si prospetta?
    Inutile guardare a FI come ad un partito conservatore di stampo Europeo, le cose non stanno così. In nessun paese democratico chi fa politica controlla i mezzi di comunicazione o è concessionario di servizi dell stato, o peggio, ritiene il controllo della magistratura un ingombro al proprio potere. I suoi alleati di destra, più che contenerlo, si sono dimostrati dei cagnolini al guinzaglio, per non parlare di quanti, ancora oggi, appaiano fastisti convinti. Perciò, parlare di normalizzazione pensando all’ alternanza tra PD e FI con queste premesse mi pare francamente uno scenario spaventoso.
    Veltroni dovrebbe capire quale sia la reale priorità del nostro Paese e dovrebbe farlo anche la sinistra “massimalista”. Prima della politica economica, prima di tutto, c’è la salvaguardia del sistema democratico e dello stato di diritto. Tutto il resto è sottostruttura.

  8. Lorenzo ha detto:

    L’unico modo per fermare il nostro Chavez nazionale è sperare che i democratici vincano le elezioni presidenziali. L’Italia non è un paese sufficientemente forte né sufficientemente orgoglioso per avere un governo contrario a quello degli US.
    Inoltre, ora che non c’è più la minaccia comunista (checché ne dicano Berlusconi e i suoi servitori), gli US non hanno alcun motivo per preferire un governo di destra ad un centro moderatissimo che puzza della cara vecchia DC, quel coacervo di corrotti e corruttori che tanti servigi ha già reso all’Impero e che ha creato gente come Crea.
    Basterebbe aspettare qualche mese, quando Bush sarà -speriamo- ben bollito.
    Ovviamente, se i Repubblicani vincono di nuovo, possiamo pure emigrare: altri due governi Berlusconi non ce li toglie nessuno, se non forse la mano benigna della natura.

  9. Negroski ha detto:

    Corre voce che la Natura sia di centrodestra!

  10. marco ha detto:

    “Nulla è più italiano della fissazione per la stampa estera”
    che è un po’ come dire che respirare è inutile perché lo fanno tutti. non mi pare che nessun organo di stampa italiana abbia preso seriamente notizie come “un essere abominevole e tremendamente stupido che in parlamento sputa addosso alla gente e urla volgarità”, e ovviamente i suoi colleghi sono stati a guardare, perché “condannare il gesto” dopotutto è un modo come un altro per non dire “sciocchino” o “stupidino” al suddetto essere, come magari sarebbe stato opportuno. siccome la stampa estera non usa mezzi termini per queste situazioni – basti pensare al fatto che il filmato era nella home di http://www.elpais.es – e i vari “altri” esseri abominevoli in italia la chiamano in causa quando non ha nulla da dire ( come nella vicenda tragicomica del papa alla sapienza ) non vedo perché non dovrebbe farlo l’uomo qualunque.
    e ora che the independent dice queste cose di berlusconi non è niente di nuovo in italia perché è un po’ quello che chiunque con un minimo di buonsenso ( e con la fedina penale pulita, che è una condizione sufficiente ) ha sempre sostenuto per una manciata di anni, anche se vederlo su un giornale fa un certo effetto, visto che qui si è abituati ad oscenità come questa, per esempio.
    poi chiaramente mi sfugge il risvolto pratico di tutto ciò, nel momento in cui di queste cose non se ne parla dove se ne dovrebbe parlare.

  11. Alessandro ha detto:

    D’accordo con Rilka. Ma benché pratica e analitica, la sua proposta è ancora non aderente alla realtà: il centrosinistra così com’è non ha mai avuto la forza di fare la legge sul conflitto di interessi. Non la farà mai se rimane questo coacervo di piccoli potentati. Veltroni deve fare cappotto e utilizzare i 3 milioni e passa di voti. Anche se raccolti con il placet dei D’Alemiani.
    Ricordo ancora Violante che dal suo seggio di parlamentare rivela al paese che il suo partito (i DS) ha dato ampie garanzie, ricordo ancora, ampie garanzie a berlusconi che nessuno gli avrebbe toccato la roba. Oh, Violante, capogruppo dei DS alla camera. In un qualsiasi paese minimanente democratico sarebbe stato mandato via subito. Qualcuno ha letto titoli di giornale a tal proposito?
    E’ che viviamo in vitro, in una democrazia che è in fondo una oligarchia.

  12. Alessandro ha detto:

    D’accordo con Rilka. Ma benché pratica e analitica, la sua proposta è ancora non aderente alla realtà: il centrosinistra così com’è non ha mai avuto la forza di fare la legge sul conflitto di interessi. Non la farà mai se rimane questo coacervo di piccoli potentati. Veltroni deve fare cappotto e utilizzare i 3 milioni e passa di voti. Anche se raccolti con il placet dei D’Alemiani.
    Ricordo ancora Violante che dal suo seggio di parlamentare rivela al paese che il suo partito (i DS) ha dato ampie garanzie, ricordo ancora, ampie garanzie a berlusconi che nessuno gli avrebbe toccato la roba. Oh, Violante, capogruppo dei DS alla camera. In un qualsiasi paese minimanente democratico sarebbe stato mandato via subito. Qualcuno ha letto titoli di giornale a tal proposito?
    E’ che viviamo in vitro, in una democrazia che è in fondo una oligarchia.

  13. Atlantics ha detto:

    Per Marco:
    Forse non era chiaro. Il fondamento del nostro scandalo non può essere la “brutta figura” fatta sui giornali internazionali. Lo scandalo dovrebbe investirci prima che ciò accada. Ma non ci investe. Significa che siamo tutti un poco assuefatti. Ciò che succede nel nostro Parlamento è l’esito di precisi accadimenti meno clamorosi che noi, qui in Italia, abbiamo avuto tutto il tempo di osservare e di commentare. Quando Buttiglione si presentò al Parlamento europeo per fare il Commissario alla Giustizia e fu rimandato a casa, ancora si disse “che brutta figura”. Come se le stesse cose, dette a Roma, facessero meno scandalo che a Bruxelles. Ci siamo assuefatti. Tutto qui.

  14. Joke ha detto:

    Dimentica di ricordare l’indulto e l’appoggio alla teoria complottistica della magistratura, portata avanti da entrambi gli schieramenti (che non fanno che disorientare e demotivare gli elettori). Ma per il resto ci ha preso, ottima sintesi dell’imbarazzante e pericolosa situazione italiana…

  15. Joke ha detto:

    Dimentica di ricordare l’indulto e l’appoggio alla teoria complottistica della magistratura, portata avanti da entrambi gli schieramenti (che non fanno che disorientare e demotivare gli elettori). Ma per il resto ci ha preso, ottima sintesi dell’imbarazzante e pericolosa situazione italiana…