Ad ottant’anni suonati Ciriaco De Mita si ribella all’esclusione dalle liste elettorali del PD e, sfidando ogni senso del ridicolo, dichiara: «Come diceva un poeta spagnolo, ‘Quando morirò morirò con la chitarra in mano’, io dico che quando morirò farò l’ultimo discorso elettorale».
E pensare che gli avevano persino offerto di candidare il rampollo Giuseppe al posto suo (secondo il famoso ‘Postulato di Quark’ che come tutti sapete recita: “In Italia anche per presentare Quark bisogna essere il figlio del presentatore di Quark”) e invece nulla.
12 risposte a “Perpetuo con chitarra”
Pare che voglia farsi ibernare per concorrere alla elezioni politiche successive a queste…
Da me si parla del metodo usato dalle segreterie meridionali per decidere i candidati di lista del PD…
Pare che voglia farsi ibernare per concorrere alla elezioni politiche successive a queste…
Da me si parla del metodo usato dalle segreterie meridionali per decidere i candidati di lista del PD…
non penso che De Mita sappia suonare la chitarra. Attendo di essere smentito.
brutta cosa questa di de mita. e in generale, brutta cosa l’eccezione alla regola delle tre candidature. ciao. sergio.
brutta cosa questa di de mita. e in generale, brutta cosa l’eccezione alla regola delle tre candidature. ciao. sergio.
Sono deliziato. E’ la prima buona notizia proveniente dal PD da molto tempo a questa parte, insieme alla timidissima difesa dell’aborto.
Ora, se dicessero due parole anche contro la gente che brucia i locali gay, potrebbero sembrare quasi un partito decente, almeno ad un osservatore disattento.
bene, avanti così.. questa notizia mi ha rallegrato la giornata!
e speriamo che il figliol prodigo se lo porti nella rosa bianca..
E’ iniziata la raccolta differenziata in Campania 😉
E’ iniziata la raccolta differenziata in Campania 😉
Si, finalmente il “nuovo” partito batte un colpo. Non è una brutta storia (o meglio bruttissima è solo la reazione di DEMita), bensì una bella storia, finalmente una storia da poter raccontare. Non ce l’ho specificamente con DeMita, ma la sua stessa reazione è la migliore dimostrazione che hanno fatto benissimo a non ricandidarlo.
Non solo ridicolo a 80 anni di età, e 44 di parlamento, suonati ma soprattutto incredibilmente gretto e ingenoroso. Ma possibile che dopo 44 anni di occupazione di scranni parlamentari uno non sia ancora contento? quanto ancora lo vuole occupare sto posto? per quanto ancora lo vuole sottrarre alla gara fra nuovi talenti? E, badate, parlando di “genorosità” non faccio del sentimentalismo: è una questione profondamente politica perchè “generosità” qui vuol dire apertura mentale, disponibilità al cambiamento, curiosità del nuovo, interesse per il futuro, capacità di lasciare spazio al necessario ricambio generazionale, capacità di ritagliarsi un ruolo attivo e fecondo senza ritenere imprescindibile l’occupazione del potere. Tutte cose fondamentali insomma di cui avremmo un gran bisogno, De Mita con la sua sortita è l’espressione emblematica di un atteggiamento errato e pernicioso della nostra vecchia classe dirigente.
Mi viene in mente un celebre ritratto di gruppo, purtroppo lasciato incompiuto daTiziano, che forse il nostro avrà avuto modo di osservare (dato che si conserva al museo di Capodimonte): il ritratto di Paolo III, papa Farnese, coi due nipoti Alessandro ed Ottavio. I nipoti giovani e brillanti fanno corte allo zio; ma l’anziano pontefice, ancora pieno, benchè incurvato e smagrito, di una prepotente ansia interiore di dominio, sembra guardarsi intorno quasi con sospetto, guardingo, e la mano ossuta, come un artiglio, si stringe al bracciolo dello scranno quasi a voler trattenere il potere che, con la vita, ormai gli sta sfuggendo.
Purtroppo rimane ancora D’Alema che nuovamente si rivela strenuo difensore della proprietà privata di Berlusconi e di conseguenza contrario ad una riforma davvero liberale come quella proposta da Di Pietro.
Concordo con Giacomo.