27 Febbraio 2008

Laicità e civismo

Diario, Laicità

Il mio intervento all’incontro organizzato sabato scorso a Roma da Gianni Cuperlo e Barbara Pollastrini.

32 risposte a “Laicità e civismo”

  1. piergiorgio ha detto:

    Complimenti, ottimo. Mi è piaciuta molto l’impostazione centrata sulla concretezza della vita delle persone. Io non sarei capace: tendo ad astrarre, a cercare dei principi, delle elaborazioni di pensiero su cui appoggiare poi le mie scelte e valutazioni politiche. Naturalmente l’elaborazione teorica e delle idee serve, anzi è indispensabile a livello di maturazione della propria visione politica. Certo, però, che nella comunicazione è molto più efficace parlare così.
    Poi mi piace il tono sdrammatizzante per così dire. C’è tanta complicata fumosità in giro!
    Grazie per l’impegno: speriamo che serva!

  2. Andrea Ballabeni ha detto:

    Bellissimo intervento Ivan.
    Bravo davvero.

  3. mytwocents ha detto:

    Ottimo intervento Ivan, ho apprezzato anch’io la concretezza delle argomentazioni, che penso sia preferibile ai discorsi sui principi (sacrosanti) che tendono ad essere relativizzati, quando non sono principi detti da qualcuno in tonaca.

  4. Giulia ha detto:

    Bravo ivan!
    l’avevo visto su pdobama. Chiaro e concreto come sempre.
    Bello e coraggioso l’accenno alla “radicalità” di Zapatero, una vera sfida per un paese in cui chi è coerente è “tacciato di essere radicale”.

  5. Sara ha detto:

    Ieri, se eri tu, ti ho visto all’aeroporto di Amsterdam. La prossima volta ti inseguo e ti offro un caffè, sperando di non disturbare. Ora vado a leggermi gli aggiornamenti, un saluto. 🙂

  6. enzo lodesani ha detto:

    Bravo Ivan! Sono d’accordo con la “concretezza” che hai voluto evidenziare. In realtà la tua concretezza è stato un grande discorso, una grande lezione di etica civica.
    Ivan Ministro!

  7. Giovanna ha detto:

    Molto umano, equilibrato e politico.
    Parlando della persona, delle sofferenze, aspirazioni ,speranze e diritti esponi con efficacia principi generali dai quali nessuno può prescindere ormai in un Paese, il nostro, che vuole semplicemente essere civile e democratico.
    Il tutto lo hai esposto con “leggerezza”(nel significato che ne dà Calvino), con serenità e coraggiosa determinazione.
    Un caro saluto
    Giovanna

  8. Filippo ha detto:

    //Ieri, se eri tu, ti ho visto all’aeroporto di Amsterdam. La prossima volta ti inseguo e ti offro un caffè, sperando di non disturbare.//
    Ivan, se eri tu proprio tu che eri ad Amsterdam e non sei passato a trovarmi, prepara una buona scusa o ti taglio la testa! 🙂

  9. Benedetto ha detto:

    Bello. Perche’ non ne mandi una copia alla Senatrice Binetti?

  10. nome04 ha detto:

    Come si fa ad eleggerti? (eheh)

  11. Omar Supio ha detto:

    Vero che il compagno che viene da Mosca non poteva mancare, ma vero che non si è smentito. Ha insegnato come si campa.
    Ha insegnato che quello che si chiede non sono premi, ma banali diritti elementari.
    Bravo Ivan. Bel discorso, bello, leggero, corto ma onnicomprensivo, allegro, sfizioso, ma molto serio. Favoloso l’accenno alla Binetti, “non per la persona della prof.” ma per le sue pretese di curarti.
    Simpatico il richiamo al countdown cui sottoponesti la Pollastrini su questo blog.
    Bravo. Alla via così!

  12. piergiorgio ha detto:

    Uff…non è la sede qua lo so…però oggi ho sentito su radio radicale buona parte dell’intervento di Veltroni…uhmmmmmmmmmmmmmm MI ha lasciato mooolto, ma moooolto perplesso. Nobile tentativo, per carità. Argomentato con efficace retorica, con ampi e seri riferimenti. Condivisibile nello…spirito se vogliamo. Ma in molti punti, definendo con maggior precisione le sue parole, sarebbe risultato fragilissimo, per non dire brutalmente sbagliato. Non reggeva insomma. E poi eludeva un problema fondamentale: capire chi si ha di fronte oggi. Cioè con QUALE chiesa cattolica(=gerarchia della chiesa cattolica) ti confronti oggi. Ahimè…le citazioni del cardinal Martini…se, se vabbé…Quella è una chiesa che non c’è più. O meglio: non è quella la chiesa che è in grado di dominare la scena politica, i media, i giornali cattolici ecc. , che controlla i referenti interni al pd tipo teodem e che può “minacciare” le altre correnti cattoliche meno fondamentaliste interne al pd. Se lui (e per lui lo stato maggiore del PD evidentemente) non vuole capire e non vuole vedere chi è l’interlocutore oggi (io direi l’avversario tout court ,ma questa certo è posizione mia personale) come faccio a fidarmi dell’elaborazione culturale e poltica che farà su quelle basi “cieche”?
    Certo non pretendevo di sentire un’ elaborazione esplicita di questo punto fondamentale, cioè un’esplicita analisi della strategia politica della gerarchia dominante: mica sono così ingenuamente oltranzista! Però avrei voluto sentirne l’eco, cioè le conseguenze sull’elaborazione del discorso poltico. Invece nulla, come se il problema non esistesse. Un’elusione totale appunto. Anzi un’elisione: zac! via, cancellato il problema.
    Dio santo! scusate lo sconforto e il tono melenso che vi apparirà un pò ridicolo, ma veramente in queste elezioni non so chi votare per la prima volta in vita mia! Mi sento perso e lasciato solo sul serio…I
    Insomma il pd degli scalfarotto lo voterei ben volentieri, ma era sospetto prima ed è sempre più chiaro oggi che la cultura ufficiale, dominante del pd è un’altra. Fosse solo un problema di scelte programmatiche concrete potrei benissimo ingoiare i rospi.( ne ho ingoiati tanti…) Ma è proprio la distanza culturale e valoriale che mi fa sentire estraneo. Se manca quella non solo devi rinunciare a conquiste pratiche oggi, (cosa come ho detto accettabilissima), ma soprattutto dovresti votare un soggetto che non sosterrà nessuna battaglia socio-culturale per ottenerle domani, anzi che esprimerà e diffonderà con tutto il suo peso sociale e mediatico una cultura diversa.
    Facciamo un esempio delle sintesi “alte” Veltroniane? Il problema delle scelte di fine vita. Dice Veltroni: si può concilare la tutela del valore della vita, con il rifiuto dell’accanimento terapeutico! Aarrgggggg! Ma questa è proprio una presa per il culo! E la sintesi dove sarebbe? Anche la gerarchia cattolica dice da sempre che l’accanimento terapeutico va respinto. Qui non c’è nessuna sintesi ma pura e seplice recezione della posizione di intransigenza ecclesiastica. La cultura laico-liberale invece sa benissimo che il problema non è “l’accanimento”, che dev”essere semplicemente vietato (e lo è già dalla direttive deontologiche!!), bensì la libertà del malato di scegliere l’an, il quomodo, e il quantum (il fino a quando direi) della terapia a cui lo si vuole sottoporre o lo si è sottoposto. Non di una terapia “accanita”, ma di qualsivogli terapia. Il bello che così era già nella nostra costituzione di 60 anni fa!!! E noi qua a tornare indietro (illegittimamente oltretutto). E ovviamente non stiamo nemmeno parlando di eutanasia (che pure è una rivendicazione laica di cui si dovrebbe tener conto se si vogliono fare le sintesi).
    Ma il concetto che volevo farvi toccare con mano applicandolo al caso concreto è quello appunto della regressione culturale: se oggi non ci sono le condizioni per una buona legge in materia io potrei anche capirlo, e accettarlo come dicevo sopra. Ma preferirei un leader che dicesse: sul testamento biologico dobbiamo fare così perchè per la componente cattolica è inaccettabile altrimenti e su questo punto dobbiamo accettare quella posizione. Ok, passi. Ma se tu leader mi vieni a dire che fai la “sintesi” perchè difendi la vita ma rifiuti l’accanimenot terapeutico, allora diffondi anche un’impostazione del problema dannosa, una visione culturale sbagliata, perchè rinunci a difendere il concetto dell’autonomia della persona malata di fronte alla pretesa di trattarla trerapeuticamente. ‘E questa la cosa veramente inaccettabile. Così mi danneggi due volte: primo perchè non farai il provvedimento concreto giusto, secondo, molto più grave, perchè contribuisci a sostenere e diffondere una cultura sbagliata che mi ostacolerà anche in futuro.
    Aiuto. Che devo fà? Odio non votare, non partecipare, ma…

  13. pisella ha detto:

    con grande tristezza ti dico che tu sei troppo avanti in un paese che VUOLE restare dietro. dietro alla civiltà, alla cultura, alla religione, al papa. dietro all’ingnoranza che protegge dal futuro e dal cambiamento.
    non sai come è triste e come spaventa avere un bimbo piccolo che debba crescere in questa italia.
    sarà dura ma il mio piccolino non avrà la testa di questa gente chiusa e gretta e per questo già so, con tanti tanti anni di anticipo, che non potrà fare altro che andarsene via da qui perchè le cose non credo che cambieranno mai.
    ciao. pisella

  14. monicaborgonovo ha detto:

    @ piergiorgio
    ciao, di dove sei?
    mi sembri abbastanza disperato da fare al caso nostro! (quelli che vogliono provarci a convincerne 5, come suggerisce uolterueltroni)
    se non vivi troppo lontano da milano e provincia,
    abbiamo delle iniziative (no accanimento terapeutico) per chi è come te…vuoi guarire?
    puoi avere la mia mail da ivan (il credibile, il temibile, il …vedete voi. Per me: il meraviglioso)
    mo

  15. robertoiovinelli ha detto:

    Complimenti Ivan! Veramente ottimo intervento!
    L’ho sempre detto, ci fosse qualcun’altro che la pensa come te in questo Paese, non staremmo così…ma che dico…ci sono diversi altri che la pensano come te…almeno 27.000…che faranno di tutto perchè la tua candidatura al PD diventi realtà…o almeno ci proveranno con tutte le loro forze!
    In bocca la lupo!
    Roberto

  16. Angelo ha detto:

    Ho appena letto ch Paola Concia, membro del direttivo di Gay left è stata candidata dal partito democratico. A quando la tua candidatura?

  17. Brando ha detto:

    Ciao Ivan! Ti ho visto al seminario a Roma ma non sono riuscito a fermarti per salutarti. Anche se non condividevo tutto quello che hai detto all’incontro che avevamo avuto a Londra al circolo di Libertà e Giustizia per la presentazione del tuo libro e tuttora non condivido alcune cose che dici su questo blog, devo dire che il tuo intervento in questa occasione romana mi è sembrato più politicamente serio e “ficcante” di quelli di altri dirigenti che penso si considerino più competenti di te nei temi da te sollevati perchè ne hanno fatto la ragione del loro impegno politico. Complimenti! Ciao

  18. Francesco ha detto:

    il tuo intervento mi ha convinto a tal punto da firmare la petizione per la tua candidatura!

  19. altilio pressi ha detto:

    intervento tosto e mirato…ma in italia dobbiamo per forza mettere in primo piano i dico..e i problemi più veri della maggior parte della popolazione che ne facciamo?
    Risolvere i problemi dei dico è facile..chi ha necessità dei dico se li faccia da soli con i notai e compagnia bella…fino a quando,e spero presto, vengano approvati anche in Italia.
    Appoggio senz’altro la Sua candidatura nel PD…e spero che Veltroni si accorga di Lei..voce di *un compagno da Mosca*
    buon avvenire

  20. Kalash ha detto:

    Io non sono d’accordo con una buona parte del tuo intervento, ma il dialogo fa bene. E’ soprattutto l’idea di laicità che viene proposta in certi ambienti del PD che non mi piace. Cioè: è laico chi è a favore della 194 e dei matrimoni gay, non è laico uno che è contrario. Questa è una sciocchezza bella e buona, e qualcuno dovrebbe cominciare a dirlo seriamente.

  21. Luca ha detto:

    Butto lì i miei due centesimi… Per me essere laico vuol dire credere fermamente che l’opinione del papa ha lo stesso valore di quella di Ivan Scalfarotto (o della mia).

  22. Giuliana ha detto:

    Bravo ed efficace
    come sempre
    un bacio

  23. Omar Supio ha detto:

    a Kalash.
    molto rispettosamente, mi pare che tu abbia rovesciato il problema.
    Non è giusto dire che sia laico chi è a favore della 194 e dei matrimoni gay.
    E’ vero il rovescio (sic: “il rovescio”, non “il contrario”): chi è contro la 194 e i matrimoni gay, lo fa per supina, acritica, ubbidienza ai capricciosi soprusi delle gerarchie vaticane.
    Tieni presente che la 194 è legge dello stato, sancita, ove mai ce ne fosse stato bisogno, da un referendum popolare, e i matrimoni gay non impediscono quelli eterobenedetti da benedetto XVI.
    Essere a favore della 194 e dei matrimoni gay è condizione necessaria e, certamente, non sufficiente per dirsi laici. Non sufficiente, ma necessaria.

  24. Alessandro ha detto:

    Mi trovi d’accordo, Ivan. I diritti noi li abbiamo già, lo stato Italiano non ce li riconosce, manteniamo questa distinzione e saremo più forti. Gay rights are human rights.
    Dal pdv retorico, ottimo l’incontro di temi personali e politici: è uno stile non italiano, quindi buca e va benissimo.

  25. marcoDeAmicis ha detto:

    Intervento da sottoscrivere Ivan, Bravo davvero.
    Peccato che questo tuo, sommato alla richiesta caduta nel vuoto per Marione, vedrà alla camera qualche figurante in più e due utili Scalfarotto ed Adinolfi in meno.
    Che strano paese il nostro.

  26. Fabio ha detto:

    Odifreddi esce dal PD?

  27. antonio g. ha detto:

    Vorrei aggiungere un centesimo fuori corso a quelli di Luca.
    Certamente essere Laico è permettere sia a Scalfarotto che al Pontefice di esprimere la propria opinione.
    Quello che non è laico è sedersi al tavolo della discussione dicendo che le tue opinioni sono per loro natura superiori e non negoziabili.
    Il problema è grande se circolano dubbi su cosa significa uno Stato o una comunità laica.Se si mettono sullo stesso piano opinioni da affermare con “violenza” e semplicemente opinioni da discutere. Ciao,un saluto a tutti.

  28. Nicola ha detto:

    @ Fabio
    Sembrerebbe di sì. C’è oggi una sua intervista su Repubblica: “Odifreddi: La chiesa fa troppe ingerenze. Mi spiace ma non entro in questo partito.”

  29. Francesco ha detto:

    Ivan ma quando sapremo se sarai candidato o meno?

  30. piergiorgio ha detto:

    @monicaborgonovo
    Piacere; Ti ringrazio per l’attenzione e per la gentilezza…ma fammi capire: in pratica mi volete come “cavia”? 😉
    Hehehe vabbè…ma guarda che come “soggetto tipo da convincere” poi diventerei molto più riottoso!
    Cmq scherzi a parte, sono di Brescia, in effetti non poi troppo lontano da Mi, però temo che sarebbe un pò scomodo e oneroso venire appositamente nel milanese solo per partecipare ad iniziative elettorali del pd. Ma ti prometto che cercherò di farmi convincere da qualcuno dei miei amici e conoscenti piddini bresciani che cmq sono ben agguerriti.
    Ciao, a presto
    P.S.= io veramente non conosco Scalfarotto nè sono in contatto con lui naturalmente, sono solo un lettore del suo blog che si permette di lascisare qualche commento.

  31. monicaborgonovo ha detto:

    @piergiorgio
    peccato..potevi ottenere una cena gratis mercoledì 5 marzo se non si riusciva a convincerti!
    fai bene, scherzi a parte, a farti convincere da lì, se non da qui.
    rivendico sin d’ora la parziale paternità dell’operazione, una volta portata a buon fine!
    fai sapere (mi trovi anche al Circolo PD Barack Obama http://www.pdobama.net/ )
    ciao

  32. Kalash ha detto:

    @Omar Supio:
    Ripeto, non c’è nessun motivo, nemmeno uno, per poter sostenere che una condizione necessaria per essere laico è essere a favore della 194 e dei matrimoni gay.
    Qui, me lo si permetta, si fa solo il tentativo di mettere fuorilegge (attraverso l’aggettivazione “laica”) chi non condivide il pensiero degli Scalfarotto su certi temi. Il che, non aiuta affatto a fare passi in avanti.
    La realtà è assai più complessa. E cioè che è una semplificazione di comodo sostenere che si può essere contro la 194 solo essendo cattolici. Bobbio e Pasolini non o erano, e d erano contrari; piuttosto, erano liberi pensatori, cosa che nel paese delle contarpposizioni dettate da Repubblica e dal Corriere è sempre meno possibile. Io sono a favore della 194, ma condivido molte delle perplessità che esprime Ferrara, pur sapendo chi è e da dove viene.
    Sui matrimoni gay, invece, non sono d’accordo pur essendo favorevole a un provvedimento come da programma. Mica per questo uno Scalfarotto qualunque (con tutto il rispetto) può sostenere che non sono laico. Anche perchè con me si può fare il guappo, un po’ meno lo si può fare con i vari Chiit, Fassino,D’Alema, Bindi, Fioroni, e compagnia bella che hanno già espresso la mia medesima posizione….