4 Maggio 2008

Stasera da Crozza

Diario

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Stasera alle 21,30 su La7 Crozza Italia Live. Ospiti: Giovanna Melandri, Pier Luigi Bersani, Gioele Dix, Micaela Ramazzotti, Mario Biondi, Carla Signoris, Ambra Angiolini, Pietro Ciliberti.

6 risposte a “Stasera da Crozza”

  1. biagio di lernia Trani ex Bat ha detto:

    solo perchè la 7 è in perdita vedo il programma…che per il resto…lasciamo stare!

  2. Cirano ha detto:

    Ciao Ivan,
    ti volevo segnalare questo analisi, dura, ma secondo me onesta, di Travaglio sulla sconfitta della sinistra apparso su Micromega.
    http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1895464
    Enjoy!
    Ciao
    Simone

  3. mauro E. ha detto:

    Salve,
    questo è un mio pensiero
    SI CHIUDE IL CERCHIO…ED ORA UNA TELEVISIONE
    Con la giornata di ieri si è chiuso il cerchio, ed ora abbiamo tutti i dati che ci servono per poter analizzare cos’è successo, perché è successo e cosa si può e si deve fare nel prossimo futuro.
    Io ho certe convinzioni molto radicate, magari mi sbaglierò, ma è ciò che penso. Veltroni ha perso nettamente da B.; Rutelli, se si può, ancora peggio da Alemanno.
    La sconfitta di Roma si può analizzare da diverse prospettive e sicuramente ha svariate cause. Tra queste ce n’è una che, seppur probabilmente non è stata quella fondamentale, sicuramente ha inciso. E’ la nazionalizzazione di un evento locale. O meglio, l’incisività che la destra è riuscita a portare nella campagna elettorale locale sfruttando le stesse carte che solitamente usa per le elezioni politiche. Televisioni, trasmissioni “politicizzate”, strumentalizzazioni alle quali il centro-sinistra e la sinistra non sono in grado di rispondere.
    Ciò mi porta a credere, ancora una volta che il filo conduttore di questi 15 anni di politica italiana sia l’impossibilità (o la totale difficoltà) della sinistra e del centro sinistra di far passare il proprio messaggio agli elettori, l’impossibilità rispetto ad una destra che invece ha il potere assoluto dell’informazione, di condizionamento dell’opinione pubblica, e di instradamento e controllo delle tematiche sulle quali giocarsi le elezioni. Le vittorie del centro-sinistra negli ultimi 15 anni sono state o a livello locale (dove l’informazione nazionale ha potuto meno influenzare l’elettorato ed influire sul voto) o molto sofferte. La prima causa di tutto ciò, secondo me, è la disparità di mezzi di comunicazione.
    E’ vero che uno può vincere con proposte migliore, candidati più credibili, e maggiore senso dello Stato. E’ altrettanto vero che quell’uno vincerà con un distacco molto minore se contro ha colui che interferisce tra se e il cittadino.
    Allora la sinistra ed il centro sinistra devono porsi una domanda. E’ il caso di riiniziare i processi di riorganizzazione politica, di cambiamento nelle modalità di scelta degli uomini, di individuazione di nuovi punti programmatici sui quali puntare, oppure forse è il caso di concentrarsi su una nuova struttura comunicativa? Ovviamente la risposta più corretta sarebbe ‘entrambe’, oppure quelle risposte del tipo ‘l’una attività incide sull’altra’ . Ebbene, secondo me, arrivati al giorno d’oggi, incamerate le terribili sconfitte delle ultime due settimane, è venuto il momento di lavorare alla ricerca di potere mediatico. E il potere mediatico in Italia passa ancora quasi esclusivamente nelle mani della televisione.
    So che sarà difficile essendoci B. al governo, so che le leggi attualmente in vigore in Italia non facilitano la sfida, ma tale sfida deve essere accettata, recepita e vinta. Il centrosinistra e la sinistra devono puntare ad avere televisioni, esattamente come le ha B. per far passare il proprio messaggio e denigrare quello dell’avversario. Il centrosinistra e la sinistra devono cercare l’aiuto dell’Europa, lo sfruttamento delle reti locali (come invece alle ultime elezioni ha fatto sempre B.), devono muoversi con qualunque mezzo al fine di accrescere il proprio potere comunicativo. Solo dopo potranno tornare a parlare di programmi, di candidati, di ideali. La cosa migliore, come da anni si dice, sarebbe quella di aprire il sistema televisivo del nostro paese al libero mercato, avere tante emittenti, avere pluralità d’informazione, avere trasmissioni e programmi di ogni parte politica. Tutto ciò, però, fino ad oggi non è accaduto, e non accadrà neppure in futuro con un governo B. alla guida del Paese. E allora, secondo me, il centrosinistra e la sinistra si devono mettere anima e corpo a combattere per questo obiettivo: potere comunicativo.
    http://ilmugugno.blogspot.com/
    Mauro E.
    Grazie,

  4. francesco ha detto:

    Ah mugugno, sai che il fine non giustifica i mezzi? Hai appena scritto una sciocchezza!
    Questa è la teoria D’Alema che il conflitto d’interessi si combatte facendone uno simile con Colannino e UNIPOL.
    Guarda..
    lasciamo perdere!

  5. Omar Supio ha detto:

    Mauro E., quello che tu proponi non è facile da realizzare, e tuttavia semplifica un po’ troppo la realtà.
    Qui, mi pare, il problema non è tanto (o soltanto) la propaganda a favore di certi personaggi, e contro altri. Ci dicono: gli italiani non sono stupidi, sanno decidere con la loro testa.
    Magari è vero. Ma gli imput sono quelli. Non è che noi si vada a vedere di persona cosa accade in Italia e nel mondo.
    La cosa è sottile, quasi subliminale.
    Hai notato che fino al 13 aprile la monnezza di Napoli ci entrava in casa a tutte le ore, e sprigionava diossina e avvelenava le mozzarelle di bufala, e ammazzava le pecore, le cui carogne giacevano insepolte in aperta campagna?
    Vedi Report, rubrica non sospetta.
    E hai notato che, dal 14 aprile, tutto si è risolto? Non se ne parla più.
    In compenso, tra il 14 e il 27 aprile, gli slavi, i marocchini, e quant’altri, hanno stuprato donne italiane a mucchi. Prima non succedeva? No, prima c’era solo la monnezza.
    E i 5 fascisti che hanno letteralmente massacrato Nicola a Verona? Guarda caso, solo dopo i ballottaggi. E in sesta posizione nel sommario di TUTTI i telegiornali.
    Tra il 14 e il 27 aprile, La Repubblica, giornale non sospetto, titolava in prima pagina a molte colonne: “Roma, emergenza stupri”.
    La comunicazione è pilotata male. Il comico Grillo viene considerato un politico di punta; il commentatore politico Travaglio viene ritenuto un comico.
    Se vinciamo ci accusano di brogli e ci stiamo fermi; se perdiamo ci precipitiamo a telefonare all’avversario per complimentarci.
    Mamma mia. Basta così. Divento pessimista.

  6. claudio ha detto:

    Scusa Ivan,
    visto che mi hai cassato il commento-domanda riprovo e riformulo, anche se non ho capito bene dov’era il problema:
    Per chi non ha la possibilità di vedere Crozza ci va sempre? E a fare cosa? Non ho ben capito. Grazie.