“Sono un padre che 14 anni fa ha perso, in un incidente d’auto, la figlia di 30 anni. E’ proprio con la qualifica di padre che sento di abbracciare Beppino Englaro: non credo che basti aver avuto la tragedia di perdere un figlio per capire la sua sofferenza. Ammiro il suo coraggio straordinario: se fosse capitata a me questa sorta di “doppia” disgrazia, sono sicuro che avrei staccato la spina. Sono convinto che mia figlia Gabriella, al posto di Eluana, se avesse potuto esprimersi, avrebbe implorato con tutte le sue forze di porre fine alle sue sofferenze. Non auguro a nessuno la disgrazia di guardare, neanche per una sola volta, il viso senza vita di un figlio.”
Franco Sciuto, su Repubblica del 16 luglio.