Ho sempre pensato che imparare una lingua straniera in età adulta sia in qualche modo imporre una violenza sul proprio cervello, violenza tollerabile dal medesimo soltanto se spinto a viva forza da almeno un altro di due organi interni – magari un po’ meno sottili e, come dire, “cerebrali” – ma dotati entrambi certamente di eccellenti argomenti: il cuore e lo stomaco. Se non si è spinti dall’amore o dal lavoro, insomma, imparare davvero una lingua straniera è impresa assai difficile.
Ho trovato la stessa teoria in un bell’articolo sull’Independent che vi raccomando vivamente (e che contiene anche una bella storiella a sfondo zoologico particolarmente utile a tirarvi un po’ su se avete deciso di imparare il russo e – come tutti quelli che ci hanno provato prima di voi – siete sul punto di gettare la spugna).
3 risposte a “Se l'ha fatto un ippopotamo…”
come si dice in Russo: “ecco dove finiscono i soldi delle tasse”? dagli un’occhiata:
http://liberoblog.libero.it/attualita/bl8109.phtml
buone vacanze!!!
wpro
La penso anche io come voi (te e l’articolo…). Per questo ho comperato il corso deagostini spagnolo/italiano quando avevo 15 anni (ai tempi la prima uscita 50 lire)… e’ vero che non l’ho mai studiato, ma confido con questo trucco di avere ingannato la “nostra” teoria, ecco.
Ora devo solo trovare un mangianstri, che ai tempi i dvd non c’erano…
dimenticavo! “WOOF”…