23 Ottobre 2008

Veline

Diario

Thumbnail image for Thumbnail image for haider.jpgChe Haider fosse gay non era certamente un mistero: il Guardian lo scrisse qualcosa come otto anni fa e molte foto compromettenti giravano da tempo su internet. Che un uomo di estrema destra avesse una relazione omosessuale, poi, non è certamente una novità: qualche giorno fa Aurelio Mancuso scriveva però giustamente che sarebbe ora di cominciare a chiedere pubblicamente il conto a chi sostiene politiche discriminatorie nei confronti delle persone GLBT e poi mette spensieratamente su famiglia con l’aitante segretario.

Massimo rispetto per la vita privata altrui, ma se uno decide di mettersi sulla pubblica piazza a fare politica poi deve mettere in conto che gli si chieda un minimo di coerenza tra il predicato e il razzolato: vedi i leader del nostro centro-destra, Berlusconi in testa, così entusiasti della famiglia tradizionale – ha commentato qualche malalingua – da averne tutti rigorosamente almeno due.

Ma se devo dire quello che proprio non riesce ad andarmi giù della vicenda è che alla fine il buon Haider il fidanzato se l’era subito piazzato a fare l’erede designato alla successione, a dimostrazione che certe logiche del potere sessuale, tipicamente maschilli e maschiliste ed in gran voga anche da noi da qualche tempo, non ti risparmiano solo perché sei gay. In fondo, si tratta solo di scegliersi il tipo di velina che si preferisce.

20 risposte a “Veline”

  1. mytwocents ha detto:

    “gli si chieda un minimo di coerenza tra il predicato e il razzolato: vedi i leader del nostro centro-destra, Berlusconi in testa, così entusiasti della famiglia tradizionale – ha commentato qualche malalingua – da averne tutti rigorosamente almeno due.”
    Chi lo diceva con l’occhio bovino ad ogni TG, adesso fa il portavoce di Forza Italia. Per dire la coerenza.

  2. Lorenzo ha detto:

    Di nuovo, potere e sesso si intrecciano, ma anche maschilismo: sarebbe stato molto più difficile, per Haider, piazzare un’amante donna alla guida dei neonazisti piuttosto che il suo drudo.
    Resta il fatto che Anelli di Fumo nel suo blog ha ispirato una questione sensata: non sarebbe ora di fare delle ricerche pisco-patologiche per capire meglio il legame tra omosessualità egodistonica, educazione sessuofoba (cattolica ma non solo), istinto di autodistruzione e nazismo?

  3. pierino ha detto:

    Be’, non e’ mica che per colpa di Capezzone adesso ci dobbiamo tutti quanti flagellare?

  4. pierino ha detto:

    Be’, non e’ mica che per colpa di Capezzone adesso ci dobbiamo tutti quanti flagellare?

  5. johnny ha detto:

    Non ho capito una cosa: una persona non può essere omosessuale e contemporaneamente essere contrario alla legalizzazione delle unioni gay? E perchè mai non potrebbe, scusate?

  6. Anellidifumo ha detto:

    Johnny, per la contraddizion che nol consente.
    Così come non si trovano molti afro-americani in favore del segregazionismo, o contrari ai matrimoni fra coppie di razze differenti.
    Devo fare un po’ di ordine: l’idea che Lorenzo mi attribuisce, in realtà viene proprio da lui e io l’ho appoggiata.
    Mentre la cosa che dice Aurelio Mancuso, viene da una mia relazione letta a Genova circa due anni fa. Si intitolava “Dal coming out all’outing” e sosteneva appunto che il movimento LGBT deve passare dalla stagione del coming out (azione personale e politica) a quella dell’outing, ossia dello sputtanamento dell’orientamento sessuale di quegli uomini pubblici che sono contrari all’eguaglianza dei diritti civili pur essendo omosessuali.
    Non che io mi sia inventato nula: è come hanno fatto in UK gli amici di Act Up.

  7. Anellidifumo ha detto:

    Johnny, per la contraddizion che nol consente.
    Così come non si trovano molti afro-americani in favore del segregazionismo, o contrari ai matrimoni fra coppie di razze differenti.
    Devo fare un po’ di ordine: l’idea che Lorenzo mi attribuisce, in realtà viene proprio da lui e io l’ho appoggiata.
    Mentre la cosa che dice Aurelio Mancuso, viene da una mia relazione letta a Genova circa due anni fa. Si intitolava “Dal coming out all’outing” e sosteneva appunto che il movimento LGBT deve passare dalla stagione del coming out (azione personale e politica) a quella dell’outing, ossia dello sputtanamento dell’orientamento sessuale di quegli uomini pubblici che sono contrari all’eguaglianza dei diritti civili pur essendo omosessuali.
    Non che io mi sia inventato nula: è come hanno fatto in UK gli amici di Act Up.

  8. Giovanni ha detto:

    E magari era anche cattolicissimo !!!!!!!!!!!!!!!!!!

  9. Giovanni ha detto:

    E magari era anche cattolicissimo !!!!!!!!!!!!!!!!!!

  10. piergiorgio ha detto:

    Johnny, certo che “può” sia nel senso che ciò, di fatto, avviene spesso (basti pensare alla diffusione dell’omosessualità nel clero cattolico, o, per es., ai guai di quell’esponente della destra ultra-conservatrice negli usa pizzicato qualche tempo fa a cercare sesso nei cessi di un aereoporto mi pare, e incappato ahilui in un agente di polizia in borghese), sia nel senso che nessuno si sogna di limitare in qualunque modo la libertà di opinione dei gay.
    Altro però è la critica: tu “puoi” fare e pensare quello che ti pare, io sono altrettanto libero di giudicare di conseguenza.
    In particolare qui si parla non di persone qualunque ma di persone che si assumono responsabilità politiche, chiedendo voti e sostegno per le proprie linee politiche ai cittadini. ‘E allora essenziale, oltrechè doverosa, la trasparenza: quei cittadini a cui dici e proponi determinate cose, e ai quali chiedi di sostenerti per quello che proponi, devono poter giudicare se sei coerente con quelle cose lì!
    Sull’outing di personaggi pubblici, in particolare politici, impegnati in campagne omofobe sono assolutamente d’accordo.

  11. piergiorgio ha detto:

    Johnny, certo che “può” sia nel senso che ciò, di fatto, avviene spesso (basti pensare alla diffusione dell’omosessualità nel clero cattolico, o, per es., ai guai di quell’esponente della destra ultra-conservatrice negli usa pizzicato qualche tempo fa a cercare sesso nei cessi di un aereoporto mi pare, e incappato ahilui in un agente di polizia in borghese), sia nel senso che nessuno si sogna di limitare in qualunque modo la libertà di opinione dei gay.
    Altro però è la critica: tu “puoi” fare e pensare quello che ti pare, io sono altrettanto libero di giudicare di conseguenza.
    In particolare qui si parla non di persone qualunque ma di persone che si assumono responsabilità politiche, chiedendo voti e sostegno per le proprie linee politiche ai cittadini. ‘E allora essenziale, oltrechè doverosa, la trasparenza: quei cittadini a cui dici e proponi determinate cose, e ai quali chiedi di sostenerti per quello che proponi, devono poter giudicare se sei coerente con quelle cose lì!
    Sull’outing di personaggi pubblici, in particolare politici, impegnati in campagne omofobe sono assolutamente d’accordo.

  12. neurobi ha detto:

    Personalmente non credo che debbano rendere conto di nulla. Quelli come Haider, si chiamano nazisti e l’unica cosa da fare con loro lo ha insegnato la storia. Impiccarli.

  13. neurobi ha detto:

    Personalmente non credo che debbano rendere conto di nulla. Quelli come Haider, si chiamano nazisti e l’unica cosa da fare con loro lo ha insegnato la storia. Impiccarli.

  14. volpi ha detto:

    scusatemi,ma siamo sicuri che haider sostenesse politiche discriminatorie contro i gay? sappiamo che era contario all’immigrazione,al bilinguismo tedesco-sloveno in carinzia e all’allargamento ad est dell’ue,ma ho letto sul sito di the Advocate che il suo partito(BZO) sostiene il riconoscimento delle coppie gay. inoltre un politico molto visibile che visita,(quanto regolarmente?),un locale gay nel capoluogo della sua circoscrizione politica (la carinzia in questo caso) e là ha atteggiamenti non equivocabili davanti alla restante clientela mi sembra che renda già conto pubblicamente del suo comportamento. chi sa il tedesco può cercare informazioni di prima mano,gli altri leggano almeno the advocate prima di fare commenti non basati sulla realtà.infine dico che non lo avrei mai votato,e la nomina di un compagno-amico a successore non testimonia un grande senso dello stato e del partito,ma non mi sembra il mostro ipocrita che è stato tratteggiato nel post e dei commenti . pensiamo ad esempio cosa potremmo scrivere in caso di morte di Bossi; pur avendo fatto dichiarazioni anche più pesanti non scriveremmo cose cosi dure.perché? forse sarebbe più difficile trattare in questo modo un politico che in fondo è onnipresente su schemi e giornali da più di un ventennio?

  15. volpi ha detto:

    scusatemi,ma siamo sicuri che haider sostenesse politiche discriminatorie contro i gay? sappiamo che era contario all’immigrazione,al bilinguismo tedesco-sloveno in carinzia e all’allargamento ad est dell’ue,ma ho letto sul sito di the Advocate che il suo partito(BZO) sostiene il riconoscimento delle coppie gay. inoltre un politico molto visibile che visita,(quanto regolarmente?),un locale gay nel capoluogo della sua circoscrizione politica (la carinzia in questo caso) e là ha atteggiamenti non equivocabili davanti alla restante clientela mi sembra che renda già conto pubblicamente del suo comportamento. chi sa il tedesco può cercare informazioni di prima mano,gli altri leggano almeno the advocate prima di fare commenti non basati sulla realtà.infine dico che non lo avrei mai votato,e la nomina di un compagno-amico a successore non testimonia un grande senso dello stato e del partito,ma non mi sembra il mostro ipocrita che è stato tratteggiato nel post e dei commenti . pensiamo ad esempio cosa potremmo scrivere in caso di morte di Bossi; pur avendo fatto dichiarazioni anche più pesanti non scriveremmo cose cosi dure.perché? forse sarebbe più difficile trattare in questo modo un politico che in fondo è onnipresente su schemi e giornali da più di un ventennio?

  16. gino ha detto:

    al di là del fatto che pure secondo me sbagliamo ad applicare la categoria tipicamente italiana estrema destra=omofobia, magari in europa sono un po’ più civili ed è normale che uno sia di destra e gay, se non mi sbaglio pure il leader della destra olandese assassinato qualche anno fa era gay.
    detto questo la frase:”a dimostrazione che certe logiche del potere sessuale, tipicamente maschilli e maschiliste” è una gran stronzata.

  17. Amleto ha detto:

    Invece non c’è alcuna contraddizione. Si può essere gay e credere nel valore della famiglia tradizionale, perchè si reputa la famiglia tradizionale l’unico collante possibile e la cellula fondamentale della società.

  18. Amleto ha detto:

    Invece non c’è alcuna contraddizione. Si può essere gay e credere nel valore della famiglia tradizionale, perchè si reputa la famiglia tradizionale l’unico collante possibile e la cellula fondamentale della società.

  19. piergiorgio ha detto:

    X volpi e x gino: non so proprio cosa propagandasse haider o il suo partito sui gay! Io rispondevo a jhonny che aveva impostato un problema in termini generali:” uno non può essere gay e contemporaneamnete contrario…ecc.”? diceva jhonny. E io: certo, tant’è che avviene; però allora anche gli altri sono liberi di criticarlo.
    Questo dicevo a difesa di chi mi aveva preceduto con commenti poco benevoli su haider, nonchè del post stesso di ivan. Presupponendo che loro e ivan fossero bene informati.
    Può darsi invece che sia vero il contrario.
    In effetti non proprio tutte le destre sono eguali: gino ricorda il caso di Pim Fortuyn. Devo anche dire però che il caso olandese è molto particolare, per le caratteristiche stesse di quel paese, e difficilmente inquadrabile secondo le nostre categorie politiche. Cioè definire il partito di Fortuyn “destra estrema” era una frettolosa catalogazione diffusa sulla stampa italiana quotidiana, ma non so quanto effettivamente corretta.Forse l’unico tratto comune fra quel partito e le tipiche destre estreme degli altri paesi europei era una certa ostilità per l’immigrazione, declinata però, anche in questo caso, in modo molto particolare, e cioè in chiave di paura per gli apporti culturali anti-occidentali da parte degli immigrati, specie musulmani, e di difesa e di rivendicazione dei valori libertari tipici della società olandese.
    Ovviamente anche negli altri paesi, come da noi, i partiti di destra simil-razzisti declinano l’anti-immigrazione in chiave di difesa identitaria, solo che la pretesa identità da difendere, è ben altra! e cioè la tipica triade dio (cristiano=cioè il NOSTRO dio)-patria-famiglia! E questa è una differenza notevole con l’orientamento di Fortuyn.
    Ciò detto, gino ha ragione: i partiti di destra conservatori dei paesi dell’europa occidentale sono certamente ben più civili dei nostri in fatto di omofobia. Se per quello sono più avanti anche del nostro centro e della nostra sinistra!
    Qui però si parlava non della destra liberale o conservatrice, ma di quelle formazioni alla haider di destra estrema. E per queste il discorso cambia parecchio.
    Come ripeto nel caso di haider non ho idea sul punto specifico, mi sono fidato degli altri. Certo se haider riusciva a coniugare riconoscimento delle coppie gay e ambigui rapporti con nostalgici reduci del terzo reich o novelle formazioni neo-nazi era veramente uno straordinario maestro dell’equilibrismo politico-populista!
    Sinceramente, per quanto appena detto, mi permetto di nutrire dei dubbi. L’articolo di Advocate non mi pare granchè. Benevole, occasionali strizzatine d’occhio a questo o a quel “target” sono cose che capitano in politica, magari sufficientemente generiche ed ambigue di modo che il giornalista e la testata le possano presentare pro domo loro, ma anche l’interessato le possa smentire quando gli converrà farlo. In italia sono cose che capitano un giorno sì e l’altro pure.
    Quanto al giro nel locale gay pare fossero frequentazioni in incognito. Come del resto segreta, almeno ufficialmente, era la storia col delfino. Dire che le cose poi si risanno (in effetti voci erano circolate) non giova a nulla: dal punto di vista delle idee propoagandate e delle linee politiche contano le posizioni pubbliche ed ufficiali. Non le indiscrezioni.
    Insomma qualche dubbio ce l’ho, vista la difficile compatibilità di una linea politica a favore dei diritti delle persone lgbt con le altre linee politiche di haider, però non si sa mai. Non avendo il tempo, nè la voglia sinceramente! hehehe, di informarmi di prima mano, conto che qualcuno di voi ci possa dare qualche dettaglio in più: sarebbe in effetti una cosa interessante.

  20. Lorenzo ha detto:

    Concordo con Piergiorgio sulla prudenza.
    Senza neanche scomodarsi a guardare i politici di destra (dove comunque gli esempi non son pochi), basti pensare ad un Emilio Colombo, per vedere un politico omosessuale ferocemente contrario alle unioni gay in tutte le sedi di discussione.
    Si tratta di un omosessuale chiaramente egodistonico, chiaramente succube di una rigida educazione religiosa: essendo però una persona evidentemente abituata alla doppia morale, invece che all’autodistruzione nazista si è votata alla doppia vita tipica di certi democristiani (Mele docet), fino a che non uscì lo scandalo sui suoi rapporti con le “guardie del corpo” a spese del contribuente.
    Vorrei inoltre informarvi che qualche tempo fa l’associazione gay e lesbica danese LBL ha avuto come rappresentante ufficiale una parlamentare apertamente lesbica appartenente un partito di estrema destra, il Dansk Folkeparti, di nome Louise Frevert (http://en.wikipedia.org/wiki/Louise_Frevert).
    Alla fine, la nostra louisona è stata cacciata in malo modo dal partito (anche perché non era una cima, come dimostra il suo CV), ma vi immaginate in Italia se sarebbe concepibile avere una Paola Concia nello stesso partito della Santanché?