Con l’elezione di Obama ci saranno delle cose a cui dovremo rapidamente abituarci. Tanto per dirne una: il presidente eletto ha pronunciato la parola “gay” dopo 1 minuto e 26 secondi dall’inizio del suo discorso della vittoria. Il mio partito ci ha messo una buona settimana e parecchie energie per decidere come gestire un’anziana signora che allegramente – e a titolo personale, come se a titolo personale un deputato del partito potesse sparare castronerie in assoluta libertà – ha equiparato pedofilia e omosessualità. Temo che presto i nostri dirigenti appariranno come dinosauri ai quali nessuno ha ancora notificato l’avvenuta estinzione.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
20 risposte a “Tieni il tempo”
America e Russia guidate da una nuova generazione, quando sarà il turno dell’Italia?
Pensioniamo un paio di autobus di politici?
bene, che vadano tutti a casa e che lascino spazio ai giovani.
mi sono commossa sentendo il I discorso di Obama da presidente.
vorrei tanto sentire parole simili in italiano.
Spero che in qualche modo, non so come, l’elezione di Obama abbia riflessi positivi anche qui da noi.
Sono stanza di vedere sempre le stesse facce sia a destra che a sinistra.
Cosa aspettiamo per cambiare ? Sveglia, il mondo intorno a noi cambia e solo noi rimaniamo sempre con gli stessi personaggi che a turno passano dal governo all’opposizione, dall’opposizione al governo.
Scusami se mi permetto, una piccola correzione:
I nostri dirigenti appaiano da molto tempo come dinosauri ai quali nessuno ha ancora notificato l’avvenuta estinzione.
ciao
nicola.
Sì sì, ma intanto ai referendum sul matrimonio gay hanno vinto i conservatori, persino in California, pare. Gli Stati Uniti sono riusciti a eleggere un presidente nero, ma riusciranno mai a eleggere un presidente dichiaratamente gay? Ne dubito… Meglio guardare a altri paesi, per questo. Ah, a proposito: Scalfarotto, lei stando a Chicago si è perso Fassino che urlava istericamente “anche noi, anche noi” quando La Russa gli rinfacciava che Obama è contro i matrimoni gay. E la Binetti è stata assolta: a essere condannati come liberticidi sono stati i suoi accusatori. Che fa, resta sempre nel PD?
Bella la vignetta di Staino di oggi sull’Unità.
“La vittoria di Obama sarà utile al PD?”
“Molto. Forse non quanto se se ne andasse la BInetti…. ma molto”
Ivan, ma MAGARI andasse come dici tu!!!!!!!
Io invece sono realista. Penso che nel PD la cricca al potere, i Veltroni-Rutelli-Fassino-D’Alema andranno avanti saldamente per altri 15-20 anni e fino ad allora si terranno il pensiero a-là-Binetti nel partito e non vedranno MAI il mio voto.
Il punto è che lo vediamo tutti che è già così. Solo che quelli come te, Cristiana, Andrea Benedino ecc. che la pensano come me e sono però interni al PD non fanno niente per buttare giù la cricca. Anzi, siete sostenitori di Veltroni.
Per cui ti chiedo: questo post significa che non appoggi più Veltroni? Che ne chiedi le dimissioni, come fa Adinolfi? Che ti distanzi da Luca Sofri? Diventi un maverick?
Poco fa ho sentito Veltroni al TG3 dichiarare a proposito del Berlusconi “obamiano” che sale sul carro del vincitore: “… E MICA SI PUO’ DIRE TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO…”.
Beh, stia tranquillo, in quello il PD non lo batte nessuno, sigh.
Anellidifumo ha sintetizzato piuttosto bene il mio pensiero,
Non si puo’ stare nel PD con la Binetti e con una dirigenza simile che, al di la’ di qualche debole parola, nei fatti la pensa come lei.
Grande Obama. Vi racconto un particolare assurdo, ma significativo.
Si può verificare con le registrazioni televisive.
Ebbene: stanotte, eccitato dalla grande vittoria, mi sono armato di caffè e ho voluto aspettare fino al discorso di obama (erano ormai le 6 del mattino in italia! ma pazienza, ne valeva la pena). Guardavo un pò su rai1 e un pò su canale5 quindi non ricordo esattamente quale delle due trasmissioni ha fatto quello che sto per dire, ma credo fosse rai1. C’era su entrambi i canali la traduzione simultanea. Arrivati al famoso passo cui si riferisce ivan (“siamo tutti uniti, una sola nazione: bianche e neri, democratici e repubblicani, gay ed etero, ecc.” più o meno era così) ebbene arrivati qui ho sentito con le mie orecchie la traduttrice, con una impercettabile pausa d’ incertezza, tradurre così: eterosessuali o “bisessuali”! Si, si proprio così: bisessuali. Li per lì mi sono un poco sorpreso: in un discorso fatto tutto di polarità opposte, mi pareva stravo che Obama ricorresse al concetto di “bisessuali” con tutto il rispetto per i bisex naturalmente.
Oggi poi ho rivisto le immagini del discorso di ieri notte, e stavolta “nature” diciamo così, ossia senza sovraimpressa la voce della traduzione simultanea. Ebbene hanno mandato proprio quel pezzo del discorso e ho sentito scandire distintamente da Obama “gay and straight”. Impossibile confondersi, era chiarissimo anche per chi come me non conosce bene l’inglese. Del resto non ci vuole molto!
Ora io dico: ma quale traduttore degno di questo nome, anzi quale persona qualsiasi potrebbe mai scambiare la parola “gay” ,che tutti dappertutto usano abitualmente senza bisogno di “traduzioni”, con “bisessuali”!
Sembra pazzesco anche a raccontarlo, ma questa poveretta (in tutti i sensi) si è imbarazzata a dire “gay” o a tradurre omosessuali: il presidente degli stati uniti non può dire certe cose in diretta! e, in una frazione di secondo il suo cervello ha ritenuto forse di dover “mitigare” l’impatto della frase sul pubblico televisivo italiano ricorrendo al concetto di bi-sex!!!
Come se poi (vedi tu la ridicolaggine!) per la mentalità di un bacchettone italiano la bisessualità non dovesse apparire altrettanto equivoca e pericolosa dell’omosessualità. Ma tant’è…quando appunto si è traviati da certe distorsioni mentali…
Stento a crederci anch’io eppure, per quanto stanco sono sicurissimo di averlo sentito con le mie orecchie. Mi piacerebbe proprio che qualcuno tirasse fuori la registrazione e facesse un pò di polemica con la rai (o canale5 se erano loro, ma credo la rai).
Hahhaha, Piergiorgio, bellissimo il tuo racconto.
Probabilmente la “traduttrice” in questione è stata assunta dietro direttiva politica del PDL. E tutto torna!
Senza girarci attorno ed in estrema sintesi: perchè anche l’Italia abbia un suo Obama sarebbe necessario:
– che qualcuno abbia il coraggio di osare, senza aspettare che i Grandi Capi gli lascino lo spazio o che lo nominino;
– che questo qualcuno abbia dietro di sè almeno un gruppo di base che creda in lui e lo supporti (anche e soprattutto “mediaticamente”);
– che gli italiani tutti (e questo è il vero interrogativo/handicap) abbiano alla fine il coraggio di cambiare e di credere nel cambiamento.
Perchè qualcosa cambi sarebbe necessario mettere in discussione il gruppo dirigente. Vale a dire una azione politica di rottura, ma questo non è possibile se chi sta dentro al PD continua a credere che Veltroni rappresenti il traghettatore verso la “nuova politica”, verso il mitico partito “liberal” ( o riformista se si preferisce). Per stare ai fatti ricordo che il convegno dei Mille del mese di luglio si è concluso con l’affermazione che i “mille sono a disposizione” per il cambiamento. Ecco, se anche questi giovani quarantenni si mettono a disposizione invece di fare una lotta di rottura con i “perpetui” vuol proprio dire che il PD è irroformabile e che continuerà a produrre posizioni come quella assunta sul caso Eluana (tanto per fare un esempio) Quindi non c’è nulla di strano che il PD (Veltroni) ci abbia messo una settimana fer fare quella dichiarazione. Da parte mia ho smesso di fare parte della famiglia del PD: la coerenza credo che sia un fatto importante ed essa mi impedisce di stare in un partito turandomi il naso.
Perdona l’ardire Ivan, ma ormai mi sembra che tu sia entrato in politica solo perchè sei gay. E’ davvero tutto quello che hai da dire sull’elezione di Obama?
Concordo con Enzo Lodesani sul supporto a Veltroni di Scalfarotto e dei Mille, soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni del nostro sul “caso Binetti”. Tale supporto, troppo spesso incondizionato, andrebbe per lo meno messo in discussione anziche’ ingoiare rospi in silenzio.
Veltroni ha ragione quando dice che Binetti ha il diritto di esprimere le sue convizioni personali, e fa anche bene a rimarcare che la linea del PD e’ ben diversa e che Binetti esprime solo posizioni proprie. Tuttavia Binetti e’ rappresentante (eletta) del PD e la responsabilita’ politica della affermazioni di una Binetti in totale contrasto con lo statuto del PD non e’ solo della Binetti stessa, ma anche e soprattutto di chi l’ha candidata in posizione eleggibile: Veltroni (e il fido Bettini). Binetti andrebbe dunque esplusa, come chiesto da Benedino? Difficile dirlo. Quel che e’ certo e’ che Veltroni dovrebbe per lo meno chiedere scusa agli elettori, per principio di responsabilita’ politica su dichiarazioni scellerate. Veltroni non sente invece il bisogno di scusarsi.
Sempre per il principio di responsabilita’ politica, chi critica Binetti dovrebbe alzare la voce anche con Veltroni, anche e soprattutto alle luce delle sue dichiarazioni. Curiosamente invece, tra i molti leoni che chiesero l’espulsione di Binetti, non ne ho ancora udito alcuno che alzi voce contro Veltroni. Astuzie politiche che sfuggono ai piu’? O solamente miopia?
Berlusconi a Mosca dal suo amico Medvedev dice di Obama : “E’ giovane, bello ed abbronzato” !
Cosa si può fare ?
Ha ragione Michele Serra che oggi su Repubblica scrive :”Non è per contraddire Barack Obama, ma “il Paese dove tutto è possibile” non sono gli Usa. E’ l’Italia. Dove è possibile che il capogruppo del partito di maggioranza commenti l’elezione di Obama dicendo che fa contenta Al Qaeda. E’ possibile che il leader di un altro partito di governo abbia definito “bingo bongo” gli africani. E’ possibile che un altro autorevole leader di quel partito abbia definito “culattoni” gli omosessuali. E’ possibile che un sindaco del Nord inviti a trattare gli immigrati come “leprotti”, a fucilate. E’ possibile che Marcello Dell’Utri (interdetto dai pubblici uffici, e però senatore della Repubblica: è possibile anche questo) ammonisca le giornaliste del Tg3 perché abbassano il morale della Nazione. E’ possibile che il premier, proprietario di televisioni, nel pieno del suo ruolo istituzionale inviti gli imprenditori a non destinare investimenti pubblicitari ai suoi concorrenti. E’ possibile che, in piena crisi finanziaria, lo stesso premier esorti ad acquistare azioni indicandone il nome. E’ possibile che una trasmissione della televisione pubblica sia oggetto di una spedizione punitiva di squadristi. E’ possibile che un ex presidente della Repubblica rievochi la violenza e gli intrighi di Stato come metodo repressivo delle manifestazioni studentesche. E sono possibili mille altre di queste meraviglie, nel solo vero Paese dove veramente tutto è possibile. Così possibile che si è già avverato.”
Enzo: “…e tornammo a riveder le stelle”.
Benvenuto fuori!
“It’s the answer spoken by young and old, rich and poor, Democrat and Republican, black, white, Latino, Asian, Native American, gay, straight, disabled and not disabled – Americans who sent a message to the world that we have never been a collection of Red States and Blue States: we are, and always will be, the United States of America”
“Obama è bello e anche abbronzato”
Obama – Berlusconi.
Forse è il vecchio che deve dare consigli al giovane, non il contrario.
It’s the answer spoken by young and old, rich and poor, Democrat and Republican, black, white, Latino, Asian, Native American, gay, straight, disabled and not disabled – Americans who sent a message to the world that we have never been a collection of Red States and Blue States: we are, and always will be, the United States of America.
“Obama è bello e anche abbronzato”
Obama – Berlusconi
Forse è il giovane che deve dare consigli al vecchio. Non il contrario..
Dei miei due commenti sopra, quello giusto è il secondo, ovviamente.. 😉
Un’altra riflessione che vorrei fare è sul fatto che probabilmente Obama riuscirà a cambiare la geografia politica statunitense. Tendenzialmente l’andamento tipico è quello che si è visto nell’elezione del 2004, a parte il New Mexico. Quindi con una leggera prevalenza di base repubblicana. Obama invece sta riuscendo a spostare tutte le minoranze dalla parte democratica, per cui i Dem avranno molta più forza di prima negli stati dove i latinos sono più numerosi. New Mexico, Nevada, Colorado e Florida. Ma attenzione anche a Texas e Arizona. Se effettivamente le minoranze continuano la migrazione verso i democratici, sarà sempre più dura per il GOP vincere le elezioni…