“Non era mai successo nella storia dell’umanità che un governo-ombra rischiasse di cadere prima del governo vero, e questo conferma la novità del partito democratico, che riesce a prefigurare scenari politici ignorati persino dalle profezie di Nostradamus”.
Imperdibile Gramellini su La Stampa di ieri, a proposito del nostro pletorico Governo Ombra.
4 risposte a “Ombrelloni”
Alle ultime elezioni i media non hanno mostrato neppure mezzo secondo quel galantuomo di Stefano Montanari, che era candidato premier di Per il bene comune. Congratulazioni.
Non ci si lamenti adesso, chiedendo “più legalità”. Più? Cos’è un detersivo?
Per i lettori del blog:
http://it.youtube.com/watch?v=jdQEUn-mTmY
Presentazione del libro di Carlo Vulpio, Roba nostra.
Per Veltroni, che chiede “Voglio un partito sano”, come se non avesse deciso lui chi candidare, tipo Villari o LaTorre… la risposta è semplice: se ne vada a casa sua, lui con tutti i “vertici”.
Ho un amico che è stato nel partito 30anni, e il giorno che è nato il PD ha restituito la tessera… Lui aveva capito tutto, gli italiani ancora no. Se G.M. non è nel PD vuol dire che non è cosa….
Il PD (opinione personale) non è un partito, e non è neppure di sinistra per chi crede nei sistemi tardonovecenteschi.
Un bell’esempio di Veltroni amministratore, appena appena sfiorato dall’ultima inchiesta di Report sui rifiuti, è nel link che segue.
Con tutta la responsabilità di aver nascosto per 5 anni questo documento nel cassetto:
http://www.ecceterra.org/docum.php?id=%201427
Ignoravo completamente che esistessero anche i sotto-segratori “ombra”…
Assurdo. E ridicolo.
E, in effetti, l’articolo di gramellini fa sorridere volentieri. Anzi, a tratti ridere: alla caustica battuta sugli scenari ignorati perfino da Nostradamus non ho potuto trattenermi. Ghghghghghgh…
Satira ben meritata dunque.
Epperò detto questo mi viene anche da pensare che noi, dico noi che ci riconosciamo, parlando genericamente, in un orientamento politico “di sinistra” in senso lato, in Italia effettivamente siamo un pochino autolesionisti, come spesso si sostiene.
Un berlusconiano doc non me lo vedo proprio a ghignare cinicamente DEL suo leader. Me lo immagino, questo si, a ridere CON lui, alle sue battute sceme, magari anche a prenderlo un pò in giro, ma bonariamente, con sorniona complicità. Mai con la cinica soddisfazione che proviamo noi nel denunciare e mettere a nudo le c…..e della “parte nostra”.
Gli è che quello si identifica. Noi no. Non ci identifichiamo, per fortuna, con questa classe dirigente. E siamo meno partigiani, perchè la “nostra” parte per noi è un insieme di valori, di ideali e di idee politiche, non questo o quel partito, questo o quel dirigente; ancora, per fortuna che è così. Sicchè manteniamo la distanza necessaria per l’ironia.
Tuttavia se questo in generale è un bene…non so…a lungo andare a furia di delusioni e frustrazioni e conseguenti amare irrisioni, si corre un pò il rischio di cadere in un cinismo incallito, di allontanarsi definitivamente, di abbondonare le speranze e quindi la capacità di un impegno costruttivo per cedere al gusto del muoia sansone…
Ignoravo completamente che esistessero anche i sotto-segratori “ombra”…
Assurdo. E ridicolo.
E, in effetti, l’articolo di gramellini fa sorridere volentieri. Anzi, a tratti ridere: alla caustica battuta sugli scenari ignorati perfino da Nostradamus non ho potuto trattenermi. Ghghghghghgh…
Satira ben meritata dunque.
Epperò detto questo mi viene anche da pensare che noi, dico noi che ci riconosciamo, parlando genericamente, in un orientamento politico “di sinistra” in senso lato, in Italia effettivamente siamo un pochino autolesionisti, come spesso si sostiene.
Un berlusconiano doc non me lo vedo proprio a ghignare cinicamente DEL suo leader. Me lo immagino, questo si, a ridere CON lui, alle sue battute sceme, magari anche a prenderlo un pò in giro, ma bonariamente, con sorniona complicità. Mai con la cinica soddisfazione che proviamo noi nel denunciare e mettere a nudo le c…..e della “parte nostra”.
Gli è che quello si identifica. Noi no. Non ci identifichiamo, per fortuna, con questa classe dirigente. E siamo meno partigiani, perchè la “nostra” parte per noi è un insieme di valori, di ideali e di idee politiche, non questo o quel partito, questo o quel dirigente; ancora, per fortuna che è così. Sicchè manteniamo la distanza necessaria per l’ironia.
Tuttavia se questo in generale è un bene…non so…a lungo andare a furia di delusioni e frustrazioni e conseguenti amare irrisioni, si corre un pò il rischio di cadere in un cinismo incallito, di allontanarsi definitivamente, di abbondonare le speranze e quindi la capacità di un impegno costruttivo per cedere al gusto del muoia sansone…
Canzone della direzione nazionale – di Francesco Cocco
Va bene, Walter, l’hai spuntata tu…
Ma adesso sciogliti dalla macchinetta del caffè
la Melandri, la Turco, la Picierno,
su una Bialetti van sbuffando in tre
(saggiò Binetti e sta ancora bestemmiando)
Lo sai, per Domenici era diverso,
lo sai per Domenici era diverso
Va bene, Walter, hai ragione tu
Ma adesso smettila di frustare Chiamparino
lui è stato onesto a dir: “Ministro ombra?
“Sindaco ombra non vado già benino?
( Che poi dicono: a Torino sono tristi)
Lo sai, per Cofferati era diverso
Lo sai, per Cofferati era diverso
“Questione morale!”, Walter, come no!
Ma a Napoli il sistema era perfetto:
Parla l’imprenditor con l’assessore,
Che parla a maggioranza e opposizione
(poi dicono: il dialogo non serve!)
Lo sai, per Bassolino è già diverso,
lo sai, per Bassolino è già diverso.
Va bene, Walter, l’avrai vinta tu,
ma ora finìscila d’ingiuriare le correnti:
una tivù, una fondazione, un cinefòro,
un club di scacchi ti aprì contro D’Alema;
ma che te frega? E so’ posti di lavoro!
Lo so, con Berlinguer era diverso,
Lo so, con Berlinguer era diverso
http://www.brioches.ilcannocchiale.it