21 Febbraio 2009

Iceberg

Diario

Thumbnail image for logo_pd.jpgQui da noi, al Partito Democratico, va tutto bene. Una drammatica crisi di consenso, le dimissioni di Veltroni che hanno lasciato il partito acefalo; fuori, le ronde padane in giro per le città, Berlusconi che fa il bello e il cattivo tempo e il nostro gruppo dirigente cosa fa? Si ricompatta, si autoconferma la fiducia e senza dire nemmeno una parola di autocritica o di analisi della situazione (le prime le sto sentendo da Gianni Cuperlo in questo momento) nomina il vicario del leader precedente, come se l’unico problema che il PD aveva e che gli ha fatto perdere il 10% dei voti in pochi mesi fosse la presenza fisica di Walter Veltroni. Zac! Via Walter, via il dente, via il dolore.


L’Assemblea di oggi, dalla quale vi scrivo, ha approvato con una maggioranza schiacciante l’ennesima decisione formalmente unanimistica che va a coprire le divisioni che esistono nel partito e che invece di essere scoperte e discusse alla luce del sole, perché ne nasca un dibattito e poi una maggioranza, vengono mascherate per consentire poi le lotte di corridoio, di caminetto, di coordinamento, che questo gruppo dirigente predilige e nella quale si sente ovviamente a suo agio. 

La pancia dell’Assemblea ha detto chiaramente una cosa. Sul mio profilo su Facebook dopo che ho aggiornato il mio status dicendo appunto con amara ironia che “secondo i delegati nel PD va tutto bene” ho ricevuto in mezz’ora 18 messaggi di gente indignata. La pancia del paese dice un’altra cosa. La decisione promossa dall’assemblea sarà bocciata dalle urne e dal Paese. 
Ci prepariamo a sei mesi di “ordinaria amministrazione”, come se in questa situazione potessimo permettercela. Bersani che ci ha fatto sapere due settimane fa di voler candidarsi, e oggi non si è visto. Non ha cambiato idea, evidentemente. Ma non ci mette la faccia, non si presenta, non ci guida al disastro annunciato alle Europee, come se così potesse sottrarsi alla sua quota parte di responsabilità. 
Questa classe dirigente che da almeno 15 anni non riesce a leggere il paese, questo gruppo brezhneviano che pensa di vivere in un’Italia che, come si capisce da tutti i risultati elettorali degli ultimi mesi, non esiste più ha deciso di continuare a suonare la sua musichetta sul ponte della nave mentre l’iceberg, nella sua bianca enormità, già incombe in rotta di collisione.

24 risposte a “Iceberg”

  1. pessimesempio ha detto:

    Perchè, davvero ci si aspettava qualcos’altro? Mi pare che oggi l’urgenza sia quella di riuscire a trovare, dentro o fuori che si decida di stare, la forza per dire qualcosa di diverso e per farci sentire davvero.

  2. Fabio ha detto:

    Inquietante, non c’è che dire.

  3. Federico ha detto:

    scusa Ivan, io condivido la necessita’ di una svolta. Ci sono opinioni diverse su chi e come la puo’ portare avanti. E su che cosa era meglio fare oggi. Ma entrambe le opzioni erano pienamente legittime. Non si puo’ dire il gruppo dirigente ha nominato Franceschini . Franceschini sara’ eletto dai delegati dell’Assemblea Costituente eletti a loro volta alle primarie. Non mi pare che si possa metterne in discussione la legittimita’ e la natura democratica della scelta. Poi mi piacerebbe sentire giudizi di merito su quanto ha detto Franceschini. Un discorso che io ho trovato determinato nel ricominciare il cammino del progetto originario del PD.

  4. scalpha ha detto:

    Federico, a dire la verità l’assemblea è fatta di 3000 persone e qui ce ne sono 1200. Peraltro militarmente controllate dal gruppo dirigente. Io non ne faccio, comunque, un problema di legittimità formale, ma di correttezza e avvedutezza politica. Quanti di quelli che non volevano più votare il PD di Veltroni voteranno il PD di Franceschini? I altre parole: questa scelta fa il bene del partito o quello della leadership?

  5. Anellidifumo ha detto:

    Caro Ivan, tutto regolare. Franceschini segretario oggi, domani Rutelli e Letta se ne andranno nell’UDC. Alle Europee quel che resta del PD prenderà circa il 22% dei voti, mentre IDV ne prenderà tra il 10 e il 15%. La Destra governerà per un ventennio, perché diciamocelo: è MIGLIORE di questa classe dirigente del PD.
    Non avevo alcun dubbio che le cose finissero così. Fa specie che ogni volta tu faccia la figura di quello che si stupisce. Ma lo conosci così poco il tuo partito?
    Posso poi farti una critica di metodo? Fare riferimento al proprio profilo facebook (addirittura 18 messaggi in mezzora? wow… se scrivo una cosa io sul mio profilo ho più o meno la stessa quantità di reazione: e chissenefrega) per esprimere un pensiero politico è una cosa che ti espone al ridicolo. Piantala di fare queste scivolate, dài, è imbarazzante.

  6. Giacomo ha detto:

    ma è vero che Franceschini ha parlato di possibili alleanze con l’udc? Io non voterei mai un partito alleato dell’udc, e credo come me molti altri.

  7. serafico ha detto:

    Caro Ivan, io non metto in dubbio la legittimità dell’assemblea ( oddio mi pare, però, che i delegati non siano neppure la metà degli aventi diritto), metto in dubbio tutto il resto dal punto di vista politico.
    La decisione presa è l’esatto contrario di quanto il buonsenso e un ascolto anche solo superficiale del nostro “popolo” avrebbe dovuto suggerire. Hanno optato per l’autoconservazione della classe dirigente e dei suoi accoliti.
    Amen
    Resteranno soli .

  8. Giovanni ha detto:

    il 22% mi pare a sto punto quasi un obbiettivo faticoso da raggiungere.

  9. marco ha detto:

    Bene perfetto siamo davanti al solito gruppo di trasformisti, davanti alla peggiore DC……………..quello che auguro al PD ora è di perdere ancora tutte le prossime elezioni, non si meritano altro……………mi dispiace ma io col piffero che voterò ancora questi buffoni.
    E poi ci arrabbiamo se la destra ci prende per il culo………….hanno ragione…………oggi si è scritta una brutta pagina di democrazia.
    Non si può nemmeno pensare che un gruppo dirigente di questo tipo debba essere salvato. Mi chiedo e vorrei saperlo dagli interessati come fanno Rutelli e Letta ( e sicuramente Franceschini) a pensare a fare alleanza con l’UDC quando se ne sono dette peste e corna?

  10. Federico ha detto:

    ma allora perche`, perche` continui a stare in questo partito, Ivan Scalfarotto?
    Staccati da questo maledettissimo “gruppo brezhneviano”, porta con te un gruppo di persone meritevoli e fonda una nuova formazione politica, accidenti!!! Ma che ci stai a fare in mezzo a quei brontosauri?? Leave them in their Jurassic Park and move on, per favore!! Altrimenti rischi anche tu di perdere la credibilita` e la stima che molte persone hanno nei tuoi confronti…

  11. briciole caotiche ha detto:

    Butta male A me questa soluzione Franceschini, con la benedizione di tutti i big del partito, non piace. Temo sia la riproposizione delle dinamiche legate alle oligarchie del partito di cui tanto si è parlato in questi giorni. Non vedo alcun segnale di discontinuità e rottura. Temo che da domani rinizieranno i distinguo, le dichiarazioni, le lotte intestine. Lo scontro è rimandato a dopo le europee, al congresso. C’è da chiedersi come ci arriveremo. Franceschini farà del suo meglio, almeno lui ci ha messo la faccia, da soldato fedele del partito. Sarà ricompensato con qualche incarico, ne sono certo. Ma gli altri dove sono? Bersani aspetta tempi migliori, dopo essersi pentito di non essersi candidato alle primarie contro Veltroni, anche questa volta ha saltato un giro. E i 30-40enni che vogliono uccidere i padri? Perché nessuno si è candidato? Perché l’unico è stato il buon vecchio bastiancontrario di Parisi?
    Il PD sopravviverà se saprà rinnovarsi davvero e se per selezionare la sua classe dirigente e i suo candidati si aprirà all’esterno, dando voce al suo popolo (elettori, simpatizzanti e non solo iscritti). Solo con la partecipazione, solo con le primarie vere si sconfiggeranno le oligarchie.
    michele merola
    http://briciolecaotiche.wordpress.com/

  12. scalpha ha detto:

    Briciole, su 1200 intervenuti, 1006 hanno votato contro le primarie (e quindi per eleggere Franceschini subito). A quel punto bisognava raccogliere 100 firme (delle 200 disponibili) per candidare un’altra persona: mission impossible. Tieni conto che Parisi ha raccolto le 100 firme, ma poi ha avuto solo 94 voti… In quest’assemblea non c’era spazio per nessuna opposizione. Pippo Civati, Marco Simoni, Paola Concia ed io abbiamo fatto quello che abbiamo potuto, trovare spazio sui giornali di domani. Vediamo se le nostre posizioni saranno riprese dalla stampa.

  13. alessandra (pessimesempio) ha detto:

    Questo preoccupa, che non ci sia stato nessun spazio per nessun tipo di opposizione. E’ questo il partito che vogliamo, stile blindato? Io no.

  14. piergiorgio ha detto:

    Ok, Ivan hai ragione. Questo è ovvio.
    Però un passo più in là bisogna pur farlo (bisognava, o bisognerebbe: lo potete ancora fare).
    E cioè, a questo punto basta con i velleitarismi.
    Mi spiego: tu continui a contrapporre l’oligarchia del caminetto ai giovani, le logiche di corrente al rinnovamento ecc. ecc. ecc. E, per es. , firmi i manifestini insieme a tanta bella gente della classe dei 30-40 enni.
    Però: di fronte a scelte che tu stesso (e tuttti i “ggiovani”) definisci suicide, assurde, da titanic con l’iceberg che incombe, che fanno questi tuoi compagni di cordata?
    Io a questo punto mi sono anche stufato di criticare a squarciagola i vecchi quando i giovani non sono disposti (esattamente come i loro avi) a rischiare nulla.
    Cioè a questo punto la critica la devi rivolgere anche (forse soprattutto) ai tuoi “compagni” chiamiamoli così.
    Bisogna prendere atto che anche i giovani pd sono una classe dirigente scadente evidentemente.
    Insomma: è possibile accontentarsi delle critiche a mezzo blog e di qualche spazio (pur importante per carità) sulla stampa ?
    Forse lo spazio sulla stampa (tutta) ve lo dovreste guadagnare con fatti, con iniziative clamorose, con gesti di rottura. Sui giornali ci dovreste andare per quello che fate, “spaccando” il partito, non perchè vi lasciano esporre le vostre opinioni in un articolo ogni tanto sul giornale del partito affinchè vi sfoghiate senza che ciò conti nulla.
    Non dico tu, che sei solo membro dell’ass. cost. (oddio, a sto punto, preso atto che tanto uno in un ass. così non conta nulla potresti poure dimetterti tanto che ci fai? cmq vabbè).
    Però fra quelli là del manifestino c’erano pres. di provincia, parlamentari, segretari provinciali et similia…gente che ha dei ruoli operativi nel partito (o nelle istituzioni).
    Allora se è vero che siete d’accordo perchè non fanno nulla? perchè non si dimettono? o non si ribellano in qualche modo? (che ne so: disconoscano le decisioni del partito, riuniscano i circoli della base per proclamarsi in disaccordo, organizzino manifestazioni di protesta fin sotto il loft, intralcino il funzionamento degli organi dirigenti fino a chè…ecc. insomma sabotino il partito per protesta).
    In conclusione: se c’è l’iceberg in rotta di collisione i tempi sono maturi e non si può più limitarsi alla lenta penetrazione, alla critica, alla lamentela.
    E quindi delle due l’una: o c’è davvero nel pd una “fronda”, minoritaria e contrastata dai big finchè vuoi, ma consistente e che non solo auspica ma VUOLE sul serio il cambiamento; oppure bisogna prendere atto che di fatto non c’è, o ha una consistenza così minima da essere del tutto residuale e perciò di fatto inutile.
    E allora basta lamentarsi dei vecchi, cominciamo a lamentarci dei giovani.

  15. Marco Lazzaroni ha detto:

    D’accordo con Piergiorgio.
    Comunque si doveva e si poteva fare di meglio. E’ inutile avere tanti buoni ideali e buoni propositi se poi non si tirano fuori i C-O-G-L-I-O-N-I per portarli avanti. Ok c’erano delle difficoltà ma erano proprio insormontabili? Tu e gli altri avete fatto tutto quello che potevate e anche di più? Datevi una mossa se no rimanete chiacchiere e BADGE e qui è nera davvero non grigia! CORAGGIO!!!!!!!!!!!!!!! Ho fiducia in voi dovete farlo per NOI e per VOI!!!

  16. Andrea ha detto:

    A giugno il PD perderà ancora voti (raggiungerà il 30%?) e l’IDV ne guadagnerà un po’ (supererà il 6%?).
    Davanti ad un risultato del genere Franceschini – e TUTTO il gruppo dirigente – dovranno andare a casa.
    Oramai la strategia dei “dissidenti nel PD” è “tanto peggio, tanto meglio”. Credo che sia l’unica attuabile.
    Solo davanti al disastro elettorale lo cose possono cambiare. Triste, ma vero.

  17. AntonioT ha detto:

    La soluzione odierna, a mio avviso, consentirà ai “giovani” del partito di fare rete e presentarsi più forti al congresso.
    Questa è una occasione unica per un ricambio generazionale. Ovviamente dovremmo capire quanto i giovani vogliano esporsi e cambiare le cose oppure semplicemente desiderino essere cooptati da questa classe dirigente per godere delle agognate prebende.
    Il dsicorso di Franceschini è stato interessante: ma dove è stato fino a martedi scorso?

  18. Upanisad ha detto:

    Ummm… ma siete sicuri che il PD serva ancora? Fondare un partito nuovo no, eh?

  19. piergiorgio ha detto:

    Mah…disocrso interessante?
    Io ho letto un punto in cui Franceschini dice più o meno (cito a memoria): “in Europa non andremo MAI (me cojoni…ndr) col PSE. Ma non potremo mai stare dove non ci sono i socialisti”
    Chiaro?
    Azz…alla faccia del nuovo corso in cui si dovrebbe dare un profilo netto…

  20. ferdinando ha detto:

    io invece penso che questo congresso abbiamo mostrato tutti gli enormi limiti di questa nuova generazione che aspira a prendere la guida del partito. si sono dimostrati, alla prova dei fatti, sprovveduti dilettanti allo sbaraglio.
    la politica non e’ fatta solo di ideali e buoni propositi, ma anche da intelligenza politica, strategia e piena padronanza delle regole del gioco. lo status quo al congresso nazionale c’e’ arrivato compatto, consapevole del fatto che le decisioni vengono approvate a maggioranza con le votazioni e si sono evidentemente ben organizzati in tal senso. e la “nuova generazione”? non aveva neanche un piano b nel caso (era una quasi certezza) fosse passata la soluzione di eleggere un segrtario subito, con un suo candidato da proporre in alternativa a parisi e franceschini (bastavano 100 firme). si sapeva da mercoledi’ la data del congrsso e gli scenari che si preconfiguravano, perche’ non vi siete organizzati? fare rete per voi e’ solo avere un blog sul quale scrivere oppure vuol anche dire usare l’internet come strumento per organizzarvi come delegati per portare avanti battaglie comuni nelle direzioni di partito? e cosa avte fatto per convincere quei mille e passa delegati che non si sono presentati, quanti di loro avrebbero potuto votare a favore della vostra linea politica?
    e’ un dato di fatto che nel PD e’ maggioranza un ceto politico compromesso, inadeguato e che mira semplicemente all’autoconservazione. ma se il nuovo non e’ capace di organizzarsi, creare consenso e portare avanti una battaglia strategica, intelligente e senza esclusione di colpi secondo me non avete le qualita’ e lo spessore politico (se non riuscite a battere un franceschini che speranze avreste contro berlusconi?) per guidare un grande partito.
    e lo dico con tristezza, visto che non vedo l’ora di poter dare il mio voto a un partito che sia come quello immaginato all’inizio dell’avventura PD.
    ferdinando

  21. Manuela ha detto:

    Cosa si pretende da un’assemblea eletta come è stata eletta, con liste bloccate e preparate a tavolino dagli stessi che partecipavano alle primare già posizionati, gia preventivamente divisi in maggioranza e minoranze: grande plebiscito per Veltroni, un po’a lla Bindi, un po’ a Letta, e tutti gli altri fuori dalla partita, perché poi la partita vera si sarebbe giocata altrove?
    Quei pochi nuovi, “innocenti”, quelli che sono entrati pieni di entusiasmo per questa avventura, hanno fatto presto ad accorgersi che la minestra era già preparata: o l’hanno mangiata o se ne sono da tempo tornati ai loro affari.
    Questa assenblea non poteva, nonostante i finti timori che i vertici hanno mostrato alla vigilia (esibiti credo più per far piacere ai giornali), che continuare a fare qeullo che ha sempre fatto: ratificare quello che i vertici avevano deciso.
    Si sta avverando il paradosso di cui scrivevo ai tempi delle primarie: sono i vertiici a scegliersi la base, non il contrario. Questo è esattamente quello che è avvenuto, e quindi non meravigliamoci,.
    Così come non dovremmo meravigliarci che le “nuove leve” del PD, i trentenni, i quarantenni già ai vertici di qualche organismo non rappresentino niente di nuovo, anzi siano permeati pià di altri di una cultura politica vecchai e superata, perché non hanno fatto altro, finora, che ingrassare di questa cultura politica.
    Per questo ho avuto fiducia, a suo tempo, in Ivan: perché veniva da un’altra storia, ha avuto altre esperienze, anche internazionali, era portatore di una cultura politica molto diversa da quella ex cattolica o ex comunista. Purtroppo anche lui ha accettato le regole di questo PD, dall’interno immodificabile proprio perché i vertici scelgono preventivamente quella base che poi dovrà ratificare i vertici stessi. Non si meravigli, allora, di restare perennemente in minoranza.

  22. Anellidifumo ha detto:

    Ferdinando ha ragione da vendere. Saran tre anni che dico la stessa cosa a Ivan e questo mi è costato il titolo di “troll” da parte di ivan, nessuna risposta mai alle questioni poste e una sua letterina di scomunica un dì di natale di 3 anni fa. Per fortuna quel che dico è giudicato in modo costruttivo da quasi tutti gli altri.
    “Sprovveduto” è il termine magico, la parola chiave che descrive perfettamente la principale caratteristica politica del padrone di casa. A me poi fa morire quando pare che cada dal pero, quando si stupisce di situazioni che sul mio blog ho previsto con qualche settimana o mese o anno d’anticipo.
    Ricordati Ivan che la politica è soprattutto confronto e competizione con persone vicine che hanno idee e soluzioni diverse dalle tue. Il primo confronto è infatti sempre con i propri compagni di partito, poi con chi milita in partiti diversi dal proprio. Non penso si possano iniziare alleanze o convincere nessuno togliendogli il saluto, ma magari mi sbaglio.