Sono molto preoccupato per L’Unità. E’ diventata rapidamente il mio giornale, e non solo perché ci scrivo sopra. Non voglio aggiungere altro mentre il caso si dipana e fino a quando non ci saranno notizie più certe, ma desidero far giungere a Concita De Gregorio e a tutta la sua redazione il plauso per il bel giornale che in questi mesi ci hanno consegnato ogni mattina e tutto il sostegno in questo momento certamente non facile.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
8 risposte a “La nostra Unità”
Forse voi dei iMille non ve ne eravate resi ancora conto ma … sono tempi duri, per tutti i lavoratori!
Per chi produce buone lavatrici e non ne vende quante stabilite, per chi produce ottime automobili e non ne vende quante preventivate, per chi produce delicata biancheria intima e non ne vende secondo i piani e anche per chi stampa buoni giornali e , nonostante il valore dei suoi redattori, non riesce a venderne quanti l´editore aveva stabilito.
E´il capitalismo, baby!
Che manda a casa tutti i lavoratori, senza fare differenze tra bravi e meno bravi, tra prodotti buoni e meno buoni.
Cerchiamo di rammentarlo sempre, sia quando sono i nostri amici de l`Unita´a rimanere a spasso sia quando sono gli ex dipendenti Alitalia che scioperano per il loro posto di lavoro e ritardano il nostro volo per Londra.
Saluti
E allora, Leo Perutz, come la mettiamo? Ci riportiamo al saggio che insegna: “mal comune, mezzo gaudio” e brindiamo contenti alla malaugurata ipotesi della ri-chiusura de L’Unità?
Scusami, non vorrei apparirti cattivo. Ma mi incuriosici. Ma tu, sentimenti ne hai? E se sì, di che tipo sono? Frequenti questo blog con la boria di chi non ci vorrebbe stare: non te ne va bene una, ti stanno tutti antipatici, lasci intendere una autostima che ti consente di trattare tutti, a proposito di tutto, con sufficienza. Nessuno capisce niente. Solo tu.
Fossi in te, questo postaccio non lo frequenterei; questa gentaccia non la tratterei.
Non è che ti senti un po’ frustrato dalla vita e cerchi di difenderti sputando cattiverie?
Prova a sorridere, qualche volta. Forse ne trarrai giovamento. O, altrimenti, fatti un bel pianto liberatorio.
Forse non sei cattivo come ti sforzi di apparire. Forse sei soltanto sofferente e, per nascondere la disistima verso te stesso, tenti di indossare la giubba del superuomo.
Coraggio!
Giornata storta ieri, eh Omar? Non me ne parlare, ho avuto anche io una notte pesante!
Magari ci risentiamo con piu’ spirito quando stiamo meglio tutti e due, Ok?
Un abbraccio.
Padellaro faceva un bel giornale, vendeva abbastanza. E’ stato messo alla porta dal nuovo “padrone” del giornale il signor Renato Soru, che ha chiamato la signora De Gregorio Concita, che forse oggi o si starà mangiando le mani per avere accettato di seppellerire il giornale o sta preparando la grande fuga coi tanti soldi forniti dal grande uomo di Sanluri. I signori Angelucci (quelli di Libero e de Il Riformista) volevano prendere in gestione L’Unità, ma il compagno Veltroni ha fatto una scelta diversa (sbagliata come sempre) preferendo mister Tiscali. L’Unità chiude, Il Manifesto sta messo male, Liberazione pure, tutta la stampa di sinistra langue. Ma perchè le persone di sinistra non acquistano questi giornali ? La colpa è la loro, di chi altrimenti, di Berlusconi ?
A me l’Unità di Padellaro, quella di Colombo e quella di Concita piacevano e piacciono molto. Sono giornali ben fatti, tutti e tre diversi tra loro, ma con una forte passione interna e la dannata voglia di raccontare la realtà. Ci riuscivano magistralmente tutti e tre i direttori. Spero davvero che rimanga in vita l’Unità finché riesce a fare un giornalismo di così chiara qualità.
@Ciriolina. Vorrei puntualizzare qualche punto su cui divergiamo:
!.- Padellaro e, prima di lui, Furio Colombo facevano un ottimo giornale. Concita non è da meno, e in più ha aumentato la tiratura, e la pubblicità. Se la acquisti qualche volta, vedrai che è molto più intensa. Sono soldi. I contenuti sono almeno gli stessi.
2.- Veltroni di cose discutibili ne ha fatte più d’una. Ma scusa, dici che ha fatto una scelta diversa (sbagliata come sempre), a non fa cedere l’Unità, il NOSTRO giornale storico, quello di SEMPRE (anche tuo? boh!) ai signori Angelucci (quelli di Libero e de Il Riformista)?
Te la immagini l’Unità diretta da Giuliano Ferrara?
Le persone di sinistra forse non comprano l’Unità quanto dovrebbero. Non so tu da che parte stai, se a sinistra, a destra, sotto o sopra. Certo che tu l’Unità non l’hai mai vista, e se l’hai vista non devi averci capito niente, considerato quello che hai scritto.
Detto in confidenza, nessun giornale si mantiene solo con la tiratura. In particolare, Libero e il Riformista, in edicola ce li vedi mai? Vedi mai in metrò uno che li legge?
A Ciriolì, certo che n’hai dette di cazzate in così poche righe, eh? 🙂
ahahaha!!!! Anellidifumo, mi fai morire! Ma come ti vengono battute così, alle 5 del mattino?