6 Marzo 2009

A la guerre comme à la guerre

Diario

francesco boccia.jpg“Il sistema pensionistico dei parlamentari va adeguato a quello dei comuni mortali. Non va fatto demagogicamente per il debito pubblico del paese, ma per lanciare un grande messaggio di normalizzazione del paese al tempo della crisi economica più grave degli ultimi trent’anni. Non possiamo chiedere sacrifici se non siamo i primi a farlo.Il problema non e’ tanto di spesa (anche se i costi ci sono), quanto di principi e valori.” Mentre Berlusconi minimizzaFrancesco Boccia propone ai parlamentari di mettere mano al portafoglio.

12 risposte a “A la guerre comme à la guerre”

  1. kamillo ha detto:

    già, facile!
    tanto lo sa benissimo che non passerà mai, a partire dai suoi colleghi del pd….
    però ci guadagna l’immagine…
    che volponi questi politici.
    perchè invece non si impegna a eliminare quella assurda norma per cui, se non totalizzi 5 anni di versamenti INPS alla gestione separata parasubordinati, i tuoi contributi vanno a puttane?

  2. scalpha ha detto:

    Questo, kamillo, si chiama processo alle intenzioni…

  3. kamillo ha detto:

    p.s.
    ad una sommaria occhiata al c.v. del soggetto non si evince abbia passato anni della sua vita nella PRECARIA condizione del co.co.co/co.co.pro.!
    ergo che ne sa egli della condizione in cui versano milioni di italiani?
    fa, come tutti, solo demagogia.

  4. scalpha ha detto:

    Quelli nati prima del ’70 il precariato l’hanno più o meno evitato tutti, kamillo.

  5. kamillo ha detto:

    io sono nato molto prima del’70, ma il precariato lo conosco eccome e come me tanti miei +o- coetanei;
    forse NON RICORDI quanti sono stati estromessi da realtà produttive che per il mercato erano ormai obsolete e non hanno più trovato un lavoro stabile…vedi di non fare pure te la figura di quello LONTANO dalla realtà,
    pèppiacere!

  6. ioAnche ha detto:

    Io pure sono nato prima del 70, anzi molto prima eppure sono stato e sono precario: una banca non la si rapina mica ogni giorno!

  7. Andrea Ballabeni ha detto:

    Condivido le parole di Boccia.
    Sarebbe opportuno estendere il discorso anche agli altri grandi privilegi dei parlamentari.
    Andrea

  8. Lorenzo ha detto:

    Giuste le parole di Boccia, giuste anche le obiezioni che gli sono mosse. E’ sicuramente un’idea ispirata da criteri di minima decenza. Sarebbe il caso che il centrosinistra se ne ricordasse, quando tornerà al governo. Se quelli prima del ’70 hanno evitato tutti il precariato (ma non è mica vero), forse sarebbe il caso di far parlare i giovani precari che stanno in parlamento, eletti con il PD. Quanti sono?

  9. Filippo l'altro ha detto:

    Giusto. Sarebbe una buona mossa. Ottima poi in questo contesto. Ma avranno il coraggio di farla ora se non l’hanno mai fatta? Della cosa si parlava nel libro cult “La Casta”…
    Cosi come sarebbe il caso di rivedere il loro sistema pensionistico dei parlamentari sulle coppie di fatto.
    Un onorevole in caso di decesso puo’ prevedere di far passare la pensione al suo convivente.
    O tutti o nessuno. Ecco, sono contrari a qualsiasi tipo di riconoscimento delle coppie di fatto? Allora si togliessero il privilegio. Se davvero sono cosi cristianamanete integri e devoti, avessero il coraggo di farlo (temo non ce l’abbiano pero’….)

  10. Filippo l'altro ha detto:

    Giusto. Sarebbe una buona mossa. Ottima poi in questo contesto. Ma avranno il coraggio di farla ora se non l’hanno mai fatta? Della cosa si parlava nel libro cult “La Casta”…
    Cosi come sarebbe il caso di rivedere il loro sistema pensionistico dei parlamentari sulle coppie di fatto.
    Un onorevole in caso di decesso puo’ prevedere di far passare la pensione al suo convivente.
    O tutti o nessuno. Ecco, sono contrari a qualsiasi tipo di riconoscimento delle coppie di fatto? Allora si togliessero il privilegio. Se davvero sono cosi cristianamanete integri e devoti, avessero il coraggo di farlo (temo non ce l’abbiano pero’….)

  11. Filippo l'altro ha detto:

    Giusto. Sarebbe una buona mossa. Ottima poi in questo contesto. Ma avranno il coraggio di farla ora se non l’hanno mai fatta? Della cosa si parlava nel libro cult “La Casta”…
    Cosi come sarebbe il caso di rivedere il loro sistema pensionistico dei parlamentari sulle coppie di fatto.
    Un onorevole in caso di decesso puo’ prevedere di far passare la pensione al suo convivente.
    O tutti o nessuno. Ecco, sono contrari a qualsiasi tipo di riconoscimento delle coppie di fatto? Allora si togliessero il privilegio. Se davvero sono cosi cristianamanete integri e devoti, avessero il coraggo di farlo (temo non ce l’abbiano pero’….)

  12. Luigi Ruggeri ha detto:

    Anche io sono del 53 e sono stato precario fino al ’96 anno in cui sono diventato dipendente pubblico in un ente locale. Nove anni mi sono bastati e poi ho cambiato di nuovo mestiere. chiamala flessibilità chiamala senso dell’avventura ma oggi sia i bambocci sia chi mi da del fannullone mi rompono i c.
    A parte la propria vita privata trovo buffo il titolo del post. Più ho meno lo traduco così: nella guerra non ci risparmieremo fino all’estremo sacrificio. Per dire semplicemente che la rinuncia ai privilegi, significa privilegi per nessuno. Con coerenza e onestà per vivere tutti in un mondo migliore. altro che eroismi.
    Luigi.