12 Marzo 2009

Il pane, ok. E le rose?

Diario

Questa mattina ho parlato a “Omnibus Life” (La7) di rientro in patria dei talenti italiani all’estero. A discutere con me, ospiti di Tiziana Panella e Enrico Vaime, un parlamentare del PD (Vaccaro) e uno del PdL (Saglia) che hanno presentato una proposta di legge sulla materia. La sensazione che ne ho tratto è che la comprensione del fenomeno sia molto scarsa tanto a destra quanto a sinistra. Ai nostri legislatori sfugge completamente il fatto che gli italiani che emigrano e non tornano non lo fanno tanto per un problema di soldi, ma semplicemente perché l’Italia non è percepita come un Paese in cui è possibile realizzare il proprio progetto di vita, che è poi anche il motivo per cui gli stranieri si guardano bene dal venire a studiare, vivere e lavorare qui. La trasmissione è qui sotto, per le vostre valutazioni.

5 risposte a “Il pane, ok. E le rose?”

  1. marco ha detto:

    Ivan, ottimo come sempre, pero’ dovevi citare Irene!!! Almeno Vaccaro, Vaime, Saglia e la Panella (leggerina, mamma mia…) si potevano fare un idea sulla situazione del talento in italia. Curiosamente, la giornalista che si autoproclama una secchiona, come mai non conosceva ne “Talento da Svendere” ne “L’Universita’ Truccata” che sono i 2 libri chiave su questo argomento? Ma chi sono autori della trasmissione? Evabbeh…
    un abbraccio
    marco

  2. scalpha ha detto:

    Marco, hai straragione! Ci ho pensato anch’io appena uscito dallo studio e mi sono abbastanza mangiato le mani per non averlo fatto. Non dovrei andare in televisione così presto di mattina!

  3. Antonio ha detto:

    Ho visto il video per intero. Scalfarotto dira’ anche cose giuste, ma confrontato con il normale clima politico pare un esagitato, tanto si sbraccia e ci ricorda i problemi cardini del nostro paese. Per assurdo, Vaccaro con la sua piccola proposta nel merito dell’argomento sembra molto piu’ concreto di Scalfarotto con i suoi problemi globali.
    Consiglierei di limitarsi a parlare di cervelli quando l’argomento sono i cervelli. A voler infilare i diritti civili ovunque ci si fa la figura del benaltrista, anche avendo forse ragione.

  4. irene ha detto:

    bravissimo ivan!
    senti, mi ha appena chiamato un giornalista di rep. per un pezzo sull’impatto socio-economico delle comunita’ gay in italia….ma com’e’ che adesso quando si parla di talento chiamano te e quando si parla di comunita’ gay chiamano me….? Marco comincia a preoccuparsi….LOL :))))))

  5. tina ha detto:

    Caro Ivan,
    sono d’accordo con te, non e’ solo un problema di soldi, evidentemente, ma di possibilita’ esistenziali che l’Italia non sa offrire. Sto cercando di convincere mia figlia ad andare via anche lei. prima che diventi una “giovane” quarantenne con un avvenire mancato dietro le spalle.
    Segnalo un libro da aggiungere alla reading list:
    I Baroni, di Nicola Gardini, ed. Feltrinelli
    e’ appena uscito: un doloroso diario del tentativo frustrato di contribuire al rinnovo di quel mammuth corrotto che e’ l’universita’ italiana.