10 Aprile 2006

Devoti a San Siro

Diario

Io credo che chi ha votato per l’Unione si aspetti ora di vedere questo paese cambiare, o tornare almeno ad una civile normalità. Tra le cose che davvero mi piacerebbe osservare in tempi rapidi c’è il sollevarsi della cappa di clericalismo che ha ormai ridotto il nostro Paese al livello grosso modo di una teocrazia. La richiesta di spostare il derby di Milano, in calendario venerdì prossimo – in sovrapposizione con la Via Crucis – ne è un esempio lampante. La cancellazione di spettacoli, programmi e manifestazioni civili di ogni genere per cause legate a ricorrenze religiose (ovviamente di una sola confessione, del Sabato o del Ramadan non mi pare si discuta mai) mi pare veramente inaccettabile, con l’aggravante del fatto che si tratta in questo caso in realtà di un’occasione religioso-televisiva. In pratica, secondo la linea del Cardinale Angelini, autore della bizzarra proposta, si dovrebbe spostare il derby per fare in modo che lo share Auditel di papa Ratzinger non venga messo a rischio. Non sarebbe per niente una cattiva idea se le alte gerarchie vaticane tornassero a far conto più sulla saldezza della fede che sulla censura. Spero che passato finalmente il tempo dei Pera e dei teo-con, si possa tornare ad essere un Paese dove chi vuole può meditare sul messaggio della Via Crucis senza per questo impedire ai propri concittadini che lo preferissero di andare allo stadio, al teatro o a mangiare una pizza. Nel rispetto reciproco. Amen.