Grazie a Federico Lazzarovich che mi ha segnalato questo articolo de La Stampa sull’iniziativa del ministro della Sanità del governo spagnolo, Elena Salgado, che ha recentemente riunito le più importanti case di prêt-à-porter del Paese iberico per comunicare loro formalmente che sarebbe ora di “adeguare le taglie dei vestiti alle reali misure delle donne spagnole. Le quali normalmente non portano la 36 e neppure la 38, a meno che non siano gravemente malate”.
Quello che sempre mi colpisce è la capacità che il governo Zapatero sta dimostrando di occuparsi della vita vera, e in particolare della vita delle donne. Io continuo a pensare che tutto questo sia la diretta conseguenza del fatto che la metà dei ministri spagnoli sono donne. Solo in questo modo temi come la violenza domestica e i disturbi alimentari possono diventare rilevanti per la politica. I nostri governi fatti solo di maschietti sessantenni, bianchi, cattolici, perfettamente abili e sedicenti eterosessuali si occupano e si occuperanno sempre e soltanto delle cose che riguardano e interessano quella minuscola parte della popolazione che rappresentano.
Una risposta a “Il senso delle misure”
Caro Ivan,
non c’é niente da fare la nostra gerontocrazia non riesce ad uscire dal circolo vizioso, ragion per cui sono i giovani italiani che preferiscono anderesene.
Un paese in cui l’età media del consiglio di ministri si avvicina a quello di un conclave papale non desta qualche dubbio: a loro no. Nessuno. Tutto sembra normale. Circolare!