10 Luglio 2006

Bellissimo

Diario

Campioni!

11 risposte a “Bellissimo”

  1. Morgan ha detto:

    Ivan, ho seguito con interesse e curiosità la tua vicenda politica e devo ammettere che vedere la passione calcistica italiana a Circo Massimo – dove io, sia chiaro, tifavo come un pazzo -, mi ha fatto pensare che gli Italiani non cambiano mai. Una novità come poteva essere il tuo caso viene quasi ostracizzata (ricordo una tua intervista a Matrix dove Mentana si comportò con te in modo indegno) e, dopo la vicenda calciopoli che fa rabbrividire, si continua a tifare questi campioni iper pagati e solo in apparenza vittime del sistema.
    Ho come la sensazione di avere sempre l’amaro in bocca quando osservo la novità e il vecchio in Italia.
    E’ sempre tutto uguale, peggio dell’eterno ritorno dell’uguale di Nietzsche.

    Buona continuazione e in ogni caso: bravi azzurri! 😉

    Morgan

  2. Sergio ha detto:

    Bellissima la coppa ma ancor più bello Cannavaro, due occhi ed un sorriso meravigliosi… nulla da invidiare a David Beckam.

  3. giodi ha detto:

    Mrs Caporossi sembra una persona molto intelligente e degna di fiducia, il sito delle primarie è ben fatto e utile e l’APD sembra una cosa seria.

    La domanda è: in che rapporti iMille sono con con questi soggetti? Dato che i punti in comune mi sembrano molti, hanno pensato a unire le forze?

  4. riccardo spezia ha detto:

    o giodi … io lo propongo da subito e non ho mai ottenuto risposte …
    nello spirito “dal basso” ho domandato al sito di APD se ci sono simpatizzanti a Parigi con cui discutere dal vivo … attendo ancora risposte ….

    Da una mail ricevuta oggi, mi sembra utile estrarre il motto: “bisogna uscire dal blog”.
    Ovvero incontrarsi e conoscersi per fare le cose o tentare almeno. Certo all’estero è difficile, noi ci proviamo …

    bella,
    r

  5. Guido ha detto:

    iMille ߜ Parlare, capire, decidere.
    Ho interrotto, per un paio di volte, la conversazioni su massimi sistemi (libertà, bontà, massimi sistemi, partito democratico) con un post intitolato
    >
    Marco Simoni mi girato un suggerimento.
    >
    Sono su internet dal ’95. Non amo inserire i post fuori teme e non amo disturbare.
    Però il tema, per me, fa saltare tutti gli altri.
    E’ stato creato un movimento. Tutto bello e tutto gioia. E’ stato creato in una riunione spontanea di 30 persone. Tutto bello e tutto gioia e tutto contrario alle leggi della probabilità perché 30 persone difficilmente si incontrano per caso… in un’aula di domenica… mah…
    In ogni caso va bene anche così, un nucleo di 30 persone è un ottimo seme per una grossa pianta.
    Ora esiste questo movimento e questo sito. Di politica so poco, però come vanno le cose … non va bene per niente.
    E quindi decido di provare ad impegnarmi ed di dare una mano.
    Iniziano ad apparire gli articoli. Inizia ad apparire anche una sorta di linea politica che potrebbe anche andare bene.
    Quello che non va bene è che non riesco a capire quando sono stati scelti gli autori di questi articoli, dove si sono incontrate le persone per eleggere un leader, chi tiene le fila.
    Come dicevo, non sono un politico, mi occupo di processi produttivi. Ma per mestiere so che dove c’è produzione c’è una leadership.
    Su i-mille c’è produzione.
    Chi è il leader? Come è stato scelto?
    Non rispetto il buon consiglio di Marco Simoni perché ritengo che questo discorso debba essere pubblico. Se potesse avere un post dedicato sul sito dei iMille… bhe… sarebbe di per sé una risposta.
    Il cuore del messaggio è semplice: “se iMille si comportano come gli altri hanno già perso”.
    Dobbiamo scegliere un leader (e con lui i suoi collaboratori e le idee di base) lasciandoci infiammare dalle sue idee e dandogli, a torto o a ragione, un mandato definito al termine del quale si tornerà a decidere.
    Prima di aver fatto quello, iMille è un movimento come tutti gli altri, forse peggiore, di certo più debole.
    Ma io non voglio che sia come tutti gli altri! Quindi interrompo, mi espongo e chiedo.
    Ritengo che, se questo discorso generà una discussione (o una risposta) franca, chiara e trasparente, noi diverremo molto più forti. Se non lo farà… beh… in parecchi si risparmierà tempo.

    Un abbraccio

    Guido

  6. masaccio ha detto:

    Per favore, “po’” con l’apostrofo. Grazie.

  7. henrietta/serena ha detto:

    Riccardo, colgo l’occasione per salutarti ancora ma temo che la frase che ti ho scritto in quella mail “bisogna uscire dal blog” non incontri molto favore negli altri Mille, neanche nella sua accezione più umile, cioè incontrarsi tra noi Mille. In due post differenti ho proposto di vederci in maniera informale, anche per capire semplicemente quali facce e quali idee ci sono dietro i nostri nomi e nomignoli ma nessuno pare interessato. Concordo sul fatto che la mia faccia e il mio nome non destino attenzione nè politica nè mediatica ma aderendo a iMille avevo immaginato la possibilità di incontrare e unire le forze con persone stufe di facce e di nomi e desiderose di idee e progetti concreti. L’impressione che ho avuto è che non sia così e che la maggioranza di noi comunque preferisce aspettare comunicazioni e inviti “dall’alto”, se così si può dire, tradendo lo spirito stesso dell’iniziativa. Molte discussioni, già a quarantott’ore dalla nascita de iMille, mi sembravano asfittiche, com’è normale che accada quando si parla troppo e si agisce poco. A più di una settimana si moltiplicano i detrattori, i magnanimi iettatori che comunque ci augurano buonafortuna, i critici della prima e dell’ultim’ora, ogni frase viene analizzata e dibattuta ma il dibattito vero resta piatto, frantumato in post sparsi tra questo e altri blog, limitato a chi ha qualche capacità di esposizione scritta. Personalmente stimo molto i promotori della piccola follia che stiamo cercando di mettere su ma temo che se per ogni mossa aspettiamo la loro imboccata non stiamo costruendo niente nè di moderno nè di democratico. Rinnovo l’invito a chi voglia cominciare a confrontarsi faccia a faccia e progettare una strategia per attirare un minimo di attenzione al di fuori di questo blog. Incontriamoci, contattiamoci, facciamo qualcosa. Oppure l’alternativa è scrivere un pregnante comment a un post. Ma non so quanto questo possa servire a migliorare l’Italia.

    Serena Maniscalco

  8. Barbara ha detto:

    Piaciuto molto sia la bancaria-politica che l’intervista.

  9. giodi ha detto:

    Si, anche io con Guido penso che finora sia tutto un po’ opaco.

    Anche scrivendo all’indirizzo join@imille.org le lettere non vengono inoltrate a tutta la community, ed è piuttosto seccante doversi limitare a scrivere nei commenti di un blog.

    Forse è ancora un peccato di gioventu’, ma penso che una comunitá, specialmente politica, specialmente democratica, dovrebbe adottare metodi piu’ aperti per permettere ai suoi membri di comunicare, contaminarsi, decidere.

    Possibilitá tecniche, tra wiki, community, open source etc. ce ne sono a bizzeffe.

    Non bisogna avere paura dell’apertura, anche se crea un po’ di casino. O iMille si aprono oppure non je la faranno, IMHO.

  10. riccardo spezia ha detto:

    concordo con giodi, la mailing list non funziona veramente, non si è abilitati a inviare messaggi a tutti … quindi a che serve?

    Se non ci creiamo un forum aperto, sarà difficile uscire dalla piccola comunità del blog, al che imille resterebbero solo un altro blog (come diceva qualcuno).

    cordialmente
    riccardo

  11. riccardo spezia ha detto:

    Una provocazione: e se iMille proponessero a Paola Caporossi di rappresentare quelli che sono fuori dalle nomenklature e che vogliono portare rinnovamento (senza voler semplicemente sostituirsi come nomenklatura …) ? Insomma di candidarsi alla segreteria del PD.

    cordialmente
    riccardo