Buttare il bambino con l’acqua sporca
Il mio post per “iMille”
Non bisogna attaccare le primarie per quello che è successo a Napoli. Le primarie si sono fatte a Bologna, si sono fatte a Milano e in entrambi i casi è stato benissimo averle fatte.
Nella mia città avremo quest’anno il miglior candidato sindaco che io ricordi (e vivo qui da vent’anni) e se invece che Pisapia avesse vinto Boeri sarebbe stato lo stesso. Napoli è una città difficile, il consenso nelle regioni del sud (come anche il tesseramento ai partiti) è sempre a rischio infiltrazioni, anche alle elezioni “vere”, e quello che si sarebbe dovuto fare era gestire con maggiore accortezza e intelligenza l’appuntamento: si sarebbero potuti inviare garanti e osservatori da altre parti d’Italia, coinvolgere per esempio la presidenza del partito perché garantisse in modo imparziale un ordinato svolgimento della consultazione. Così non è stato e gradirei sentire chi se ne assumerà la responsabilità (a proposito di quella accountability spesso invocata e mai applicata nel nostro Paese).
Dopodiché credo anch’io che sia necessario che tutti facciano un passo indietro e che si individui un candidato forte e autorevole per recuperare una situazione incresciosa e grave. Incresciosa e grave al punto da rimandare per la seconda volta la sessione dell’assemblea nazionale che doveva cominciare domani e nella quale si sarebbero dovuti trattare temi importanti come la sicurezza, il mezzogiorno, i diritti civili. Era una situazione difficile, lo capisco e non critico chi ha dovuto prendere la decisione, ma devo dire che io ero dell’opinione che l’assemblea si tenesse ugualmente. Davanti a una situazione non chiara io credo sarebbe stato meglio tenere il punto e rendere chiaro che il nostro partito non indietreggia davanti alle minacce di qualche facinoroso. Dal centro-destra che a Napoli esprime uno come Cosentino certo non prendiamo lezioni di moralità, ho cercato di spiegarlo a Nunzia De Girolamo oggi ad “Agorà” su Rai3.
Mi auguro che nuove classi dirigenti in questo paese, a destra come a sinistra, abbiano il coraggio di mettere le mani nel verminaio delle regioni meridionali e di azzerare e far ripartire la situazione tenendo presente non la convenienza elettorale immediata ma il bene del paese nel medio e nel lungo periodo. Presentare facce pulite anche a rischio di perdere le elezioni, confidando nel fatto che forse quello è il modo migliore e sorprendente per vincerle.
Una risposta a “Buttare il bambino con l’acqua sporca”
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