Volevo solo dire grazie a tutti per i tre giorni di Changes. Grazie a chi ci ha lavorato da Acquapendente (Viola Buzzi e Angelo Vitali in testa, e con loro Debora, Simona, Federica, tutti), Alessandro Venè con la sua JacLeRoi che ha assicurato la comunicazione e tutto ciò che di Changes è stato visto e quello che ancora si dovrà vedere, le autorità locali, con in testa il Sindaco Alberto Bambini.
Grazie anche a chi ci ha consentito di autofinanziare Changes: Barbara Melotti, Alberto Torricelli, Alessandro Bocchetti, Valter Gallo, Carlo Traina, Lorenzo Onorati, Gabriele Scalfarotto, Massimo Cardone, Gabriella Stanchina, Marco Romagnuolo, Giuliano Laccetti, Michele Pansini, Valeria Vicinanza, Estella Marino.
Grazie poi ai numerosi e cari amici che sono intervenuti: politici, giornalisti, scrittori, attori, persone che lavorano con me da sempre e con le quali sono d’accordo su tutto e persone con le quali concordo su quasi nulla tranne che sulla stima reciproca e sul fatto che confrontarmi con loro è sempre un’occasione per imparare e mettermi in discussione. Ne cito una per tutti: Nunzia De Girolamo, che ha accettato di venire in territorio nemico senza battere ciglio e ci ha aiutati a fare un dibattito molto bello insieme a Luca Sofri e a Marco Simoni.
Grazie alle persone che sono venute fin su al Monte Rufeno, nel bellissimo bosco che ci ha ospitati, da tutta Italia e grazie anche per i messaggi di ringraziamento che mi hanno mandato direttamente o sui social network.
A cosa è servita Changes? A dimostrare, e secondo me ci siamo riusciti, che si può fare politica a viso aperto, tenendo in conto che la politica è anche relazione umana e comunità, provando a fare quello che la mia amica Ilda Curti ha definito “ossigeno intelligente”. Una politica fatta di pochissima tattica e di molte idee, che dice le cose molto chiaramente e in modo netto e nitido, senza fare nemmeno un passo indietro ma senza urlare e senza perdere il rispetto di sé e degli altri.
Nei prossimi giorni e settimane produrremo i materiali di queste giornate e proveremo a rilanciare partendo dai territori, a partire da Milano e Napoli, due città che il cambiamento lo hanno chiesto a pieni polmoni. E poi mi piacerebbe che insieme pensassimo a come prepararci a Changes 2012.