Non sono mai stato un tifoso dell’articolo 18 e credo che quel blocco sia uno dei vari motivi per cui in Italia abbiamo milioni di nuovi schiavi (false partite iva, giovani in stage, contratti a progetto per progetti decennali ecc.) che l’articolo 18 non lo vedranno mai nemmeno col cannocchiale. Però questa porcheria di norma introdotta nella manovra dimostra con chiarezza estrema con che tipo di classe dirigente abbiamo a che fare in questo governo. Dato che non hanno lo spessore (diciamo lo spessore) per fare una legge organica che abroghi l’articolo 18, sostituendolo con un sistema di garanzie adeguate dal punto di vista del sostegno economico, della formazione continua e della ricerca di un nuovo lavoro, tirano fuori una norma che consente alle singole aziende o a singoli territori di introdurre questa possibilità. E bravi, così avremo un bel territorio nazionale a macchia di leopardo dove nelle realtà dove il sindacato ce la fa, i lavoratori saranno coperti e aziende o aree dove invece questo non accadrà. E senza un minimo di rete di protezione. E questo sarebbe essere liberali in economia? A me la cosa pare anche vagamente anticostituzionale, ma al di là di questo io trovo che sia la dimostrazione che siamo davvero davvero alla mercè di un gruppo di cioccolatai irresponsabili. Ormai è chiaro: Berlusconi è Willy Wonka!
Cerca nel blog
Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
Una risposta a “Silvio Wonka e il governo degli Umpa-Lumpa”
Magari fosse WW, almeno mangeremmo cioccolato, invece lui produce m….!