C’è chi dice che bisognerebbe modificare o eliminare il Jobs Act, che come dimostra questo articolo del Corriere, in realtà, sta dando i suoi frutti. Uno dei motivi per cui perdiamo credibilità è che, oltre a cambiare le regole del gioco in corsa, tentiamo anche di smontare quelle riforme che siamo riusciti a portare a […]
Luigi Di Maio, pensoso dei guasti provocati nelle famiglie italiane dal lavoro in corso di festività, deplora che ci siano delle persone obbligate a prestare servizio di domenica, e ne approfitta per scagliarsi contro le liberalizzazioni (in questo caso degli orari di apertura degli esercizi commerciali, ma anche contro le liberalizzazioni in genere, come abbiamo […]
La moda italiana e la sfida della sostenibilità
Sulla terribile vicenda di Dacca e dei nostri connazionali uccisi dall’odio e dal fanatismo, ha cominciato a crescere – nel ventre molle dei social media – un rumore di fondo, una giustapposizione fra i nostri manager o imprenditori che si sono trasferiti in quella parte del mondo e le condizioni di barbaro sfruttamento della manodopera […]
Il costo della discriminazione
Gli “alleati”
Continuo la linea del mio ragionamento sulla sostanziale indifferenza della società civile italiana sulla questione dei diritti LGBT con un esempio clamoroso che proviene dalla Gran Bretagna dove a lungo ho vissuto e lavorato. Nel mio ultimo post facevo appello ai giornali e agli opinion leader della sinistra, oggi passiamo alla finanza e alla business […]
La prevalenza della forma
Personalmente considero pazzesco, scriteriato e irresponsabile che si possa repentinamente indire un’assemblea sindacale e lasciare migliaia di turisti sotto il sole impedendo loro l’accesso al Colosseo, per di più indicando in un cartello che l’assemblea si concluderà alle 11pm (che in inglese sono le 23, non le 11). Non credo, naturalmente, che i lavoratori che […]
Una cosa di sinistra
A voler ascoltare le critiche piovute sul Jobs Act, sarebbe di sinistra un mercato del lavoro nel quale solo il 15% dei nuovi ingressi sono a tempo indeterminato e dove i giovani hanno una possibilità di lavorare soltanto fingendosi parasubordinati o addirittura autonomi. Sarebbe dunque di sinistra un mondo del lavoro dove, insieme alla totale […]