Dobbiamo guardare al nuovo, noi dobbiamo aprire le porte del partito a tutti: ai giovani, alle donne, ai lavoratori, ai movimenti. Noi dobbiamo dire: “Venite, venite nel partito, prendetelo! Vediamo insieme cosa possiamo fare! Questo sentimento popolare…”
Non c’è niente di più potente della smorfia di dolore sul viso sanguinante di Berlusconi per leggere il livello di disperazione in cui siamo sprofondati. La nostra vita civile mi pare agitarsi e sbattersi scossa da spasmi autonomi e incontrollabili, come gli ultimi respiri di una enorme bestia sul punto di morire. Milano, dicembre. Quarant’anni […]