Nel senso che viene dall’Oceano pacifico. Mettere Antonello Soro a fare il garante della privacy insieme alla moglie di Bruno Vespa (non saprei in che migliori mani mettere la mia privacy: ci faranno su un bel plastico?) significa davvero non avere capito una cippa del rinnovamento della politica.
In questi giorni in cui ministri, parlamentari, direttori di giornale e il potere blindato e armato fino ai denti difende contro ogni ragionevolezza, buona fede e lucidità il diritto alla privacy di un signore molto anziano che pospone le sue ciclopiche responsabilità istituzionali alle tette e alle chiappe di procaci fanciulle travestite da infermiera, lasciatemi […]