Parliamo di Alitalia? Un’azienda-zombie, già defunta più volte e rimessa in piedi negli anni attraverso spericolate evoluzioni politico-finanziarie tutte a carico del contribuente. Tra Berlusconi e Passera, mezzo spettro politico italiano ha contribuito al caos lasciando agli italiani massicci buchi di bilancio da accollarsi, ai passeggeri una compagnia aerea mediocre e ai lavoratori una vita […]
Ultimo “Italian” di oggi, Marco Simoni di cui ho appena finito di leggere l’ultimo libro. “Senza alibi – Perché il capitalismo italiano non cresce più”, edito da Marsilio, è uno splendido saggio sulle ragioni della crisi italiana. Né livoroso né saccente, Marco – che insegna con successo a London School of Economics – individua le […]
A leggere Repubblica oggi pare che il governo si stia orientando per la soluzione Boeri-Garibaldi: tre anni di contratto di ingresso senza articolo 18, e dunque con un risarcimento al posto della reintegrazione nel posto di lavoro in caso di illegittimo licenziamento per ragioni “economiche”, poi salto nel contratto a tempo indeterminato vecchio stile. Quello […]
Questa volta, per evitare interpretazioni letterali, non scrivo che “non capisco” ma scrivo che “non condivido” le critiche alla manovra e chi, come i parlamentari del PD Boccuzzi ed Esposito hanno annunciato che voteranno contro la stessa. E ovviamente non condivido nemmeno gli scioperi indetti dai sindacati. Non che la manovra mi piaccia tutta e […]
Il mio pezzo per L’Unità, oggi. Sapete cosa non mi torna davvero nella vicenda Fiat? Che lavoratori e imprenditore si comportano come fossero portatori di interessi totalmente indipendenti e contrapposti e nessuno sembra accorgersi che tutti gli attori coinvolti sono saldamente a bordo della medesima barca. Così Marchionne cerca di implementare migliorie organizzative anche a […]
Il mio post per “Il Post”, su un tema già toccato più di tre anni tre anni fa. L’Italia non cambia. Non è passata inosservata la notizia che nell’ambito dell’accordo esuberi di Unicredit la banca si sia impegnata a “privilegiare” le assunzioni dei figli di dipendenti (purché siano laureati e parlino l’inglese). Un errore clamoroso, […]